Oddworld: New ‘n’ Tasty

I remake la fanno oramai da padrone nel panorama videoludico attuale. Sarà mancanza di idee? Di voglia di farne? Oppure giustificato senso di nostalgia unito alla rinnovata potenza dell’hardware di oggi che dona nuova linfa vitale a titoli tanto amati in passato?

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Ma noi non vogliamo lanciarci in filosofia da quattro soldi, vogliamo parlarvi di un gioco, Oddworld: New ‘n’ Tasty, uscito su l’anno scorso su PS4 ma quest’anno su PC e Xbox One e in futuro anche su PS3, Vita e Wii U. Come spesso accade, un sentito grazie ad Xbox per averci fornito il codice review!

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Il mondo bizzarro

Il protagonista di questa storia, Abe, è un simpatico Mudokon impiegato in una fabbrica d’alimentari chiamata RuptureFarms. Lo stabilimento, dietro una facciata piuttosto normale, cela un terribile segreto: il cibo è fatto con la carne di diverse specie di alieni senzienti. Il problema per Abe e gli altri della sua razza è che, confrontati con delle prospettive di guadagno al ribasso, la RuptureFarms decide di lanciare sul mercato un nuovo succulento piatto… fatto di Mudokon! Il nostro Abe è l’unico a rendersi conto della letale minaccia in agguato e decide dunque di fare del suo meglio per salvare i suoi compatrioti da una terribile fine in scatola! Iniziava così l’originale Abe’s Oddysee datato 1997 e così comincia anche New ‘n’ Tasty, il remake fatto in Unity di oggi. Un gioco che riprende la stragrande maggioranza del level design originale e della storia pur non essendo un remake HD quanto piuttosto un rifacimento da zero del gioco che fu. oddworld_sshot (4)L’avventura è tosta, splatter e cervellotica perché Abe non è un supereroe e deve anzi farsi strada usando il cervello (bene inteso, quello del giocatore). I livelli sono zeppi di trappole, di leve, di trabocchetti e di tracobetti che mettono a dura prova i nervi e l’ingegno del giocatore. Nei panni del mudokon dovremo fuggire dalla fabbrica/mattatoio, tornare a casa per poi fare marcia indietro di nuovo e salvare quanti più possibili nostri simili riusciamo. Le meccaniche di gioco sono tutte incentrate sulla soluzione di puzzle ambientali, tempismi perfetti e meccaniche stealth. Abe è piuttosto indifeso e il modo migliore per eliminare i nemici è quello di ritorcere contro di essi le trappole disseminate per i livelli. Salvare i nostri compagni Mudokon si rivela poi un’impresa piuttosto complessa visto che sì possono essere controllati in modo indiretto dal giocatore, tuttavia il problema è che essi sono piuttosto imbecilli. Cautela e tanta pazienza sono le parole magiche! Il gioco offre due finali diversi a dipendenza di quanti sfortunati alieni riusciremo a salvare, quindi sebbene non ci sia l’obbligo di salvare nessuno, avremo modo di sentirci in colpa se non lo faremo.

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Non si vince facile

Il gioco, dicevo, non è affatto dei più semplici. Il titolo originale presentava delle sezioni assolutamente da incubo, in cui si moriva e si moriva e si moriva ancora una volta prima di comprendere il meccanismo e di affinare il tempismo alla perfezione. Gran parte di questa difficoltà è giunta anche ai nostri tempi, con meccaniche punitive e che richiedono parecchio try & error. La buona notizia è che nel remake troviamo una funzione quicksave che pallia in modo sostanziale quello che era uno dei peggiori difetti dell’originale: la mancanza di checkpoint regolari. Il gioco rimane difficile, ma almeno non siamo più costretti a sorbirci lunghe sessioni di gioco per poi morire di nuovo nello stesso punto di prima. I controlli più precisi rispetto al 1997 sono anch’essi una manna dal cielo, togliendoci però in parte la scusa dell’ennesima morte a causa dei controlli: adesso è ancora più colpa nostra di un tempo. Insomma Oddworld: New ‘n’ Tasty rimane un gioco difficile, molto difficile, anche per i veterani!

Operazione rifinitura

Oddworld: New ‘n’ Tasty è stato come detto rifatto da capo in Unity. Ciò significa che la grafica e i personaggi sono tutti nuovi e sono di discreta fattura. oddworld_sshot (8)Le animazioni sono belle come un tempo e il sonoro è davvero riuscito. Peccato per la mancanza del doppiaggio in italiano, sebbene i livelli e i sottotitoli contengano testo nella nostra lingua. Cosa costava aggiungere anche le voci? Graficamente non siamo di fronte al miracolo tecnico eppure il gioco si difende alla grande nel panorama platform. Tanto più che non avremo quasi mai il tempo di guardare troppo la grafica, impegnati come saremo a ragionare sul modo migliore per non morire per l’ennesima volta!

New ‘n’ Tasty è un remake fatto bene, non con le solite texture più rifinite ma con una vera e propria operazione di rifacimento. Il gioco è un po’ più abbordabile rispetto l’originale, ma non è per nulla facile. I quick save e i checkpoint più abbondanti palliano in parte la difficoltà, pur restando di livello elevato. Particolare per la modalità co-op, che in sostanza richiede ai giocatori di passarsi il controller a turno, di dubbia valenza tecnica e di gameplay. Non facevano prima ad evitarla del tutto?

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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