Roccat Ryos MK FX

Continua la valanga di hardware sulle nostre pagine (tranquilli, ce n’è dell’altro in arrivo!). L’indiziata di oggi, passata ai nostri indiscreti raggi J (come Joypad, eh!), è la nuova tastiera Roccat Ryos MK FX. Dal costruttore tedesco siamo abituati a grandi cose anche se in effetti è dal 2013 che non ci capitava tra le mani una loro tastiera. Vediamo un po’ quanta strada è stata fatta in 3 anni!

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Tastierona!

Rispetto alla BlackWindow X Chroma di qualche giorno fa, la Ryos MK FX è decisamente indirizzata ad un altro tipo di preferenze. Non solo la scocca, molto più impegnativa per ingombro sulla scrivania, ma anche per connessioni. Ma iniziamo con la nostra solita panoramica generale! 508 x 234 x 44 millimetri di dimensioni e 1600 grammi di peso ne fanno di sicuro una presenza importante presso la vostra postazione da master racer. La prima impressione è quella di avere tra le mani una tastiera full optional. Oltre ai soliti tasti che compongono qualsiasi tastiera abbiamo anche ben 5 tasti M, modificatori per le macro e tre tasti T. Un ampio e comodo appoggia polsi è parte integrante della periferica ed è una cosa che abbiamo apprezzato molto, specialmente dopo qualche ora di utilizzo. La tastiera sta perfettamente ferma sulla scrivania anche sotto gradi sollecitazioni e in generale La tastiera sta perfettamente ferma sulla scrivania anche sotto gradi sollecitazioni e in generale continua a darci sensazioni di durevolezza nel tempo. Il design in generale non è dei più riusciti secondo il mio gusto personale (preferisco infatti periferiche dall’estetica minimalista, un po’ come la già citata Razer) ma d’altra parte possiamo anche definire questo lato secondario rispetto all’utilizzo principale di una tastiera da gaming. Il cavo braided, doppio e lungo 1,8 metri, si nota. Dal momento che termina con ben due porte USB e due jack da 3.5 mm per il passtrough audio e microfono (ma niente porta USB extra sulla tastiera…) non ci aspettavamo di certo un cavetto leggero ma qua siamo davvero nel reame dei cavi oceanici! Auguri a nasconderlo sulla scrivania. Anche la Ryos, come oramai innumerevoli altre, è retroilluminata. All’intensità massima i tasti son tutti ben illuminati anche se, come nel caso della X, sono solo le funzioni principali ad essere ben visibili.

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Premi il tasto giusto

Roccat ha scelto i Cherry MX Brown come cuore della MK FX. Una scelta che condivido perché ci evita l’eccessiva rumorosità di altre tastiere pur restando nel reame dei tasti meccanici. Roccat garantisce 50 milioni di click, una cifra allettante ma non la migliore su piazza. Molto buona la risposta, 1 ms con un polling rate di 1000Hz (ovvero un millisecondo…). I singoli bottoni sono ampi e ben distanziati (forse un filo troppo all’inizio ma si tratta di abitudine). I tasti macro, posizionati sull’estrema sinistra della scocca sono facilmente raggiungibili (anche qui, bisogna abituarsi) mentre i tasti T, posti appena sotto la barra spaziatrice, sono posizionati perfettamente, sempre a portata di pollice. Il confort per giocare è molto buono specialmente per via della superfice per appoggiare i polsi. Anche per quanto riguarda un utilizzo più comune, come la scrittura, siamo su buoni livelli. Come sempre, nulla sostituisce una tastiera ergonomica ma siamo su livelli migliori rispetto alla BlackWidows X Chroma recensita qualche giorno fa.

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Grazie al software Swarm possiamo impostare 500 macro diverse, salvare fino a 5 diversi profili e gestire altre periferiche tramite Talk FX e AlienFX (se avete un PC Alienware). Lo dicevo già in occasione della recensione del Nyth ma Roccat ha fatto grandi cose con Swarm, migliorandolo in modo nettissimo rispetto al loro sistema precedente, scomodo e lento da usare. Seguendo le orme di altri costruttori, i progressi sono molti e finalmente usare il software di gestione è un piacere più che una cosa che dobbiamo fare per forza.

Tuttofare perfetta

La Roccat Ryos MK FX è una perfetta tastiera tuttofare. Buona ergonomia, tasti meccanici di qualità, maggiore confort rispetto ad altre concorrenti. Il numero di macro registrabili è impressionante e possiamo anche registrarne al volo usando il tasto F12. L’aggiunta delle prese per microfono e cuffie direttamente sulla scocca farà piacere a tutti coloro che non hanno prese frontali sul PC. Ho apprezzato parecchio il fatto che questa tastiera può, volendo, sostituire una combo ergonomica + gaming (per farvi capire, durante il test della Razer avevo due tastiere collegate al PC, una per giocare e una per scrivere). Ho apprezzato un po’ meno il design e la minore fluidità nell’illuminazione. Da quel punto di vista Razer con la sua tecnologia Chroma è una spanna sopra, facendo scorrere i colori come in modo incredibilmente fluido e veloce. Qui invece il cambiamento è più lento e meno graduale (cosa che si nota se impostiamo l’onda arcobaleno) nonostante Roccat abbia optato per due processori Cortex ARM a 32-bit, di cui uno dedicato solo agli effetti RGB. Belli comunque i vari preset che spaziano da un equalizzatore ad una heatmap, che può essere impostata sia a tasti singoli che a tutti assieme.

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Insomma, difficile non consigliarvi questa tastiera se siete in cerca di qualcosa di nuovo. Le cose da prendere in considerazione, come sempre, sono molteplici ma partono innanzitutto da cosa volete farci. Se cercate una tastiera da RPG (o Moba o qualsiasi alto gioco che fa ampio uso di macro) siete nel posto giusto. Se il design per voi è tutto invece potreste trovarmi meglio con altro. Queste considerazioni non tolgono però niente all’indubbia qualità costruttiva e alle features di questa Ryos MK FX che sono eccellenti. Il prezzo va braccetto con il resto, visto che gravitiamo attorno ai 220 CHF. Ma insomma, tutta questa roba ha un prezzo… giusto?

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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