Roccat Skeltr

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Roccat Skeltr

È il momento di parlare della Roccat Skeltr. Dopo averla definita, giustamente, la tastiera col nome più brutto della storia è ora di scoprire come l’hardware in sé, ovvero la cosa davvero importante, si comporta per giocare e lavorare. Review time!

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Un giro per la scocca

Non si può certo dire che Roccat abbia deciso di andarci piano nell’introdurre features in questa tastiera. Tanto da meritarsi la definizione di “smart communication gaming keyboard” scritto in bella vista sulla scocca della Skeltr. Vi abbiamo intrigati? Beh, ci torneremo su questo. Per prima cosa facciamo il solito tour della periferica. La tastiera, dotata di corpo centrale e tastierino numerico (a differenza della Sova) non dispone di un numero esagerato di tasti extra. Troviamo però i tasti dedicati alla gestione del telefono, lo switch per usare la tastiera su PC o mobile, un tasto dedicato all’apertura del software Roccat Swarm, cinque tasti macro e tre tasti modificatori (i tasti T1, T2 e T3). Sul retro della tastiera troviamo due jack audio da 3,5 millimetri per collegare cuffie e microfono, una porta audio in/out per il telefono da 3,5 millimetri, una porta USB e un robusto cavo braided per collegare la Skeltr al PC che termina con due connettori USB e due connettori audio. Oltre a questo, sopra i tasti funzione la Skeltr presenta una profonda scanalatura rivestita di gomma piuttosto morbida. Dal lato opposto possiamo scegliere se attaccare o meno il pioggia polsi. Il design è piuttosto spigoloso ed è contraddistinto da linee nette e da due ampie aperture illuminate da una striscia led. Illuminazione che, oramai è d’obbligo, illumina ogni singolo tasto della tastiera, tranne i tasti dedicati alle funzioni telefono e ai modificatori T. Il materiale scelto da Roccat per la scocca è semplice plastica, con una finitura matte. Due sono i colori predominanti: nero per gli inserti e grigio scuro per il frontale e il poggia polsi della tastiera. L’accostamento non è affatto malaccio ma non è l’unico, la tastiera è infatti disponibile anche bianca o completamente nera.

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Gaming? Lavoro?

Per quanto riguarda la tastiera in sé invece troviamo dei tasti a membrana (provvisti di sistema anti ghosting), un polling rate de 1kHz, 512kB di memoria e un processore ARM da 32 bit. Dotazione piuttosto standard che non fa gridare al miracolo. Potremmo pensare che l’inclusione di tasti a membrana piuttosto che di tasti meccanici sia una scelta incomprensibile. Tuttavia dobbiamo tornare, una volta per tutte, alla dicitura “smart communication gaming keyboard”. Invece di cercare di vendere l’ennesima tastiera dedicata solo ai gamer, Roccat ha ben pensato di offrire qualcosa in più. Questo qualcosa gira tutto attorno alla dock, ovvero la scanalatura in gomma di cui abbiamo parlato. Si tratta di un alloggiamento fatto per accogliere smartphone e tablet. Una volta connessi tramite cavo USB al passtrought posteriore e alla presetta jack a 4 poli, possiamo gestire il nostro device mobile quasi interamente con la Skeltr. Dico quasi interamente perché ci sono alcuni intoppi nel processo. Per prima cosa la nostra guida alla recensione parlava di “altoparlanti integrati” nella tastiera che decisamente integrati non sono. Nel senso che proprio non si trovano. L’unico modo per sentire l’audio dello smartphone è allora collegare un headset alle due prese jack poste in alto a sinistra. Impossibile, almeno con Android 7.0, rispondere alle chiamate col tasto telefono.

