Fallout 4

Se un giorno qualunque un rumore assordante attirasse la vostra attenzione e poi, poco dopo, vedeste stagliarsi all’orizzonte dei giganteschi funghi atomici, cosa fareste? Probabilmente, accendereste la vostra console, o il vostro PC, e comincereste una partita a Fallout 4, un gioco abbastanza lungo da permettervi di trascorrere un intero inverno nucleare.

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La fine del sogno americano

Alcuni di voi ancora sperano nel sogno americano, in cui, partendo dal niente, costruite il vostro piccolo paradiso felice: una famiglia perfetta, abbastanza soldi per concedervi quanti capricci vogliate e una buona reputazione. Ed è proprio così che comincia la vostra avventura in Fallout 4. Avete una moglie alquanto avvenente – rispettivamente un marito, se preferite giocare un personaggio femminile –, un pargolo appena nato che garantirà un futuro alla vostra famiglia, una magnifica villetta in un quartiere benestante, e tutti i comfort che possiate immaginare. Tutto ciò accade in un’America ucronica che si ispira a quella degli anni cinquanta… in questo passato alternativo, l’energia nucleare fa muovere ogni veicolo e elettrodomestico, grazie a una tecnologia ben più avanzata che ai giorni nostri!
Ma come spesso capita, alla fine del sogno c’è un mostro. State iniziando un’altra giornata perfetta in casa vostra, quando delle urla di paura vi fanno correre in strada, da dove scorgete con orrore dei funghi atomici che si sollevano ancora lontani. La gente fugge in preda al panico, cerca di raggiungere un rifugio antiatomico della Vault-Tec. La seguite. Proprio mentre siete sull’ascensore per entrare nel bunker sotterraneo, una bomba esplode sopra la vostra testa. Percepite l’onda d’urto, mentre continuate a scendere verso la salvezza.

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Ci siete riusciti: gli scienziati della Vault-Tec vi accolgono e siete finalmente al sicuro. Siete dapprima registrati e poi accompagnati verso una capsula di decontaminazione. Gli scienziati vi invitano a entrare e, una volta dentro, vi lasciate vincere dal sonno. Riuscite a schiudere gli occhi solo per un attimo, per vedere un crimine atroce e per assistere impotente al rapimento di vostro figlio. Quando vi risvegliate, il bunker è solo un enorme mausoleo. Ne uscite con fatica. Fuori, Il sole vi acceca e, quando riacquistate la vista, ai vostri occhi si presenta ciò che resta dopo l’esplosione nucleare. Vi dirigete verso casa vostra, nella speranza di ritrovare vostro figlio. Incontrate invece Codsworth, il vostro robot maggiordomo, il quale dichiara che dopo 200 anni non si aspettava più di rivedervi.
Così comincia la vostra avventura, dopo un prologo spettacolare che dura una mezz’ora abbondante e che fa da tutorial. La trama di Fallout 4 si sviluppa dunque attorno a un dramma famigliare che pecca forse un po’ di originalità, ma in fondo in fondo non è poi così importante: la vera storia la scrivete voi avanzando nel gioco, decidendo come sopravvivere in questo ostile mondo post apocalittico. E mentre lo esplorate, scoprirete un’infinità di altre vicende attraverso missioni secondarie, memorie e altro ancora, che saranno spesso più accattivanti della trama principale e che daranno un senso di coerenza perfetto all’universo di gioco.

The Elder Bombs

Fallout 4 è un gioco di ruolo che vi permette di evolvere in un mondo aperto. L’avventura gode di tutta l’esperienza accumulata da Bethesda nel genere, il cui marchio di fabbrica è subito chiaro a chi conosce per esempio Skyrim: il giocatore ritrova il gusto per la messa in scena, il piacere di perdersi a fare mille cose invece di completare la missione in corso, l’esplorazione di un mondo organico che offre un’infinità di possibilità, e tanto altro ancora. Se tutto questo ravviva in voi dei ricordi gradevoli, sappiate che Bethesda è stata addirittura capace di migliorare certe meccaniche di gioco e di dare un’impronta unica a Fallout 4.

