Durante il corso della nostra visita presso Bethesda, prima dell’incontro per la presentazione di Dishonored 2 e Prey, abbiamo avuto l’occasione di una breve pausa snack. Senza soffermarci sulle belle cameriere e hostess che giravano all’interno dello stand, mentre mangiavamo siamo riusciti ad impossessarci una postazione con al suo interno una demo di The Elder Scroll Legends. Si tratta in breve del nuovo gioco di carte targato Bethesda ispirato ad Hearthstone di Activision Blizzard.

“Ispirato” è ancora una piccola parola, nella nostra partita di prova (in cui evidentemente abbiamo vinto) la sensazione di déjà vu con Hearthstone era praticamente dietro l’angolo. The Elder Scroll Legends è uguale al titiolo di Blizzard: sono presenti le stesse identiche meccaniche per l’accumulo del mana ad ogni turno, così come il lancio delle creature e degli incantesimi. L’unica differenza è la gestione del campo di battaglia, diviso in quattro zone: due per giocatore. I mostri piazzati nella zona destra non possono mai attaccare o difendere quelli che si trovane nella zona sinistra avversaria. Bisogna, quindi, scegliere bene come schierare le proprie evocazioni sul campo di battaglia al fine di evitare di avere zone scoperte in cui l’avversario può sferrare l’attacco decisivo.

In breve The Elder Scroll Legends ci è comunque piaciuto appunto per le meccaniche parecchio ispirate al prodotto Blizzard. Il gioco di Bethesda mostra già un certo equilibrio nel proprio metagame, e non escludiamo che può diventare tranquillamente fra i titoli di carte freetoplay più giocati.