Resident Evil è una serie che non ha bisogno di presentazioni. Longeva e molto amata dai fan, specialmente nei suoi primi episodi squisitamente survival horror. Quest’anno Capcom ha deciso di deliziarci con il remaster di Resident Evil Zero, originariamente uscito come esclusiva su GameCube.

1998: diversi rapporti sempre più numerosi parlano di misteriosi e orripilanti omicidi avvenuti nei sobborghi di Raccoon City. La divisione delle forze speciali S.T.A.R.S. (Special Tactics and Rescue Service di Raccoon City) invia quindi il Team Bravo per investigare sugli strani avvenimenti, tra i quali membri figura la giovane Rebecca Chambers. Durante il viaggio, l’elicottero del Team Bravo subisce un’avaria al motore, obbligando la squadra ad effettuare un atterraggio d’emergenza nel bel mezzo di una folta foresta. Dopo l’atterraggio di fortuna, la squadra trova un veicolo per il trasporto dei detenuti ribaldato e alcuni corpi dilaniati dei membri della polizia militare al suo interno. Un documento trovato in mezzo ai rottami indica che il veicolo trasportava un detenuto condannato per omicidio: l’ex-tenente Billy Coen, ma del prigioniero, nessuna traccia. Il caposquadra ordina al team Bravo di separarsi per perlustrare la zona e Rebecca trova ben presto un treno apparentemente abbandonato. La nuova recluta decide di penetrare nel treno per un’ispezione ma nulla avrebbe mai potuto prepararla all’incubo che la attende all’interno.

Dopo il buon risultato ottenuto con la versione remaster di Resident Evil nel 2015, quest’anno tocca a Resident Evil 0 (Zero) offrirsi una bella seduta di lifting. Uscito nel 2003 per GameCube, questo episodio ha il compito di illustrare gli avvenimenti antecedenti al primo episodio e di presentare la genesi dell’Umbrella Corporation, facendoci indagare sulle origini della catastrofe di Raccoon City. Benché meno apprezzato del suo fratello maggiore, Resident Evil 0 ha comunque offerto un’avventura terrifficante con qualche novità nell’esperienza videoludica, più particolarmente nel gameplay. 13 anni dopo, con la versione Remaster, ci troviamo catapultati nuovamente nell’orrore, nei panni dell’intelligente ma inesperta Rebecca Chambers e dell’introverso e nerboruto Billy Coen.

Partner Zapping

Al suo arrivo sulla console cubica di Nintendo nel lontano 2003, Resident Evil 0 offriva la stessa qualità grafica di Resident Evil Rebirth ed era accompagnato da qualche novità interessante. Il Partner Zapping permette per esempio di passare dal controllo di un protagonista all’altro, a dipendenza della situazione. Ogni personaggio ha caratteristiche e capacità diverse, spetta quindi al giocatore scegliere se usare Rebecca o Billy. Rebecca è il medico del team Bravo. Proprio quel team Bravo che la squadra Alpha di Jill Valentine e Chris Redfield del primo episodio sta cercando di ricontattare dopo aver perso il contatto durante una missione di ricognizione. Grazie alle sue competenze in chimica, la giovane è capace di combinare varie erbe in misture che ripristinano la salute, di raffinare diverse sostanze chimiche o di infiltrarsi in spazi angusti essendo di corporatura minuta. Il misterioso Billy è invece un ex-tenente della marina militare e si scoprirà ben presto che è stato condannato ingiustamente a morte per l’omicidio di innocenti civili. Billy approfitta dell’incidente al veicolo di trasporto sul quale viaggiava per scappare e salire a bordo del treno trovato da Rebecca. In quanto ex membro della marina, Billy è capace di usare una grande varietà di armi e spostare grossi oggetti.

