Vi sentite degli ER Medici in Prima Linea? Volete provare l’ebbrezza di essere una Grey’s Anathomy in erba, ma senza tutte le lacrime e il sesso tra colleghi? Vi siete mai chiesti come stareste nel camice del Dottor Casa? Beh, invece di andare in giro a dire che è Lupus, potete provare ad operare in Surgeon Simulator Anniversary Edition!
Sangue del mio sangue!
In Surgeon Simulator dovete fare delle operazioni, ficcando il vostro braccio virtuale nelle budella della gente. Stomaci deboli astenersi dunque! L’idea che sta alla base del gameplay è tanto semplice quanto diabolica: ci vedremo assegnate una serie di operazioni che dovremo completare il meglio possibile. Ad esempio, la prima missione che ho dovuto affrontare è stata quella di trapiantare un cuore, proprio perché da buon principiante un’appendicectomia era davvero troppo facile! 
Aggiungete al trattenere il pranzo nello stomaco e alla consapevolezza di tenere tra le mani un cuore umano il fatto che il sistema di controllo è, per usare un eufemismo, peculiare. In questo gioco infatti non useremo stick analogici e bottoni per compiere delle azioni, useremo il giroscopio del Dual Shock 4 per ruotare la mano, lo stick per spostarla e i grilletti per stringere le dita. Per aggiungere caos al caos, la gestione delle dita si fa con 2 tasti (R1 e R2): uno per stringere pollice e indice e l’altro per stringere le restanti 3 dita. All’inizio non solo è difficile operare, ma anche solamente raccogliere uno strumento. Ho detto difficile? Diciamo piuttosto orribile! Per fortuna che la prima operazione richiede di prender a martellate la gabbia toracica di un tizio (che per comodità chiameremo “Il Cadavere”), poi di trapanarlo con un inquietante trapano che causerà devastanti emorragie! Ovviamente Il Cadavere non potrà perdere una quantità infinita di sangue, una volta che non ne resterà più una goccia sarà deceduto. Il gioco quindi entra in una modalità alto stress, in cui vediamo quanto sangue al secondo stiamo sprecando, cosa che in effetti ci darà un timer per completare la nostra delicata operazione. Il fattore stress aggiunge panico e decisioni sbagliate, risultando spesso e volentieri in un corpo in un sacco!
Uat de ell?
Per ora insomma sembra proprio che Surgeon Simulator sia un pessimo gioco. Alt! Tutto il contrario! Questo gioco non è affatto un simulativo e non cerca nel modo più assoluto di proporre situazioni reali. In effetti sia il sistema di controllo che il modus operandi è fatto apposta per cazzeggiare all’interno del corpo umano. Operazioni che finiscono quasi sempre in un disastro risultano divertenti da compiere, ostacolati in modo crudele dal sistema di movimento del nostro braccio e dall’allargarsi della pozza di sangue ai nostri piedi. E le cose precipitano ancora di più nel caso del multiplayer, in cui un giocatore controlla un braccio del chirurgo e l’altro giocatore controlla il secondo braccio. La festa della coordinazione mancante e del pasticcio! Trapani che cadono, siringhe che volano e bisturi ovunque saranno all’ordine del giorno. Memorabile il trapianto d’occhi, in cui bisognerà strappare il bulbo oculare del povero Cadavere per sostituirlo. Un titolo molto nonsense, simile per ironia e controlli ignobili al fantastico Octodad di cui abbiamo parlato tempo fa!
Surgeon Simulator è obiettivamente difficilissimo da portare a termine con un buon risultato e semplicemente giungere alla fine di un operazione con il paziente in vita è una sfida. Allo stesso tempo è un titolo molto divertente, se non siamo dei perfezionisti. Da giocarsi in compagnia di un amico per farsi quattro risate alle spese di un povero Cadavere!
