I migliori giochi del 2023 secondo la redazione di Joypad

Il 2023 è oramai praticamente terminato ed è ora di fare un po’ d’ordine tra i pensieri di quest’anno. Tra risoluzioni per l’anno nuovo (che poi non seguiremo!), sogni e prospettive future abbiamo deciso di proporvi uno sguardo indietro.

Indietro sui videogiochi dell’anno, si capisce! Eccovi quindi una collezione di opinoni da parte di tutta la redazione di Joypad e di quale si stato il loro gioco preferito del 2023!

Dave
Editor in chief
Gioco dell’anno: Baldur’s Gate 3
Recensione 5.75/6

Baldur’s Gate 3 è senza ombra di dubbio il mio gioco preferito in un anno che è stato comunque generoso di titoli interessanti come Alan Wake 2, Horizon Forbidden West: Burning Shores, Super Mario Bros. Wonder e Forza Motorsport solo per citarne alcuni. Da giocatore di Dungeon & Dragons, da salutario master di gioco e da creatore di miniature non potevo lasciarmelo sfuggire. Ma specialmente sono un fan di giochi con una narrazione intrigante e il gioco di Larian Studios ha saputo catturarmi coi suoi personaggi e le loro vicende.

Forse quello che più mi ha sorpreso di BG 3 è stato che, nononstante io non abbia mai amato i giochi a turni strategici in formato videoludico, mi ha convinto anche da questo punto di vista. Un gioco totalmente inatteso che era passato decisamente sotto al mio radar e che si è rivelato un vero e proprio spettacolo. Fatevi un piacere però è giocate con mouse e tastiera!

 

Pusti
Editor senior
Gioco dell’anno: The Legend of Zelda Tears of a Kingdom
Recensione: 5.75

Il 2023 è stato un anno difficile, ma ricco di titoli che ho apprezzato. Oltre al rinomato vincitore Baldur’s Gate 3 dei Game Awards, che ho trovato eccezionale sotto ogni aspetto, personalmente darei il titolo di gioco dell’anno a The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom.

L’ultima creazione di Anouma e del suo team, che sia o meno il canto del cigno di una console ormai vicina al tramonto, mi ha letteralmente incollato allo schermo per oltre 250 ore. Per alcuni potrebbe sembrare un « more of the same », ma per molti è un titolo migliorato rispetto al predecessore (Breath of the Wild), correggendo, per così dire, i difetti del gioco uscito nel 2017. Oltre alla direzione artistica e colonna sonora di una certa perizia, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom rappresenta una delle massime espressioni creative del gameplay che solo Nintendo è in grado di trasmettere.

 

Neme
Editor
Gioco dell’anno: Sonic Frontiers
Recensione 5.5/6

Il gioco che ha conquistato il titolo di “Gioco dell’anno” per me è uscito alla fine dell’anno scorso, regalandomi emozioni tanto intense come quando Aerith venne uccisa da Sephiroth in Final Fantasy VII su PlayStation 1. Sto parlando di quel gioco che ha superato ogni critica dettata dalla ricerca spasmodica della perfezione, ignorando anche i problemi come il “Pop in” degli oggetti, per concentrarsi sulla sua essenza, sulla velocità che pervade ogni istante in cui si impugna il gamepad. Sì, sto parlando del leggendario porcospino blu in Sonic Frontiers, un gioco che mi ha fatto riflettere su quanto sia bello immergersi di nuovo dietro uno schermo e ricordarmi che questo personaggio può brillare anche in un mondo tridimensionale con un gameplay rapido, proprio come deve essere. Per coloro che non ricordano la trama di Sonic Frontiers, oltre a leggere la recensione disponibile a questo link, questa storia si svolge in un metaverso aperto dal Dr. Eggman, rivelando antiche civiltà che un tempo popolavano quelle terre. Questi antichi cercano di sopravvivere contro forze aliene decise a distruggere tutto, ma purtroppo senza successo.

Sonic e i suoi amici sono risucchiati in questo mondo, ma solo il nostro eroe riesce a viaggiare tra le diverse dimensioni. Inizia così la sua avventura alla ricerca di risposte per salvare i suoi compagni e scoprire la verità su questo mondo, anche a costo personale. Ma perché definire il gioco di quest’anno uno uscito alla fine dell’anno scorso? È una domanda valida, e la risposta è pronta. Sonic Frontiers è stato lanciato l’8 novembre dello scorso anno, lasciando uno spazio nel suo epilogo per completare successivamente la storia di questo autentico capolavoro. Fin dall’inizio, SEGA ha annunciato tre importanti aggiornamenti gratuiti per quest’anno, dedicati a consolidare e completare questo titolo spettacolare. I DLC rilasciati nel corso del 2023 hanno ulteriormente migliorato l’aspetto tecnico, risolvendo vari problemi di gioco e aggiungendo nuove funzionalità come il Jukebox, la modalità fotografia, le sfide, la modalità a tempo, la nuova partita +, nuove mosse e abilità, nuove creature e altro ancora. Ma il più atteso di tutti è stato l’ultimo rilascio, che ha introdotto la possibilità di giocare con altri personaggi, svelando nuove storie collegate e chiudendo quel cerchio che era rimasto leggermente aperto. So che alcuni puristi potrebbero sostenere che Sonic sia migliore in 2D/2.5D, citando Sonic Superstar come esempio. Ma l’attenzione ai dettagli del team di sviluppo e la cura impeccabile della storia, senza mai perdere di vista l’ispirazione tratta da grandi capolavori come Shadow of the Colossus, meritano solo gratitudine nei confronti di tutto il Team SEGA ed è per questo che per me questo Sonic Frontiers è il gioco che ho apprezzato di più nel 2023.

