Ricetta per Oxenfree, un originale thriller soprannaturale: prendere un team indipendente composto da artisti che in passato hanno lavorato per Disney Interactive e Telltale Games, amalgamare dolcemente con lo stile Quantic Dream e aggiungere un pizzico di retrogusto arcade vecchia scuola. Lasciare riposare e gustare freddo. Tutti ingredienti freschi in questa avventura d’esordio per Windows, OS X e Xbox One realizzata da Night School Studio!
L’isola degli adolescenti perduti
La trama di Oxenfree è molto semplice e narra di un gruppo di ragazzi che si dirigono su un’isola abbandonata per un party notturno quando improvvisamente viene accidentalmente aperta una sorta di passaggio verso un’altra dimensione. A prima vista può sembrare la classica storia adolescenziale banalotta e poco originale impregnata di soprannaturale, ma per fortuna non è così. L’incipit iniziale è infatti solo un pretesto per offrirci un’evoluzione della storia e dei personaggi appassionante e profonda. Un viaggio nel passato dei cinque adolescenti protagonisti del gioco e dei luoghi che visiteranno.
Dopo il grandissimo successo dei giochi Telltale e, più recentemente, dell’ottimo Life is Strange, le cosiddette “visual novel dinamiche” stanno trovando il loro momento di (meritata) gloria. Un genere dove, al posto dei classici enigmi e delle difficoltà ad essi correlate, si introduce una “semplice” scelta e la conseguente domanda esistenziale su come relazionarsi agli eventi che stanno accadendo in prima persona ai protagonisti. Il classico senso di colpa unito al senno di poi, marchio di fabbrica di questo genere. Oxenfree non fa eccezione e si inserisce alla perfezione tra questi giochi, addirittura osando qualcosa di più visto che le conseguenze delle scelte fatte dal giocatore sono in alcuni casi più radicali che in altri blasonati giochi analoghi.
Non parlate tutti assieme, solo due o tre alla volta!
Dal lato del gameplay, Oxenfree si presenta decisamente limitato, nel senso che offre un’esplorazione abbastanza lineare e meccaniche essenziali, più che altro focalizzate sulle conversazioni. Interessante, proprio in questo aspetto, la possibilità di intervenire nei discorsi degli altri personaggi). Peccato per diverse fasi in cui il backtracking la fa da padrone. Lo stile grafico invece è davvero originale, elegante e ben riuscito (si sente forse l’influenza della scuola Disney?), così come la colonna sonora che accompagna con classe l’avventura.
Tana libera per tutti
Una piccola grande perla indipendente che farà felici gli amanti delle avventure grafiche degli anni ’10, dove la difficoltà maggiore risiede nelle scelte morali piuttosto che negli enigmi. Elegante, semplice, da giocare e rigiocare per gustarsi tutti i bivi narrativi. La durata media si attesta sulle 5-6 ore. Peccato solo per il prezzo eccessivo e la mancanza della lingua italiana visto che, purtroppo, se non padroneggiate l’inglese difficilmente potrete gustarvi tutte le sue sfumature. In ogni caso, sempre in attesa della versione per PS4, non fatevi scappare Oxenfree sulle altre piattaforme!