The Crew

Fast & Furious, Need for Speed Underground… due brand che fanno vibrare i cuori dei fanatici automobilistici tamarroni di tutto il mondo! Quando uniamo una storia di vendetta e carrivoni con auto potenti e stammarramenti vari possiamo ottenere una cosa come The Crew, titolo automobilistico cross-country di Ubisoft!

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Quante sono le strade che farai?

Il protagonista della storia di The Crew, Alex, è una sorta di capo banda onesto. Onesto perché continua a dire che non ha problemi a stare dal lato della legge. Qualcosa però va storto e suo fratello viene ucciso davanti ai suoi occhi, come per dire che l’onestà non paga. Sbattuto in gattabuia da un agente governativo corrotto, viene contattato da una avvenente agente dell’FBI decisa ad arrestare i corrotti e malvagi. thecrew_sshot (8)La strada per Alex è dunque tracciata: lavorare sotto copertura per scalare la gerarchia dei 510, gruppo con ramificazioni in tutti gli stati degli USA, per arrivare al capo banda. I 510 erano un tempo un gruppo di appassionati di auto da corsa di cui Alex era il V8, il capo. Ma dalla sua dipartita le cose sono cambiate per il peggio, dal momento che i vecchi membri sono stati tutti sbattuti fuori per fare posto a gente poco raccomandabile. I 510 sono specializzati in trasporti illegali… ma ci sarà dell’altro sotto? Ci troviamo di fronte ad un gioco spiccatamente arcade qui. The Crew è molto tollerante su certi tipi di collisioni, come vuole la tradizione degli arcade, ma piuttosto punitivo in altri casi. Non è sempre possibile fare le classiche curve a 45° di rimbalzo sulla portiera e scontrarsi con gli elementi della mappa porta spesso a disastrosi incidenti che ci rallentano non poco. La gestione dell’IA è lungi dall’essere perfetta, con le auto comandate dalla CPU che barano un po’ troppo, recuperando il vantaggio come se sfrecciassero a 300 km/h. Oppure nel caso che il giocatore resti troppo indietro abbiamo notato che i nostri sfidanti tendono ad aspettarci in modo davvero troppo plateale al fine di riaprire la gara. Da un lato è sicuramente comodo, dall’altro non è affatto realistico!

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Tanta robba da fare

The Crew è un gioco dalla spiccatissima componente online, un po’ come visto nel disastroso Driveclub. In pratica un MMO, dal momento che presenta club, quest, PvP… la scalata agli XP è una componente fondamentale e ogni cosa che facciamo ci assegnerà dei preziosi punti esperienza. La scalata al miglioramento non vale solo per il giocatore ma anche per le vetture: tramite un sistema chiamato specs potremo migliorare il nostro mezzo in cinque categorie: tuning, off-road, xtreme, raid e pista. Adattare le vetture è praticamente obbligatorio in modo da prepararle alle gare future e al nostro stile di guida. Le auto possiedono anche un livello, proprio come nella tradizione dei giochi di ruolo, che attribuisce loro qualità. Affrontare certe sfide di livello troppo elevato sarà dunque un’esperienza impossibile e ci vedremo “costretti” a farmare un po’ prima di poter fare tutto quanto. Tutte queste componenti sono anche social, dal momento che The Crew invita a creare proprio una crew di giocatori. La nostra gilda potrà competere dunque per il bene di tutti i membri, giocando le missione in cooperativo oppure partecipando alle Missioni Fazione, degli eventi a obiettivi mensili.

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La gestione di tutte le componenti di The Crew, che sono davvero molte, si fa tramite diversi menu e tramite lo smartphone del protagonista. La mappa di gioco comprende tutti gli States ed è completissima, munita di zoom e animazioni in tempo reale. Ovviamente non poteva mancare lo sblocco delle torri radio che rivelano la mappa, oramai tradizione fastidiosamente consolidata di Ubisoft. Nel caso di The Crew la cosa ha senso fino ad un certo punto, dal momento che le mappe satellitari sono in chiaro per chiunque abbia un GPS, no? Ma certamente si tratta di un incentivo all’esplorazione! La gestione delle missioni si effettua tramite una comoda lista e gli spostamenti sulla mappa possono essere fatti personalmente o tramite fast travel. Il rischio era quello di perdersi nei meandri delle possibilità offerte, ma ritengo che The Crew faccia bene i compiti a casa, facilitando il più possibile l’accesso ai contenuti.

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Vasti Stati Uniti

The Crew si svolge, tanto per camiare, negli Stati Uniti continentali. La mappa è davvero molto vasta e può essere visitata tutta senza caricamenti di sorta, facendoci un epico coast to coast come nei film. Ogni paesaggio particolare, dal deserto alle montagne, è rappresentato nel gioco di Ubisoft. Una bella corsetta sulla Route 66 non può certo mancare nel nostro menu. Attraversare tutta la mappa è un’impresa impegnativa che richiede almeno due orette e mezzo e The Crew farà in modo di tenerci occupati. Non è infrequente dover affrontare missioni di guida molto lunghe, ben oltre un’ora di gioco. Ovviamente ci sono anche gare molto più “umane”, che richiedono una decina di minuti o meno! Ma The Crew fa le cose per bene, offrendo gran varietà non solo di paesaggi ma anche di missioni. Abbiamo apprezzato lo sforzo di contestualizzare gli obiettivi con lo scenario in cui ci troviamo: dalle gare mozzafiato in autostrada fino a sguazzare nelle zone acquitrinose della Louisiana. thecrew_sshot (18)La varietà è dovuta dunque alla mutevolezza del nord America ma anche alla volontà precisa di non sperperare tanta varietà offrendo sempre la solita minestra.

Graficamente il titolo non convince appieno, alternando panorami molto riusciti ad altri davvero sotto tono. Alcune zone cittadine sono piatte e mostrano texture davvero scarse mentre in zone più vuote come il deserto la realizzazione è decisamente migliore. Anche per quanto riguarda l’illuminazione abbiamo situazioni variabili, a volte molto riuscita altre davvero piatta. Non mi capacito di come The Crew possa essere così bello in certe zone e così anonimo in altre. L’unica soluzione al dilemma è che la mappa sia stata suddivisa in più compartimenti di design e sviluppo e che taluni siano più bravi di altri…
Musicalmente siamo soddisfatti, il gioco propone una buona scelta di musica che va da Mozart a Bloc Party e offre anche musiche originali composte dai The Glitch Mob. Il doppiaggio italiano è abbastanza moscio, come sempre in questo tipo di giochi.

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The Crew è molto molto ampio e fa un lavoro migliore di altri per quanto riguarda la componente online. Il modello di guida è inferiore ad un Forza Horizon 2 ma compensa con la grande varietà di situazioni e di paesaggi. Un gioco che forse non entrerà nella storia, ma che può riempire le lunghe giornate invernali di questo 2014.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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