Al via il FIFF

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Inizia oggi a Friborgo il Festival Internazionale dei Film di Friborgo, un appuntamento davvero interessante per gli amanti dei film assolutamente non block busters. In cartellone per la settimana abbondante di festival sia film nuovi che film vecchi, con particolare attenzione alle regioni meno “cinematografiche” del mondo. Intendiamo dire ovviamente paesi in cui non si fa cinema tradizionale e dove molti cineasti lottano per produrre ma specialmente per condividere i loro messaggi. Una missione che il FIFF ha preso molto a cuore, intitolando la sezione Compétition intérnationale “La créativité au service de la résistance” ovvero la creatività al servizio della resistenza. Le 12 pellicole in concorso provengono per esempio dall’Iran o sono state realizzate da donne che provengono dal Venezuela, Iran oppure Egitto.

I film in concorso sono davvero variegati e potrebbero accendere l’interesse degli spettatori (qui la lista completa). Ma al FIFF non ci sono solo film del concorso principale, troveremo anche una corposa selezione di corti e di sezioni tematiche.

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Sezione a mio avviso molto interessante è quella dedicata al genere catastrofico. Non stiamo certamente parlando di Armagheddon oppure di Dante’s Peak (per fortuna!) ma di film meno mainstream. La sezione dedicata a questo genere si chiama “Cinema de genre: Survivre!” contiene chicche quali Metro (tra l’altro tratto dagli stessi libri da cui sono stati tratti Metro 2033 e Metro Last Light), Seeking a Friend for the End of the World (con due fantastici Steve Carrell e Keira Knightley), The Horses of Fukushima e Metamorphosen. Film che parlano di tragedie senza rifilarci quel solito trito e ritrito partiottismo americano. Tenete d’occhio i film asiatici, sono spesso i migliori!

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Le altre sezioni sono varie e spaziano da una selezione di film russi scelti da Slava Bikov (i fan dell’hockey svizzero dovrebbero sussultare a questo punto), un omaggio al cinema iraniano, una sezione dedicata al Madagascar, una sezione intitolata Passeport Suisse e molte altre. Per mancanza di tempo (chi vi scrive infatti lavora per il festival!) non c’è il tempo per trattare tutto quanto (dei veri dilettanti siamo, altroché). Vi invitiamo comunque a scoprire i film per sezione e di lasciarvi ispirare dalle tante opzioni disponibili. È davvero presto per giudicare le scelte artistiche di Thierry Jobin, il direttore artistico del FIFF, ma possiamo certamente affermare che è stata privilegiata una ricerca meticolosa di pellicole particolari. Magari non prime visioni, anzi piuttosto film già “vecchi” o addirittura già famosi che meritano spazio in un festival. Perchè in fondo non ha senso mettersi a competere con un Cannes, Venezia o Berlino a Friborgo. Molto più sensato ricercare, proporre, stupire e shockare il pubblico. E per quanto ne sappiamo, dovreste restare soddisfatti.

Nei prossimi giorni faremo del nostro meglio per parlarvi di almeno qualcuno dei film in cartellone. Scoprite tutto sul FIFF dal sito ufficiale!

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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