Oltre alla semplice predilezione di Rebecca o Billy, sarà soprattutto durante alcuni enigmi, che bisognerà alternare l’utilizzo di uno e dell’altro protagonista. C’è inoltre la possibilità (che diverrà rapidamente necessità) di condividere le risorse con il proprio partner, scambiando gli oggetti direttamente dall’inventario (se il compagno si trova nelle vicinanze) o lasciandoli semplicemente per terra. Attenzione: non esistono più i celeberrimi e utilissimi bauli che permettevano di contenere gli oggetti in surplus, ritrovandoli magicamente in altri bauli sparsi per le stanze. In ogni locale, è possibile abbandonare oggetti (mi sembra che il loro numero dipenda dalla dimensione della stanza, ma che il massimo sia comunque 10) e di recuperarli in seguito. Confesso che all’inizio ho avuto qualche problema di fiducia ad abbandonare gli oggetti: Se qualcuno me li ruba? Se la zona non è più accessibile (in alcuni casi è vero, quindi attenzione)? Senza tener conto che in molti giochi, quando si abbandona un oggetto, quest’ultimo è perso per sempre. Oltre a funzionare, il sistema permette perfino di rendere visibili gli oggetti sulla mappa. Persino gli oggetti che non possiamo raccogliere (perché per esempio l’inventario è pieno) possono apparire sulla mappa, ma per farlo, bisogna dapprima tentare di raccoglierli e – quando il gioco chiede la conferma – rispondere negativamente e lasciarli sul posto.

Rimasterizzamento

Nella versione rimasterizzata di Resident Evil 0, si potrà scegliere se giocare nel formato originale 4:3 o in 16:9 e i filmati sono compatibili con il formato widescreen (16:9), anche se la qualità è rimasta quella del 2003. Le parti dello schermo tagliate in alto e in basso rientrano nel campo visibile in base al movimento del personaggio, di modo che nessuna parte venga tagliata del tutto in questo formato. Sono state inoltre create nuove texture in alta risoluzione (nessuna texture vecchia allungata!). In generale, il risultato della rimasterizzazione è buono, quasi troppo in alcuni casi. In effetti, alcune imperfezioni nel decoro che prima passavano inosservate, sono ora forse più evidenti, ma senza nulla togliere alla buona qualità del lavoro svolto. I giochi di luce e ombre danno un tocco in più al realismo all’ambiente. Le textures affinate dei personaggi svelano più dettagli che in passato, dando più credibilità alle espressioni dei visi dei nostri eroi e un aspetto più orribile agli zombies. Come già visto in Resident Evil HD Remaster, sarà possibile scegliere il sistema di comandi: se giocare quindi con l’impostazione originale (per rivivere le stesse sensazioni del passato) o con uno schema di controlli alternativo che permetterà di muoversi nella direzione in cui inclini la levetta analogica.

Ma la principale novità introdotta in questa versione è la Modalità Wesker. Completando il gioco una volta, potete sbloccare questa modalità tutta nuova che vi permette di vestire i panni del Wesker di Resident Evil 5. Wesker ha ottenuto il virus Uroboros che gli ha conferito poteri sovrumani, capaci di annientare i nemici come se niente fosse. I suoi poteri speciali sono “Sguardo letale” e “Lampo oscuro”. Grazie a “Sguardo letale”, Wesker infliggerà danni ingenti ai bersagli, caricando e rilasciando un potente raggio di energia, mentre la tecnica “Lampo oscuro”, gli permetterà di spostarsi a una velocità impressionante, come – appunto – in Resident Evil 5. Rebecca, anche lei infettata, non avrà poteri speciali come Wesker, ma semplicemente una tenuta più dark. A parte il fatto di usare Wesker e i suoi poteri, l’avventura è la stessa: in questa modalità, Wesker rimpiazzerà semplicemente Billy nell’avventura originale.

A circa 13 anni di distanza dalla sua uscita iniziale, Resident Evil 0 HD Remaster è ancora un bel gioco e per chi non conosce il titolo può essere l’occasione per scoprire un episodio ancora in stile Resident Evil!