Far Cry 3 Blood Dragon

C’era una volta un modo fatto di guerrieri, di cybersoldati, di bombe nucleari e di VHS. Quel lontano passato è il 2007, quel cybersoldato sei tu, Rex Power Colt. Far Cry 3 Blood Dragon ci immerge nei favolosi anni 80 come uno dei migliori film di Steven Segal, con musica d’annata, luci al neon, laser e comicità di una stupidità imbarazzante.

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Vita da cyberconmando

Rex Power Colt è un soldato, anzi, un cybecommando Mark IV, dal passato travagliato. Sopravvissuto a guerre di una violenza indicibile, rattoppato con varie parti cibernetiche, resuscitato dopo la sua morte. Non ha memoria del suo passato a causa della sua rinascita ed è in forze all’Omega Force. Sfortunatamente è diventato obsoleto con l’arrivo del modello Mark V, ma non che questa cosa lo impensierisca più di tanto. Il nostro Rex possiede le memorie di combattimento del Colonnello Ike Sloan, che guarda caso sarà la nostra nemesi in Blood Dragon. Ike Sloan che “si dice sia sgusciato fuori dal ventre materno con un coltello tra le chiappe” (descrizione del gioco, non nostra!) risulterà essere proprio quel genere di cattivastro blooddragonsshot (6)stereotipato che tanto ci piace, rendendo la storia di Blood Dragon ancora più insensata.

Far Cry 3 Blood Dragon è ambientato, come detto, in un 2007 alternativo post apocalittico. Russia e Stati Uniti hanno distrutto a suon di bombe nucleari il Canada e la terra ha pagato un prezzo terribile. Lo scenario in cui andremo a giocare è infatti polveroso, arido, malsano e dai colori tendenti al violetto. Rex Power Colt dovrà farsi strada tra cybersoldati e dinosauri che sparano laser dagli occhi, in un tripudio di battute imbecilli e situazioni assurde. Perché Blood Dragon ci catturerà, non per il suo gameplay, ma per il suo grado di demenza davvero fuori dal comune: sboccato, volgare, prevedibile, un filino omofobo, scorretto e inutilmente ganasso. Sono queste le caratteristiche di un gioco che fa dell’ironia da quattro soldi il suo punto focale. La stupidità permea ogni centimetro del gioco, dai menù di caricamento (“i ripari sono come i preservativi degli sparatutto”), ai video (“dalle ceneri radioattive nasce un nuovo tipo di soldato”) alle esclamazioni durante il gioco (“ti spiezzo!”). E possiamo dare anche il nostro contributo mostrando il dito medio ai nemici in qualsiasi momento del gioco. In Blood Dragon ci sono riferimenti ad una marea di film d’azione di vecchio stampo, da Terminator a Rocky, senza ovviamente dimenticare le battute oscene alla John McLane. E come se non bastasse, il titolo prende continuamente in giro il giocatore, se stesso e tutto il genere sparatutto!

Premi A per confermare che sai leggere

Anche a lato visivo siamo di fronte a qualcosa di unico: la presentazione è tutta fatta in animazioni a 16 bit condite dai classici disturbi delle videocassette, i colori sono tutti rosso acceso e ci sono un sacco di laser ovunque. Ho già detto che i tirannosauri sparano laser dagli occhi? Prendetevi un momento per assorbire questa cosa! I livelli sono abbastanza anonimi come design, blooddragonsshot (5)a parte alcuni punti assolutamente trash (e quindi memorabili), ma poco importa. L’importante è strappare cybercuori e darli da mangiare ai Blood Dragons!

Far Cry 3 Blood Dragon rimane sostanzialmente Far Cry 3: stesse meccaniche di gioco, stessa grafica, stesse armi. Il giocatore andrà da un punto all’altro della mappa (non enorme ma comunque discreta) per svolgere le missioni primarie e secondarie. Vi sono varie attività da fare, come per esempio liberare un ostaggio oppure conquistare dei presidi. Più missioni secondarie facciamo meglio potremo attrezzarci con vari power up. Durante le missioni potremo raccogliere monete da spendere nei vari distributori automatici. Il numero delle armi è abbastanza limitato, anche se ogni tipologia d’armamento è rappresentata. Lo spostamento nella mappa può essere fatto a piedi, a bordo di veicoli a motore e deltaplani, oppure usando il trasporto rapido passando dalla mappa del gioco. Insomma, alla base è rimasto lo stesso sparatutto in prima persona che conosciamo. Il titolo non è particolarmente lungo e può essere portato a termine in una singola sessione di gioco, motivo per cui viene pubblicato come titolo in digital delivery (su Xbox Live, PSN o Uplay). Si tratta decisamente di un gioco creato senza nessuna pretesa, senza nessuna serietà e senza nessuno scopo altro che divertire chi l’ha fatto. Non riusciamo davvero a capire chi abbia dato l’ok ai piani alti di Ubisoft, ma di sicuro questa persona merita un tutta la nostra ammirazione!

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Trash, trash e ancora trash!

Far Cry 3 Blood Dragon ci mette di fronte a personaggi assolutamente deliranti, situazioni improponibili e battute agghiaccianti, cosa che lo catapulta immediatamente tra la rosa dei videogames preferiti della redazione di Joypad per questo 2013. Se apprezzate il trash e le supercazzole, apprezzerete a morte Blood Dragon! Menzioniamo anche l’ottimo adattamento italiano e le musiche davvero molto adatte alle ambientazioni tra i pregi di questo titolo!

Voto, dato in base alla stupidità del gioco: 5.5!

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

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