Risen 3: Titan Lords

Risen ritorna sugli schermi dei giocatori PC, Xbox 360 e PS3 con un terzo capitolo chiamato Titan Lords, seguito di quel Dark Waters uscito nel 2012 ad opera di Piranha Bytes!

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Un guscio di noce

Il mondo di Risen è stato abbandonato dagli dei che lo proteggevano, lascandolo in balia dei titani. Il personaggio principale ha perduto l’anima e se ne va in giro come un guscio vuoto, in attesa di trasformarsi un demone. 20140811_Risen3_Gamescom_Screen_17A Patty sono cresciute due tette enormi. L’inizio sembra promettente! Il gioco inizia con una lunga fase introduttiva, in cui dapprima vivremo uno strano sogno e, una volta svegli, andremo alla ricerca di un tesoro in un templio. Accompagnati da nostra sorella Patty (beewbs!) dovremo affrontare qualche combattimento prima di giungere finalmente nei pressi della sala del tesoro. O meglio, lo sarebbe se non fosse un portale per il mondo dei morti da cui sbuca un demone che si impossessa della nostra anima. La Costa dei Granchi è dove finiremo sepolti da una sconsolata Patty (e dalle di lei gemelle)… fino a che uno strampalato e abbastanza incompetente sciamano non ci riporterà alla vita. Egli riporterà indietro il nostro corpo ma non il nostro spirito, il quale rimarrà perso chissà dove. Il gioco diventa dunque una lotta contro il tempo, navigando di isola in isola alla ricerca di qualcuno di abbastanza potente che ci possa rendere di nuovo tutti d’un pezzo.

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Side quests!

In Titan Lords, un po’ come nel primo Risen, dovremo barcamenarci tra missioni primarie e secondarie, favori e controfavori. Ma cosa ancor più interessante, saremo chiamati ad affiliarci ad una delle tre fazioni presenti nel mondo: cacciatori di demoni, maghi o guardiani. Ognuna di queste gilde ha le sue specialità e poteri, livree e armamentari. Nonostante la personalizzazione del nostro personaggio in aspetto e skill set però non ci precluderemo praticamente nessuna missione secondaria, cosa che forse può ridurre la volontà del giocatore di rifare la storia scegliendo un’altra gilda. La storia è abbastanza interessante, anche se si fa rapidamente molto intricata con mille missioni da svolgere. I personaggi parlano in modo piuttosto sboccato e alcune situazioni risultano piuttosto divertenti. Il protagonista però non ha un gran carisma, rivelandosi poco più di una macchietta sboccata!

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Per quanto riguarda il gameplay, siamo di fronte ad un adventure game RPG con poteri, statistiche e abilità. Il sistema di combattimento si basa sull’utilizzo di un’arma primaria (tipo una spada) e una secondaria (una pistola) e dall’utilizzo di un singolo pulsante di attacco. La schivata e la parata completano le abilità del nostro personaggio, il quale si troverà ad affrontare mostri grandi e piccoli, da solo e in compagnia. Titan Lords, essendo un RPG, è provvisto di una marea di side quest che permettono al giocatore di accumulare notevole esperienza e loot. 20140811_Risen3_Gamescom_Screen_24Il numero di tali missioni secondarie è talmente alto che sarà possibile giocare decine di ore senza andare avanti troppo con la storia principale. Decisamente un punto a favore per questo titolo! Tali missioni sono abbastanza varie, anche se tendono un po’ alla ripetizione. Vi saranno anche delle sezioni più puzzle a spezzare la monotonia dell’uccidi il mostro, raccogli il tesoro.

Per completare la lista di attività possibili, in Titan Lords troviamo un esteso sistema di crafting. Forse troppo esteso. In effetti potremo creare armi, magie e pozioni a patto di possedere le necessarie conoscenze. Conoscenze che andranno apprese tramite studi approfonditi e dialoghi coi personaggi (il famoso “mi insegni qualcosa” marchio di fabbrica della serie!). Il risultato dei nostri sforzi sarà però ripagato con armi più potenti e modifiche piuttosto importanti del nostro personaggio. A voi la scelta!

Abbiamo un problema

Risen 3: Titan Lords non è esente da difetti: graficamente il titolo non soddisfa, specialmente se paragonato a un The Witcher 3 (anche se quest’ultimo è un gioco nextgen oltre che PC). Il problema è che la serie Risen nasce con i giocatori computer in mente, quindi in teoria sviluppato con le capacità di un computer da gaming di fascia medio-alta in mente. Continuiamo con le animazioni dei personaggi, piuttosto incastrate in mezzo alla Uncanny Valley. Movimenti irrealistici e alcuni colli davvero troppo lunghi che fanno somigliare i personaggi a degli orribili ibridi uomo-giraffa. Proseguiamo col doppiaggio inglese, incredibilmente moscio e poco ispirato. Ma forse la pecca più vistosa è nel sistema di combattimento, dal momento che usare la schivata si traduce in pratica nell’immortalità del personaggio. Poco importa se sarà un ratto o un mostro gigantesco ad attaccare, se rotoleremo saremo intoccabili! Durante i combattimenti avremo spesso e volentieri degli alleati, la cui IA però lascia a desiderare guastando la gioia di combattere in compagnia. Un altro strano problema in cui mi sono imbattuto riguarda la risoluzione del gioco. Titan Lords è piuttosto piacevole in 1980×1024 ma diventa una vera porcata in 1280×720. Non ho capito se si tratti di un problema della mia Geforce GTX 660 (ammetto, non la scheda da game più potente in circolazione!), di un problema di drivers nVidia o del gioco in se. Rimane il fatto che per godermi il gioco ho dovuto lasciare la risoluzione al massimo e ridurre un po’ i dettagli (da massimi ad alti, anti-aliasing disattivato). Insomma, problemucci piuttosto pesanti per questa produzione di Piranha Bytes.

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Non vi sono solo problemi comunque, le ambientazioni sono molto varie e ispirate. Scoprire gli anfratti nascosti delle isole è sempre un piacere, alla ricerca di qualche tesoro nascosto!

Peccato

Risen 3: Titan Lords è un gioco molto vasto a livello contenutistico e ben studiato a livello di ambientazioni e varietà che però viene rovinato da problemi grafici, di gameplay e specialmente da un doppiaggio improponibile. Un vero peccato, perché la sostanza c’è ma la realizzazione invece è assente. Il motore di gioco è rimasto quello di Risen 2 e risale in effetti al 2006. Di positivo c’è che il gioco risulta sicuramente più bello di Dark Waters pur mantenendo sostanzialmente uguali i requisiti di sistema. Nulla da dire invece per quanto riguarda le versioni console, dove il gioco gira senza problemi.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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