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Nonostante la feature sia chiaramente indicata, con il mio Nexus 5X non sono riuscito a rispondere col tasto della tastiera. Quello che invece funziona è il passtrough audio che si attiva con un secondo tasto dedicato che permette di cambiare istantaneamente dall’audio del PC a quello dello smartphone/tablet. Lo switch è istantaneo e senza problemi. La qualità dell’uscita audio ci sembra in pari con quella dell’uscita audio del PC, almeno per quanto riguarda le performances delle Roccat Kave XTD che abbiamo usato nei nostri test. Quale che sia l’headset che volete usare assicuratevi che abbia i due jack: uno per l’audio stereo e uno per il microfono. Per quanto riguarda l’uso della tastiera sul device portatile ci sono alti e bassi. Per prima cosa bisogna fare un rapido pair Bluetooth tra la Skeltr e il vostro device: l’operazione è semplicissima e senza complicazioni. Dipende poi tutto però da come il vostro smartphone interpreta i comandi della tastiera. Semplicissimo e anche molto comodo scrivere messaggi via facebook, twitter o rispondere alle email ma è risultato impossibile inviare un messaggio via facebook messenger premendo il tasto enter (o qualsiasi combinazione di alt + enter o altre). Insomma, la feature funziona, il telefono mappa correttamente la tastiera. Come poi interpreti in soldoni i comandi è fuori dalle possibilità di influenza dei bravi ragazzi di Roccat.

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Ma arriviamo al nodo centrale della questione: tutti questi cavi, pair e dock sono effettivamente utili? Beh, dipende da voi. Nel mio caso, non lo sono. Ma lasciatemi spiegare. Personalmente uso molto sia facebook messenger che whatsapp ma li uso su PC (il primo direttamente sul browser e il secondo con l’app desktop). Non ricevo molte telefonate durante la mia giornata lavorativa e non ascolto musica mentre scrivo, quindi regolarmente non indosso un headset. A pochi centimetri dalla mia scrivania ho anche il caricatore per il telefono, quindi tutte le features che rendono la Skeltr piuttosto unica nel suo genere non mi sono particolarmente utili. Durante i miei test mi sono comunque imposto di usare sempre la Skeltr al massimo delle sue potenzialità e beh, non è che siano features scomode. Se passiamo oltre il fatto che avere un device con due cavi che escono un po’ dove capita (spesso USB e jack audio non sono nemmeno sullo stesso lato di uno smartphone, è il caso del 5X ma non del Wiko Ufeel, altro telefono nelle mie mani al momento) la Skeltr può essere un valido centro di comando per il vostro PC e il vostro smart device. Per completare l’offerta su mobile Roccat offre anche un app chiamata Swarm (come la controparte PC) che permette di gestire l’audio del PC, le impostazioni della tastiera e offre anche un sistema di monitoring con tutti i dettagli su CPU e GPU load, temperature, velocità di clock e attività delle schede di rete. L’app funziona bene se usata su un device moderno e potente: sul mio Nexus 5X non ci sono problemi, mentre su un vecchio Galaxy Tab (di quelli col prezzo molto budget) è praticamente inutilizzabile.

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La prendo?

La domanda finale è anche la più importante: la Roccat Skeltr è la tastiera che fa per voi? Beh, se cercate una tastiera ad alte prestazioni per il gaming, probabilmente no. Il motivo è da ricercarsi nei tasti a membrana che potevano andare bene per il modello “bugdet” della Sova ma non tanto per una postazione da gaming competitivo. Per quello ci vogliono i meccanici. Se cercate invece una tastiera tuttofare, che possa gestire non solo il vostro PC e che offra al contempo solide prestazioni di scrittura, la Skeltr non è male. L’ergonomia è niente male, anche grazie ai due supporti per rialzare la scocca e al poggia polsi. Un acquisto secondo noi va valutato per le sue funzioni extra: se pensate di trarre vantaggio dalla dualità della Skeltr fatevi sotto. Se cercate una tastiera da gaming dura e pura, andate piuttosto verso la MK FX di Roccat, la BlackWidow X Chroma di Razer o G410 Atlas Spectrum di LogitechG.

 

Ci piace

  • Connettività col smart devices
  • Comodità
  • Trasferimento dati/ricarica smart devices

Non ci piace

  • Collegamenti disordinati
  • Tasti a membrana
  • Dove sono gli altoparlanti integrati?

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

2 CommentiAggiunto

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  1. Andrea 4 Ottobre 2016 | Rispondi

    Condivido il tuo pensiero, io uso una meccanica con switch blue per la produttivitá e non tornerei mai ad una membrana. I tasti a membrana su questa tastiera non si possono Vedere, non piú per lo meno.

    • Dave 5 Ottobre 2016 | Rispondi

      O Roccat ci teneva a contenere i costi oppure non credeva abbastanza nella Skeltr da aggiungere il costo dei tasti meccanici… vallo a sapere…

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