Al giorno d’oggi è dura la vita per la fauna acquatica: presa tra inquinamento, acquari, pesca eccessiva e capitani senza scrupoli pronti a tutto per ottenere il loro merluzzo panato.
Ma tutto ciò non è nulla in confronto alle tribolazioni che un certo polipo deve passare per tirare avanti con una famiglia di 3 umani i quali non hanno idea del suo più grande segreto: lui è solo un polipo con una giacca e una cravatta. Octodad: Dadliest Catch testato su Playstation 4!
Nessuno faccia mosse strane!
In Octodad: Dadliest Catch siete un polipo sincopato che vive la sua vita di tutti i giorni in compagnia di una moglie e due figli che non hanno idea di convivere con un tantacoluto abitante dei mari. 
Normale amministrazione, no? La risposta non può che essere negativa, anche per un videogame. Da quando in qua siete messi ai comandi di un personaggio simile, in un universo tanto normale quanto assolutamente fuori di testa? Provate voi a preparare un caffè o tagliare l’erba senza le mani ma con 2 tentacoli sballonzolanti e muniti di ventose! Il tutto senza combinare troppi disastri, altrimenti gli umani potrebbero anche rendersi conto che qualcosa non va. Octodad è il risultato di parecchi anni di lavoro, una campagna Kickstarter e la successiva volontà di portare il gioco sulla nuova console Sony. Ma soprattutto è il risultato di un collettivo di menti malate, senza alcun dubbio.
In Octodad dovremo affrontare situazioni quotidiane come i lavoretti di casa, cucinare, andare a fare la spesa o una visita all’acquario. Scopo del gioco è portare a termine delle semplici operazioni, o per lo meno lo sarebbero se non fosse che siamo ai comandi di Octodad. Muoverci e raccogliere oggetti è infatti complicatissimo, dal momento che andranno usati i due grilletti e lo stick destro del pad. I due grilletti cambiano rispettivamente l’altezza della “gamba” destra e di quella sinistra, mentre quello sinistro le sposta in giro. Lo stick destro invece comanda la “mano” del nostro cefalopode, la quale dovrà andare a toccare l’oggetto con cui vogliamo interagire. Detto così sembra piuttosto semplice, fin troppo!
Tentacoli, tentacoli ovunque!
Il problema è che data la natura gelatinosa del polipo, i movimenti saranno sempre invariabilmente esagerati e scoordinati. Anche dopo qualche ora di gioco, le cose non saranno migliorate di una virgola. In effetti tutto il gameplay si basa sulla premessa che bisogna rendere la vita impossibile al giocatore. Per rendere le cose ancora più piccanti bisognerà fare attenzione agli umani attorno a noi, che diventeranno presto sospettosi se distruggeremo tutto quello che ci troviamo di fronte invece di camminare in linea retta (cosa per altro molto difficile). 
Certo, il gioco fa del suo meglio per introdurci al sistema di “guida” con un esilarante tutorial ambientato durante il matrimonio di Octodad. Non sarà nemmeno necessario essere dei chirurghi, dal momento che basta arrivare circa nella zona desiderata per poter compiere un’azione. I puzzle sono più che altro divi tra lo scoprire cosa fare, trovare un oggetto o lanciare qualcosa nella giusta direzione. Quest’ultima componente è forse la più difficile, ma visto la politica lassista del gioco, non si tratta mai di un handicap invalidante.
Il gioco ha per la maggior parte un humor scanzonato e divertente, intrappolando Octodad tra un cuoco in cerca di sushi (la nostra arci nemesi insomma), una spesa burrascosa e una visita all’acquario in cui dovremo evitare i biologi marini (perché sono in grado di riconoscere un pesce quando lo vedono!). Sfortunatamente non in italiano, il gioco fa del suo meglio per proporre dialoghi divertenti e battutine. Certo, a volte il gioco diventa frustrante proprio per via del suo sistema di controllo assolutamente assurdo. Le cose peggiorano (in senso buono) se giocate in co-op, dal momento che avrete il controllo di metà polipo, mentre il vostro amico controllerà l’altra metà! Una festa di scoordinamento da paura! Octodad non è un gioco lungo, può essere terminato in 3 orette e non diventa mai troppo frustrante (sebbene ci siano sezioni peggiori di altre). Graficamente non fa gridare al miracolo, nonostante la sua impostazione palesemente cartoonesca, mostra un sacco di spigoli e angoli che potevano essere evitati dalla potenza computazionale di Playstation 4. Evidentemente si tratta del retaggio della versione PC e della natura amatoriale del gioco. Nulla di cui lamentarsi, visto che il punto di forza di questo titolo è chiaramente il gameplay e il bizzarro humor.
Situazioni assurde, battute divertenti e alcune piccole sorprese davvero niente male (no spoilers!) fanno di Octodad: Dadliest Catch un gioco davvero divertente per un pomeriggio all’insegna del nonsense marino. Giocateci con un amico!
