Continuiamo la nostra coverage dei nuovi prodotti hardware di Google usciti sul mercato elvetico.
Dopo Pixel 8 e Pixel Watch 2 ora tocca a Pixel Buds Pro (2023), le cuffiette secondo Google.
Musicali
Pixel Buds Pro, modello 2023, come detto arriva ufficialmente in Svizzera. D’altra parte se Apple e Samsung (tra gli altri) insegnano è che una lineup mobile non è completa se non comprende anche un prodotto dedicato all’audio. E per testare queste Buds Pro abbiamo applicato il tipo di test più hardcore che ci venisse in mente: 3 settimane di utilizzo durante un viaggio in Giappone, senza backup di sorta. O vittoria o morte, insomma.
Pixel Buds Pro sono earbuds, quindi cuffiette fatte per accompagnarci in modo discreto durante la giornata. Disponibili nei colori porcellana e carbone, sono cuffiette dal prezzo consigliato di 199CHF. Compatibili con devices Bluetooth 4.0 e successivo (quindi Android e iOS anche), richiedono un account Google e un device Android 6.0 o superiore per essere sfruttate al massimo delle proprie capacità. Le cuffiette in sé sono composte da due speaker da 11 mm, tre microfoni, un accelerometro, superfice tattile per tocchi e gestures e, per fortuna, ANC (cancellazione del rumore attiva). Buds Pro si ricaricano in un astuccio che contiene una batteria extra, da caricarsi via un cavetto Type-C, e hanno un design che ci piace. Sia le earbuds in sé che l’astuccio presentano linee morbide e arrotondate, senza scadere nel design ridicolo o esageratamente “speciale” come visto fare da altri. Le due bud si contraddistinguono per una forma allungata, quasi fagiolesca, due griglie esterne e la già menzionata superficie tattile con la G di Google impressa. Le dimensioni sono molto ridotte: 22,3 mm × 22,0 mm × 23,7 mm e 6.2 grammi di peso (ciascuna) per le buds mentre il case di ricarica è 25 mm x 50 mm x 63,2 mm e 62.4 grammi (astuccio e buds). Insomma, se le mettiamo nello zaino o in tasca è facilissimo dimenticarsele, tanto che sono piccoline. Che poi è esattamente quello che vogliamo se viaggiamo per migliaia di chilometri tra aerei, treni, auto e bus. Fortunatamente Google ha pensato di rendere l’astuccio non sdrucciolevole e apribile con una mano sola, il che rende agevole l’estrazione delle cuffiette. Per quanto riguarda la vestizione, nella confezione troviamo diverse taglie di gommini e l’app Pixel Buds permette anche di testare personalmente se le cuffiette hanno buona aderenza o meno. Basta seguire le istruzioni e adattare al meglio Buds Pro a noi: una volta fatto non abbiamo avuto particolari problemi e le cuffiette sono rimaste al sicuro al loro posto anche durante corse e altri movimenti repentini.
Nessun problema nemmeno se ci capiti di essere sopresi dalla piaggia, le buds sono certificate IPX4, quindi dovrebbero sopravvivere ad una pioggerella ma il case invece è solo IPX2, quindi nettamente meno resiliente all’acqua. L’autonomia ci è parsa molto buona, con Google che parla di 11 ore senza ANC e 31 ore in totale sfruttando tutta la riserva del case. Ore che scendono a 7 se usiamo ANC e 20 in totale con il case. Come vero anche per altri device simili, la ricarica è rapida: 5 minuti nel case garantiscono 1 ora di ascolto supplementare con ANC e 15 minuti nel case arrivano a 3 ore di ascolto. Nelle tre settimane di viaggio che ho fatto ho caricato le cuffie 3 volte e solamente per capriccio, non essendo mai arrivato davvero ad essere quasi a secco. Per un utilizzo quotidiano insomma, non abbiamo riscontrato grossi problemi a farle durare qualche giorno!
Usarle in movimento
La prima cosa che ci ha colpito è la qualità della riproduzione musicale. Non sono all’altezza del top di gamma di Sony di quest’anno (le WF-1000XM5) ma contemporaneamente non hanno un fastidioso problema che continua a perseguitarci con le Sony: il case dopo qualche mese ha cominciato ad “aprirsi” da solo, nel senso che segnala al telefono di essere aperto quando non lo è, facendo collegarle le cuffiette a caso. Per ora, Buds Pro si sono comportate bene, attivandosi solo quando davvero le togliamo dal case.
La riproduzione musicale è pulita e, se ci prendiamo qualche momento per modificare l’equalizzatore in base alle nostre preferenze, l’esperienza d’ascolto è più che buona. Per una volta tanto abbiamo un equalizzatore di una certa qualità, con 7 preset già integrati ma anche la possibilità di andare a modificare 5 bande diverse manualmente. La qualità dell’ANC è soddisfacente, specialmente perché siamo di fronte a delle earbuds e non a delle cuffie over-ear. Il controllo automatico delle conversazioni è presente nell’implementazione più riuscita che abbiamo provato finora. Se la attiviamo, ci basterà parlare per meno di un secondo per avere la musica immediatamente messa in pausa e la modalità trasparenza (ovvero, niente ANC) attivarsi in un istante. Fondamentalmente, permette davvero di iniziare un discorso o rispondere a qualcuno senza togliere le cuffie. Molto buona anche l’eliminazione di falsi positivi: non è mai successo che la musica si mettesse in pausa per errore: è necessario dire qualcosa con la nostra voce per attivare la funzione, rumori, schiocchi o anche fischiare non attiva il blocco della musica.
Abbiamo accennato prima ai tocchi e alle gestures. Un’implementazione accurata quella di Google che permette di toccare una o più volte per andare avanti e indietro nella scaletta musicale ma anche swipe avanti e indietro per regolare il volume. Non possiamo personalizzare ogni gesture, purtroppo, ma i controlli forniti da Google sono sensati e non abbiamo avuto problemi ad abituarci rapidamente.
Per finire la qualità in chiamata è buona e altrettanto è la ricezione dall’altra parte della telefonata. Qualche difficoltà, sebbene non grave, nei casi in cui ci troviamo in zone estremamente ventose ma d’altra parte la fisica è quella che è. Google Assistant è rapidissimo ad essere attivato per poi essere, beh, Google Assistant. Sempre meno sveglio ogni mese che passa ma forse non è questa la sede per discutere di questo…
Conclusioni
Google Pixel Buds Pro sono cuffiette che possiamo consigliarvi a cuor leggero, specialmente se le mettete assieme ad un Pixel 8 o Pixel 8 Pro. In generale la qualità musicale è buona, sebbene non superi le WF-1000XM5 di Sony mentre la qualità in chiamata è migliore rispetto all’offerta di Sony, almeno, stando alle minori lamentele ricevute usando le Pixel rispetto alle Sony. Molto interessanti e ben implementate le varie funzioni speciali di cui abbiamo discusso e lodevole l’inclusione di una tab “benessere uditivo” che mantiene traccia del nostro utilizzo e del volume utilizzato. Non per audiofili forse ma di sicuro ottime per il daily commute.
Ci piace
- Controlli
- Funzioni avanzate
- Design
- Qualità in chiamata
Non ci piace
- Qualità ripdoduzione musicale migliorabile
- Niente cavo USB nella scatola
- Niente compatibilità carica wireless per il case