Logitech G29

I volanti per PC o console fanno parte di quegli acquisti davvero delicati per gli appassionati di racing games. Il motivo è, oltre all’ovvio ingombro fisico, un notevole investimento a livello finanziario. Perché se è vero che un volante è una grande aggiunta che porta benefici reali ad una sessione di guida è altresì vero che bisogna scegliere bene, evitando come la peste prodotti scadenti che non farebbero altro che rovinarci la giornata.

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Oggi vi parliamo di un prodotto di fascia medio-alta, il Logitech G29 Driving Force, volante compatibile con PS3, PS4 e PC (in arrivo anche un’altra versione, sostanzialmente identica, che supporta però Xbox One e PC chiamata G920).

Guido come Schumi

Una volta che il G29 è arrivato in redazione l’abbiamo spacchettato con manine tremanti. Dopo una prova che non mi aveva davvero convinto al 100% alla Gamescom, mi sono dotato di tutto il meglio possibile per il mio test: sedia comoda, Project CARS (rigorosamente su PC), cuffie 5.1 e setup a tre schermi. Tanta robba insomma. Il primo impatto con il G29 è positivo: materiali resistenti e decisamente premium, specialmente il volante, sistema di cavi intelligente e un ottimo sistema di fissaggio regolabile. I due ganci che fissano il volante al tavolo sono intercambiabili per accomodarne lo spessore e una volta stretto bene le manopole esse possono venir spinte all’interno del corpo della periferica, ingombrando meno. E non vi ho ancora parlato della pedaliera, completa di freno, gas e frizione, che oltre ad essere bella robusta ha una feature favolosa di cui vi parlerò tra poco.

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La periferica è fatta in gran parte di plastica, tranne il volante stesso che è in piacevole alluminio e cuoio ed i pedali, di metallo per robustezza e feeling. logitech-driving-force-shifterIl layout dei tasti è specifico per PS4 e presenta tutti i tasti che troveremmo normalmente sul gamepad dell’ammiraglia di Sony. I tasti sono tutti raggiungibili comodamente e ci permettono di liberarci della necessità di usare un pad o la tastiera, anche se su PC con CARS ho trovato più comodo interagire nei menu con la buona vecchia combo mouse + tastiera. Sul volante troviamo anche un indicatore a LED che può essere usato dal gioco per indicare i giri al minuto, in modo da essere un’indicazione visiva del momento più opportuno per cambiare marcia. Il problema è che si trova abbastanza al centro del volante e quindi un filo troppo lontano dalla visione periferica del giocatore. Risulta quindi più comodo guardare gli indicatori a schermo, ma si tratta pur sempre di un’aggiunta più che benvenuta. I pedali hanno una buona corsa e in particolare quello del freno ha un favoloso pistone che si contrappone alla forza che applichiamo. In soldoni più pigiamo sul freno e più diventerà duro da premere, come se stessimo davvero inchiodando a 200 kh/m. Una cosa che potrebbe farvi sorridere ma che in realtà è forse una delle cose che ho apprezzato di più del G29 e non si tratta di una cosa che con il tempo perde di fascino ma anzi, continua a piacere. Quello che manca nella confezione sono le marce, visto che il modulo è acquistabile a parte. Se avete già un vecchio volante Logitech, come il G27 però, potrete riciclare almeno quel componente, visto che è compatibile con il nuovo modello.

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Per quanto riguarda il feedback e le vibrazioni sono molto soddisfatto. Mai come con il G29 mi sono goduto un bel giro di pista a bordo di un bolide a quattro ruote. Il force feedback è presente, prepotente ma senza scossoni irrealistici. L’effetto è poi omogeneo, senza zone di maggior resistenza e altre in cui è più sottile. Uno schianto contro un muro non solo farà schizzare il volante ma ci trasmetterà anche una buona vibrazione, un ulteriore conferma della nostra scarsa capacità di autista!

Lo collego e parto

La maggior parte del mio tempo in compagnia del G29 è stata su PC. Ho ovviamente fatto qualche giro in pista anche su PS4, ma una volta gareggiato con 3 monitor e conseguente ampio campo visivo, è dura tornare indietro! Il volante si collega via cavo USB e, una volta alimentato tramite l’apposito alimentatore, si auto calibra girando da solo a destra e sinistra. Tramite il software Logitech G, che gestisce tutta la costellazione di hardware del produttore, possiamo poi configurare tutti i tasti, creare dei profili specifici per i giochi (non ne ho trovato uno già fatto stranamente) e aggiornare il firmware. Tutto piuttosto intuitivo e semplice che ci permette di approcciare al gioco scelto con serenità. Nel caso di CARS poi è possibile modificare ancora tutto nelle opzioni di gioco, alla ricerca della perfezione, ma è positivo sapere di partire su solide basi.

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Col G29 mi sono trovato benissimo e ho notato solo 1 difettuccio. Me ne ero già accorto durante la Gamescom che il volante ha una sorta di zona morta nel centro in cui non sentiamo nessun ritorno di forza. Su PS4 l’effetto era davvero molto accentuato e proprio per questo mi è stata fornita una copia del gioco su PC, dove in effetti il problema è molto meno evidente ma sempre presente. Nulla di grave, in fondo si tratta di pochi gradi di “vuoto” ma lo stesso la cosa mi lascia un po’ l’amaro in bocca. E lo fa perché altrimenti mi sono trovato davvero benissimo con questo volante. Per la prima volta mi sono trovato davvero a mio agio in pista, con curve molto più precise e più facili da impostare rispetto al gamepad. Una vera rivoluzione per me, tanto che sto seriamente meditando di investire nel G920 una volta che sarà sul mercato (non penserete mica che Logitech ce le regale queste cose, ehehehe!). Ad un prezzo di 429CHF più altri 60CHF per il cambio manuale non siamo certo in zona “prezzo conveniente” ma in cambio avremo un signor volante, adatto per il giocatore semi-pro. Certo, ci sono prodotti infinitamente più costosi, ma i G29 e G920 a mio parere sono un ottimo investimento, specialmente in questa fase ancora iniziale della nextgen.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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