Samsung CRG90

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Samsung CRG90

In dicembre 2017 recensimmo Samsung CHG90, il monitor per PC ultra ultra ultra wide da 49 pollici e con un aspect ratio di 32:9. Eravamo rimasti favorevolmente impressionati dalla creatura dei coreani ma non era di certo perfetto, specialmente per quanto riguarda la risoluzione, limitata a 3840×1080. Ora, a distanza di quasi un paio d’anni, arriva il suo successore: C49RG90 (o CRG90 per gli amici). Cambiamenti significativi?

Same, but different

Al primo impatto, CRG90 è indistinguibile dal suo fratellone. Stesso design, stessa dimensione, stessa curvatura. Messi di fianco, spenti, non c’è praticamente modo di distinguerli. Le cose cambiano una volta che accendiamo il pannello. Ma andiamo con ordine. CRG90 è un monitor per PC con dimensione diagonale di 48,8 pollici (123,9 cm), curvo (1800R) con aspect ratio 32:9 e risoluzione 5120×1440 pixel. Il pannello QLED supporta HDR1000 (una luminosità di 1000 cd/m2), un tempo di risposta GTG di 4ms, ha una copertura del 95% della gamma colore DCI-P3 e un refresh rate di 120Hz. È anche compatibile con Freesync 2 e, sebbene non sia certificato, funziona senza problemi particolari anche con G-Sync. La connettività è garantita da due porte HDMI 2.0, una porta Display Port 1.4 e 5 porte USB (un uplink e quattro a disposizione dell’utente). C’è anche un jack stereo per collegare cuffie o altoparlanti, visto che CRG90 non ne ha di suoi. Questo schermo è decisamente grande: 1199,5 x 523,1 x 349,7 mm e pesa 14,6 Kg (col suo supporto). È anche piuttosto mobile, visto che il piedistallo permette un movimento di 20,± 5 mm, offre una inclinazione di -2,0° (±2,0°) ~ +15,0° (±2,0°) e una rotazione della stessa ampiezza. È anche possibile montarlo a muro con un adattatore VESA incluso nella confezione. Un paio di cose saltano subito all’occhio, nevvero? La risoluzione è chiaramente tra le prime cose che Samsung ha migliorato. Grazie alla risoluzione Dual QHD uno dei maggiori punti negativi di CRG90 è stato migliorato. Salta anche all’occhio HDR1000, un netto passo avanti rispetto ad HDR400 del modello precedente. Notiamo anche, con un filo di disappunto, che il pannello arriva a 120 Hz e non più ai 144 Hz di prima. Per il resto, CRG90 offre le stesse funzioni del vecchio modello, PBP (picture in picture) compreso.

Il design di CRG90 è di quelli che definiremmo essenziali. Bezel ridotti in modo piuttosto sostanziale su tre lati, con quello inferiore più largo con solo un discreto logo Samsung e le indicazioni sui tasti per interagire con il menu dello schermo. Sul davanti, questo monitor è al contempo impressionante (per dimensione) ma anche perché sembra meno ingombrante di quanto in realtà è. Il trucco sta nella curvatura 1800R che obbliga l’utilizzatore a sedersi davanti e in mezzo allo schermo. Quello che non vediamo è che lo stand e il monitor si estendono abbastanza sul retro, specialmente perché il peso del device è abbastanza importante da giustificare un sistema di supporto robusto a sufficienza. Le connessioni si fanno ovviamente sul retro, sotto lo snodo che collega lo schermo allo stand. Come al solito è una enorme rottura andare a collegare cavi lì dietro, specialmente se abbiamo fatto un buon cable management usando la canalina inclusa nello stand, che permette di reindirizzare i cavi in modo piuttosto ordinato. Proprio per questa ragione, non ci è mai capitato di usare le porte USB sul retro per nulla che sia plug and play. La posizione è semplicemente troppo scomoda.

Molto buona, come sempre, l’usabilità del menu del pannello. Tramite un piccolo joystick possiamo interagire con le funzioni di CRG90, regolare colori, contrasto e via dicendo ma anche attivando il PBP o impostando fino a tre preset su altrettanti tasti fisici disposti a sinistra del joystick.

