Come secondo capitolo tripla A proposto da Bethesda ci viene mostrato Prey, annunciato lo scorso E3. Sempre tramite sequenze ingame vengono rivelate alcune interessanti caratteristiche che meritano l’attenzione dei giocatori. Come per Dishonored 2, anche Prey vede il protagonista alla ricerca del proprio passato e sul motivo che hanno spinto determinati scienziati ad effettuare esperimenti su di lui. Fuggito da quel circolo vizioso da cavia da laboratorio, il nostro protagonista esplora una location spaziale vasta e necessaria per scoprire il suo passato: il Talos Walk. Una stazione spaziale popolata da esseri alieni “oscuri” e alquanto ostili, in cui le armi a nostra disposizione scarseggiano.
Molto interessanti sono alcune peculiarità del gameplay. I Neuromods permettono all’utente di modificare alcune caratteristiche del protagonista acquistando determinate abilità aliene atte per superare determinati punti o, più semplicemente, apprendendo nuovi stili di combattimento. L’insieme è quello tipico di un FPS avventura con una caratterizzazione delle abilità a tratti molto RPG. Come seconda cosa il recycle charge: un’interessante palla meccanica capace di eseguire diverse task specifiche di camuffamento o anche di combattimento, creando dei veri campi di energie pronti a risucchiare i malcapitati nel suo raggio d’azione. Infine viene anche confermata una certa importanza del looting e del crafting, in modo da creare oggetti necessari per l’avventura tramite l’opzione fabrication system.
Ricordiamo che Prey è un reboot del famoso brand uscito tempo fa su PC, ed è previsto entro questo inverno durante le vacanze natalizie.