Grow Home

Negli ultimi anni mi sono ritrovato spesso a lodare Sony per la sua “linea” di giochi dal gusto indie e particolare, due su tutti The Unfinished Swan e il magnifico Journey. Xbox ci sta arrivando piano piano ad offrire ai suoi utenti giochi bizzarri e sperimentali. Ma il PC? Ovviamente su PC ci sono moltissimi giochi particolari, piccole gemme dal gameplay e design assolutamente non convenzionale. Quello che però non ci aspettavamo è che Ubisoft decidesse di entrare in questo mondo. Il publisher francese l’ha fatto, solo su PC, con Grow Home. Un titolo davvero molto particolare!

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Wall-E giardiniere

In Grow Home siamo ai comandi del robottino B.U.D. con una missione: far crescere uno strano rampicante per 2 chilometri verso l’alto. Le sole risorse a nostra disposizione, all’inizio, sono le pinze sulle braccia del piccolo automa che gli permettono di aggrapparsi a qualsiasi superfice. La scalata inizia dunque su un’isoletta in mezzo al mare dopo esserci paracadutati dall’astronave di M.O.M, l’IA che conduce la missione. Le istruzioni sono semplici: collegare i fiori del rampicante a delle rocce fluorescenti da cui trarrà il nutrimento per crescere. Il pianeta su cui ci troviamo ha una sua bellezza poligonale: il mondo è molto minimalista, con colori brillanti e ampi spazi aperti. Il livello si espande verso l’alto di parecchio e dovremo esplorarne le pareti verticali a mo’ di free climber robotico, tra rocce, cascate, farfalle e strani animaletti poligonali. Grow Home ha di certo una sua particolare bellezza, per nulla deturpata dalle forme essenziali che lo compongono. GrowHome_Launch_01Muoversi sulla superfice non è facilissimo, il nostro B.U.D. infatti rimbalza un po’ à la ragdoll, con arti scoordinati e una gravità piuttosto difficoltosa da gestire. Passato l’iniziale incertezza iniziamo l’esplorazione per scoprire che raccogliendo dei cristalli blu otterremo dei poteri speciali. In effetti ad ogni percentuale di completamento (c’è un numero definito di cristalli) potenzieremo il piccolo robottino. Questi poteri, come ad esempio un limitato jetpack, ci facilitano di molto l’esplorazione dell’ambiente. Giunti alla prima isola volante (immaginatevi la famosa scena di Avatar) scopriremo che B.U.D. può sfruttare anche delle margherite per planare. I simpatici fiorellini possono essere usati per un tempo limitato al fine di evitare di sfracellarci a terra oppure per raggiungere zone discoste. Più avanti potremo anche raccogliere delle foglie da usare a mo’ di deltaplano, utilissime nelle regioni più alte del livello. Il giardinaggio estremo, dicevamo, è la vostra missione. Il giocatore arrampicandosi sullo stelo dello strano vegetale si imbatterà di quando in quando in fiori rossi. Una volta a cavalcioni dei fiori possiamo farli crescere e scegliere dove puntare la crescita del nuovo “ramo”. L’interesse è ovviamente quello di andare a collegare i fiori alle rocce fluorescenti che forniscono nutrimento. Non sempre riusciamo a raggiungere tali zone con un solo tentativo, dal momento che la crescita non va in linea retta ma dobbiamo controbilanciarne la deriva. Collegare tutti i fiori alle rocce si tradurrà in una crescita bizzarra e arzigogolata, tipica delle piante rampicanti. Anche in questo Grow Home dimostra la sua bellezza, creando proceduralmente strani e contorti rami verdi.

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Free climbing

Il gioco si finisce piuttosto velocemente senza completare al 100% tutti i cristalli, diciamo due ore e mezza. In questo lasso di tempo ci sarà moltissimo da scalare, molto da planare e parecchia esplorazione. Il gioco raccomanda l’uso di un game pad (io ho usato quello di Xbox One). Il motivo è che i controlli sono semplicissimi ma probabilmente fastidiosi se usati con una tastiera. Tutto ciò che possiamo fare infatti è muoverci, saltare, aprire il fiore/foglia e arrampicarci. Quest’ultima azione si fa coi due grilletti: uno controlla la pinza destra e l’altro quella sinistra. Proprio come se fossero le nostre braccia, sta a noi dirigere le appendici pinzanti di B.U.D. e scegliere il percorso d’arrampicata migliore. Siamo decisamente lontani dall’arrampicata automatica di Assassin’s Creed. Inizialmente questo sistema non è molto comodo, ma ben presto capiremo la sua precisione. Pascolare a testa in giù su un asteroide rotante non è cosa semplice, ma grazie a questa scelta di design la cosa è del tutto fattibile. Intuirete che Grow Home è un titolo semplice ma non facile, nel senso che gli elementi di gameplay sono pochi ma che si incastrano bene. Arrampicarsi per un paio di km richiede concentrazione! Fortunatamente troveremo diversi checkpoint che una volta attivati fungono anche da fast travel, in modo da permetterci di visitare rapidamente una zona già scoperta oppure di ritornare in alto dopo una rovinosa caduta.

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Essenziale

Grow Home, lo dicevo in apertura, è un titolo essenziale. Non fatevi scoraggiare dalla sua grafica apparentemente troppo semplice, perché essa è uno dei punti forti della produzione di Ubisoft Reflections. Gli effetti audio sono anch’essi essenziali, con solo qualche strano versetto del robottino, rumori ambientali e belati di pecorelle. Un gioco che invita al raccoglimento, lassù mentre scaliamo montagne e fagioli giganti, persi nel nostro monologo interiore. Un po’ peccato che la missione si termini in un lasso di tempo tutto sommato breve, sebbene ad ogni nuova partita potremo scegliere di far crescere i rami del rampicanti in modo diverso. Peccato che invece il livello rimanga lo stesso. Una volta terminata la scalata potremo imbarcarci nella ricerca di 8 semi extra, facendoci rivisitare tutto il livello in ogni suo anfratto. Questa missione extra aggiunge un’oretta di gioco, ma non è estremamente interessante.

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Grow Home è un piccolo gioco molto caruccio. Disponibile purtroppo solo su PC (sospettiamo che Ubisoft voglia valutare la reazione del pubblico prima di imbarcarsi nella costosa pubblicazione su console) tramite Steam (finalmente anche Ubi ha abbandonato il suo scomodissimo client Uplay) per 9,90 CHF è un gioco che potrebbe sorprendervi. Un po’ troppo corto certo, ma davvero interessante. Consigliato anche se non avete un PC di ultima generazione, dal momento che i requisiti minimi sono molto abbordabili. Speriamo vivamente che a Grow Home seguano molti altri titoli del genere da parte di Ubisoft!

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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