EllyPepper
Editor senior
Gioco dell’anno: My Time at Sandrock

Come mio gioco del 2023 scelgo My Time at Sandrock. È un titolo di nicchia, seguito di My Time at Portia e sviluppato da Pathea Games. L’ho scelto in quanto il primo titolo, uscito nel 2018, mi ha regalato parecchie ore di divertimento, quindi aspettavo My Time at Sandrock sin dal giorno del suo annuncio, già più di un anno fa. Nonostante anche questo titolo si sia trascinato alcuni errori del suo predecessore, non ha deluso le mie aspettative: il gioco è riuscito a coinvolgermi sin da subito e ho ritrovato le emozioni positive che ho provato giocando a suo tempo My Time at Portia, come tranquillità e spensieratezza. La trama ti invoglia a proseguire con le missioni, ma soprattutto l’esplorazione della cittadina di Sandrock è piacevole e mi ha coinvolta più del capitolo precedente.

È facile perdere la cognizione del tempo giocando a questo gioco, le ore trascorrono senza neanche farci caso. Sono appassionata dei giochi open world che lasciano al giocatore totale libertà. My Time at Sandrock ti dà la possibilità di seguire le missioni principali, secondarie, concentrarti sugli incarichi ricevuti dalla gente del posto che il tuo personaggio, in qualità di costruttore, deve portare a termine, o ancora di esplorare in totale tranquillità la città, il deserto e le rovine per raccogliere materiali indispensabili per poter fare il tuo lavoro, migliorare la tua bottega e aiutare la cittadina e i suoi adorabili abitanti. In sostanza, My Time at Sandrock non sarà un gioco super gettonato e chiacchierato, ma si è indubbiamente guadagnato un posticino nel mio cuore.

Duckie
Editor
Gioco dell’anno: Baldur’s Gate 3
Recensione: 5.75

Il gioco dell’anno secondo Duckie è, senza ombra di dubbio, il vincitore del Game Of The Year 2023: Baldur’s Gate 3. Sarà scontato, ma ogni aspetto di quel gioco è un ottimo ingrediente per una ricetta perfetta. Il gioco, vi ricordiamo, si è portato a casa sei delle otto nomination dei Game Awards di quest’anno. Baldur’s Gate 3 è il terzo capitolo della serie ambientato nella famosa città del Faerûn, il continente dei Forgotten Realms, uno degli universi immaginari in cui prendono vita le avventure del gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Se però non si è avvezzi nel mondo dei table-top RPG, o non si è riusciti a giocare ai due capitoli precedenti della saga o i suoi spin-off creati dagli altri produttori che hanno messo mano alla saga videoludica, non è assolutamente un problema, in quanto il gioco funziona anche come stand-alone.  Ricapitolando in soldoni la trama, il giocatore si ritroverà nelle terre dei Forgotten Realms, insieme a un indesiderato parassita nel cervello che minaccia di farci diventare un mind-flayer da un momento all’altro.

Insieme ai propri compagni conosciuti durante questo viaggio inaspettato, che condividono il nostro stesso malanno, si dovrà capire come guarire da questo malessere, smascherando ad ogni rivelazione un complotto oscuro e più grande di quello che si può immaginare. La storia è piena di misteri, giochi di potere e conflitti in cui ci troviamo a nostro malgrado, di scelte da fare – nessuna è giusta o sbagliata – e da personaggi che ci circondano mai scontati, che arricchiscono la storia con le loro motivazioni, i loro ideali e le loro personalità diverse.  Malgrado la visuale isometrica, che potrebbe non essere la vostra preferita, il gioco è fluido e mai noioso, anche grazie alle cutscene e i dialoghi che interrompono l’esplorazione del mondo. Il combattimento a turni – ma anche alcuni prove di abilità – riprende le meccaniche di gioco di D&D, lasciando ai dadi e alla dea della fortuna il decorso della vostra storia. La colonna sonora del gioco accompagna perfettamente ogni momento del gioco, e assieme ad essa il lavoro magistrale dei doppiatori, fra cui troviamo nomi conosciuti al pubblico come J.K. Simmons e Jason Isaacs. Questo piccolo capolavoro rischia di rubarvi centinaia e centinaia di ore della vostra vita siccome ad ogni nuova partita si scoprono cose che nella run precedente potreste esservi persi, ma non temete: sarete sempre in mia compagnia!

Blondienerdie
Editor
Gioco dell’anno: Ad Infinitum

Uno dei migliori videogiochi del 2023 arriva dal mondo indie, e ci ha raccontato gli orrori della Grande Guerra in maniera innovativa. Si chiama Ad Infinitum, e come si evince dal titolo, ipotizza che i traumi vissuti dai soldati in trincea e sul campo di battaglia siano così immensi e incalcolabili che si perpetrino anche dopo la morte. La storia scritta dal team Hekate propone un horror game ricco di misteri e puzzle da risolvere mentre il protagonista torna nella sua casa d’infanzia e ripercorre tutti i luoghi legati alla guerra.

Dalla trincea, al campo di battaglia, non sono poche le scene horror e splatter con avversari macabri da affrontare. Proprio come lo scenario bellico in cui si sviluppa la narrazione di Ad Infinitum. Non brilla forse per azione, ma non mancano al contrario i jump scares notevoli che ci accompagnano nel corso dell’esperienza, oltre ai numerosi dettagli che aiutano il giocatore a ricostruire il background storico e personale del protagonista, in maniera decisamente accurata.

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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