Murdered: Soul Suspect

Titolo

L’omicidio più difficile da risolvere… è il tuo!

Murdered: Soul Suspect narra la storia di Ronan O’Connor, un investigatore dal passato a dir poco movimentato. Una notte, mentre si trova sulla scena di un furto, viene ucciso da un brutale serial killer. Improvvisamente imprigionato nell’aldilà, Ronan dovrà ricorrere ai suoi nuovi poteri soprannaturali per scoprire la verità sul suo assassino e per consegnarlo infine alla giustizia. L’incipit è assolutamente originale: un detective che indaga su un omicidio è sempre una storia affascinante, ma un detective che indaga sul proprio omicidio è tutta un’altra storia! Infatti questo gioco aveva cominciato a catturare la nostra attenzione sin da subito, da quando all’edizione 2013 della E3 di Los Angeles era stato presentato un breve teaser. Sarà riuscito a mantenuto tutte le sue aspettative?

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Non si può neanche morire in pace!

Come la tradizione insegna, un fantasma è un’anima tormentata bloccata sulla terra che non può proseguire il suo viaggio ultraterreno perché ha ancora… qualcosa in sospeso. Questo è esattamente quello che accade a Ronan, il protagonista del gioco.

Murdered: Soul Suspect è ambientato nella cittadina americana di Salem. La città, tristemente nota alle cronache per il suo violento e assurdo passato di persecuzione verso la stregoneria, e la sua aurea maledetta fungeranno da perno per l’intera storia. Si troveranno molti riferimenti storici al riguardo. Bisognerà quindi avventurarsi tra case coloniali in stile New England, stretti vicoli, chiese gotiche, cimiteri e ospedali psichiatrici in cerca di indizi tra superstizioni e realtà. È proprio partendo alla ricerca di indizi che Ronan si renderà conto di trovarsi invischiato in qualcosa di molto grosso, ossia su una serie di sadici delitti riconducibili ad un fantomatico “killer della campana”. Un serial killer che lascia sulla scena del crimine uno strano simbolo usato durante la caccia alle streghe. Cercare di ritrovare il bandolo della matassa e arrivare alla verità sarà per Ronan l’ultimo estremo tentativo di redenzione.

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Hey… posso passare attraverso i muri!

Il fatto di indagare nei panni di un fantasma ha molti limiti, primo su tutti quello di non potere interagire fisicamente con il mondo reale. Come fare quindi per risolvere il caso? Ed è qui che le meccaniche di gioco si fanno interessanti. Prima di tutto, si possono dividere le fasi dell’indagine in due parti: la prima consiste nel raggiungere il luogo d’interesse mentre la seconda consiste nell’analizzarlo e trovare gli indizi per potere proseguire nella storia. Tra un luogo d’interesse e l’altro è possibile imbattersi in collezionabili e diverse missioni secondarie, che consistono principalmente nell’aiutare un’anima tormentata a risolvere la sua “questione in sospeso”, per poi raggiungere la pace. Una mancanza che potrebbe pesare, specialmente per le persone con uno scarso senso dell’orientamento, è l’assenza di una qualsivoglia mappa per potersi orientare nella cittadina di Salem. L’indagine vera e propria è sicuramente la parte più interessante e vitale dell’intero gioco. Ronan dovrà raccogliere gli indizi per poi riuscire a fare le sue deduzioni e supposizioni per potere proseguire nella storia. Ma some fare per analizzare la scena del crimine alla ricerca di indizi… se non possiamo interagire con l’ambiente circostante? E qui ragazzi di Airtight Games si sono sbizzarriti. Prima di tutto, Ronan sarà capace di prendere possesso delle persone. Questo gli consentirà di ascoltare i pensieri della gente, di raccogliere quindi informazioni utili al suo caso e non ma anche di influenzare il comportamento vero e proprio delle persone. Potrà inoltre approfittarsene per farsi trasportare da un posto all’altro nel caso di presenza di demoni. Infine, il fatto di potere attraversare le pareti, è sicuramente una trovata molto interessante e affascinante, anche se poco utile nelle fasi di analisi vere e proprie. Attenzione però, per aggiungere suspense (e allungare il brodo), ci capiterà spesso di dovere sfuggire a schiere di spettri demoniaci, in grado di dannare la nostra anima e impedirci di continuare l’indagine. Si tratta di brevi sezioni stealth, di bassa difficoltà, nelle quali è necessaria solo tanta pazienza e qualche rapido spostamento da un posto sicuro all’altro.

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Credi nei fantasmi?

Il personaggio di Ronan è stato ben caratterizzato: un detective con un passato da teppista. Un passato che ci verrà rivelato nel prosieguo della storia grazie ai numerosi collezionabili presenti nel gioco che attiveranno interessanti flashback. Molto importanti anche le relazioni tra i vari protagonisti della storia, anche se purtroppo meno caratterizzati, che naturalmente non anticipiamo per non rovinarvi la sorpresa. Tanti problemi alle spalle, la redenzione, l’amore ed infine la morte violenta. Una vita movimentata il nostro Ronan, non c’è che dire… Il gameplay segue il trend moderno, ossia bassa difficoltà per potere rendere l’esperienza più scorrevole possibile e alla portata di tutti. Il che non è sempre necessariamente un male. Peccato invece che le meccaniche di gioco risultino abbastanza ripetitive.

La durata del gioco non è altissima e si attesta sulle 10 ore, ma se siete “cacciatori di achievements”, la caccia ai vari collezionabili (tra l’altro non difficilissima) aumenterà la durata totale del gioco di qualche ora. La grafica non è sicuramente a livelli di “next gen”: i personaggi, specialmente quelli secondari, sono poco definiti e anche la cura degli interni è altalenante (probabilmente dovuto ai limiti del motore grafico). Comunque nel complesso fa il suo bel lavoro: è piacevole e, soprattutto, adatto al mood della storia. La storia, appunto. I ragazzi di Airtight Games hanno puntato molto sulle atmosfere e sulla trama. Questa infatti si rivela essere il punto forte di Murdered: Soul Suspect. La storia è ben scritta, sicuramente al di sopra della media, con un buon ritmo, senza buchi narrativi o questioni irrisolte. Dark, noir, gotico ed esoterico al punto giusto, senza troppe forzature, e con un bel finale. Tutto questo, tirando le somme, contribuisce a raggiungere un buon grado di soddisfazione una volta terminato.

Un gioco con tanti difetti, ma anche molti pregi. Una bella trama e tanto stile! Pollice in su!

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Gli acchiappafantasmi, chiamateli subito!

Purtroppo ci è stata segnalata la presenza di un grave bug che affligge la versione PS4 del gioco (ma non solo, ci sono report di problemi anche su PS3, Xbox 360 e Xbox One) e per il quale è necessario dovere ricominciare da capo il gioco (il sottoscritto l’ha comunque giocato due volte e non ha avuto il minimo problema). Visto il fallimento di Airtight Games pensiamo sia difficile che arrivi una patch in grado di risolvere la problematica. Chi lo sa? Magari c’è un poltegeist nella vostra console! E chi chiamerai?

 

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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