Giocarci

CRG90 è uno schermo con una marea di pixel da muovere. In pratica sono due schermi 2560 x 1440 fusi assieme per crearne uno massiccio da 5120×1440 che non è proprio 4K (3840×2160) ma sicuramente più di 3840×1080 (ah, matematica, con te non si può mai discutere, vero?!). Giocare con CRG90 pone le stesse sfide di CHG90: i giochi devono supportare 32:9 come aspect ratio. E in generale bisogna dire che lo fanno senza particolari problemi. PUBG, Doom, Shadow of the Tomb Raider, LoL, Fortnite, Destiny 2, Sea of Solitude, The Sinking City, Minecraft, Metro Exodus, Forza Horizon 4, Assetto Corsa Competizione, Sea of Thieves, The Witcher 3, CS:GO, Apex Legends sono tutti giochi che abbiamo provato senza riscontrare problemi. Overwatch è limitato a 21:9, più per una questione di non fornire troppi vantaggi a chi ha un FOV molto più elevato degli altri che non per una mera questione d’incompatibilità tecnica. A patto che abbiate un PC in grado di gestire la risoluzione di CRG90 (praticamente, un PC pensato per giocare in 4K – deboli di cuore astenersi) otterremo performances di gioco semplicemente spettacolari. Eravamo un po’ dubbiosi riguardo alla compatibilità con G-Sync (abbiamo avuto problemi con CHG90 in passato) ma siamo rimasti molto contenti: nessun glitch o problema coi giochi da noi testati. CRG90 è perfetto per i giochi di guida e per gli sparatutto. Potreste obiettare che il FOV è troppo ampio per uno shooter ma avreste torto. Sì, sui lati del monitor l’immagine risulterà distorta ma non è un problema. Quando giochiamo su un monitor del genere, la nostra attenzione sarà sempre sulla parte centrale dello schermo mentre i le parti a destra e sinistra fungono da visione periferica. Notiamo del movimento a destra, saremo comunque costretti a girare la videocamera di gioco verso quella direzione, perché il crosshair è comunque in mezzo. È una cosa che può spiazzare all’inizio ma che diventa poi imprescindibile, una volta fatta l’abitudine. Ma va comunque detto che non tutti i giochi digeriscono come si deve questo aspect ratio, specialmente i più vecchi. A volte li vedremo stirati innaturalmente oppure i contenuti di gioco saranno tagliati. Era il caso di PUBG che tagliava completamente la testa per nostro avatar nei menù pre partita, un problema che è stato comunque corretto in una patch.

Assetto Corsa Competizione

Il pannello Quantum Dot di Samsung continua a fare buona impressione, coi suoi colori a 10 bit e HDR1000. C’è da dire però che non è possibile ottenere colori non compressi a 10 bit usando 120Hz: o comprimiamo i colori (4:2:2) oppure passiamo a 8 bit a 120 Hz. La colpa non è di Samsung quanto più della banda passante di Display Port 1.4. HDMI 2.1 potrebbe risolvere il problema ma ora come ora non c’è una GPU con una porta HDMI 2.1 (nemmeno la nostra RTX 2080 Ti – e abbiamo un pannello HDMI 2.1 8K in redazione che non possiamo usare!). Al momento ci troviamo in una strano periodo: i produttori di pannelli stanno spingendo la tecnologia verso l’8K e i refresh rate elevati ma le connessioni sono rimaste indietro. HDMI 2.1 è una soluzione che però ancora non è arrivata a lato GPU e Display Port 1.4, sebbene offra maggiore banda passante di HDMI 2.0, non basta per muovere il quantitativo di informazioni che invece vorremmo poter dare in pasto ai nostri monitor.

Bottom line

CRG90 è, come il suo predecessore, uno spettacolo. Risolta la mancanza di pixel del CHG90, la risoluzione 5120×1440 è più che adeguata per il 2019. La qualità dell’immagine è notevole, così come al resa dei colori (anche se una calibratina seria sarebbe d’uopo se vogliamo fare content creation). CRG90 è un’ottima macchina da gaming ma è ancora meglio per la produttività. Che si tratti di scrittura di documentazione (con un documento su metà schermo e le fonti sull’altra) oppure creazione audio, grafica o video (l’abbiamo sfruttato con moltissimo profitto con Photoshop, Premiere e Resolve). Come dicemmo per CHG90, i 32:9 richiedono un attimo di adattamento ma non ci vedremmo più tornare indietro. Rimane un problemuccio di fondo: costa 1619 CHF al momento. Non è un prezzo per i deboli di cuore ma in cambio vi portereste a casa una bella bestiola, sempre che abbiate lo spazio e la “necessità” di possedere uno schermo di queste dimensioni. Perché se c’è una cosa che CRG90 fa molto bene è risolvere il classico “first world problem” dell’avere uno schermo da gaming troppo piccolo!

Ci piace

  • Pannello e risoluzione
  • Dimensioni
  • Freesync 2 e G-Sync

Non ci piace

  • Prezzo molto elevato
  • Niente HDMI 2.1

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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