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I combattimenti sono la prima caratteristica di Fallout 4 che salta all’occhio: ricalcano quelli di un FPS, con i nemici animati da un’intelligenza artificiale certamente non perfetta, ma capace comunque di rendere interessanti gli scontri. I nemici possono essere colpiti in diverse parti del corpo e affrontati in modo tattico grazie al sistema V.A.T.S. (Vault-Tec Assisted Targeting System) che rallenta il tempo, permettendovi di analizzare la situazione, di impostare una sequenza di attacco e di migliorare così l’efficacia dei colpi. Attenzione però: siccome il mondo attorno a voi non si ferma, sarete comunque soggetti agli attacchi nemici e le vostre decisioni dovranno dunque essere rapide. Avrete di certo capito che le armi da fuoco hanno un ruolo di primo piano nei combattimenti! Questo aspetto è anche messo in valore dal sistema di crafting, che vi permette di personalizzare ogni singola parte di un’arma: potrete così partire da uno stesso modello di pistola e ottenerne una specializzata per colpire con precisione dalla distanza e un’altra con un volume di fuoco più alto, adatta piuttosto alle situazioni di mischia. La raccolta dei materiali è dunque indispensabile per poter migliorare il proprio equipaggiamento. Per questo, Fallout 4 propone un sistema che nella sua semplicità è a dir poco geniale: i materiali si ottengono riciclando gli oggetti di uso comune che troverete in giro per il mondo. Oltre alle armi, potrete anche personalizzare e rinforzare le vostre protezioni e le armature atomiche. Il gioco offre infatti la possibilità di “pilotare” degli esoscheletri che vi proteggono con più efficacia dagli attacchi dei nemici più coriacei e che vi permettono di usare armi pesanti contro di loro. La loro funzione è dunque fondamentale per affrontare gruppi ostili di esseri umani e soprattutto di mostri, a volte davvero enormi, che sono il frutto delle radiazioni. C’è però un prezzo da pagare per godere delle armature potenziate: queste consumano infatti delle “pile atomiche” e il loro utilizzo deve essere dosato sapientemente. È interessante notare che gli sviluppatori di Bethesda hanno progettato un’interfaccia diversa a seconda che indossiate un’armatura potenziata o meno.

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Non sarete comunque soli nell’affrontare il mondo ostile di Fallout 4: se molti degli esseri umani che incontrerete saranno pericolosi, altri avranno una posizione più neutra o addirittura un’attitudine amichevole. In entrambi i casi, potrete dialogare con loro grazie a un sistema che vi offre 4 scelte, il cui esito è a dire del vero non sempre chiaro. Le vostre risposte, così come le vostre azioni, possono avere ripercussioni minori sulla storia, o piuttosto sugli intrecci secondari, e in alcuni casi è importante disporre di un alto livello di carisma per poter risolvere pacificamente situazioni altrimenti complicate. Inoltre, gli altri personaggi vi proporranno missioni o a volte saranno addirittura disposti a unirsi a voi come compagni di viaggio. Da notare che il primo comprimario a seguirvi sarà Dogmeat, un magnifico cane lupo utile nei combattimenti quanto nello scoprire segreti… e altrettanto inutile, per non dire deleterio, quando decide di bloccare il passaggio a voi e a gli altri compagni! Il “lato sociale” del gioco è valorizzato anche dalla possibilità di creare delle vere e proprie comunità, formate dai personaggi che accoglierete nelle vostre basi e che accetterete di sostenere. Per questa ragione, i quartieri generali possono essere ampliati e migliorati grazie ai materiali che avrete ottenuto durante le missioni. Le vostre comunità non saranno comunque le sole che animano il mondo di Fallout 4: potrete infatti imbattervi in fazioni, ognuna con una propria filosofia di vita, tanto imperfetta quanto affascinante.
Ogni azione descritta nei paragrafi precedenti vi farà guadagnare esperienza in un determinato campo, utile per progredire di livello, per migliorare le vostre capacità o per scegliere nuove facoltà da sviluppare. Quelle di base ruotano attorno alla parola “special” e sono: forza, percezione, resistenza, carisma, intelligenza, agilità e fortuna. All’inizio dell’avventura potrete attribuire al vostro personaggio 21 punti in queste sette caratteristiche speciali: la scelta influirà così sul vostro approccio al gioco, ma sarà comunque possibile riequilibrale in seguito per farle corrispondere meglio alla vostra maniera di combattere.

Dopo Enola Gay

Fallout 4 racchiude un mondo intero, messo in scena con notevole maestria, che sembra per davvero avere una vita propria. La natura morente che si presenta ai vostri occhi è magnifica e abbonda di particolari, l’orizzonte sembra estendersi all’infinito e, esplorando l’universo di gioco, si scoprono un numero incalcolabile di dettagli, che raccontano la storia di chi ci vive o ci ha vissuto. Bethesda è stata capace di creare un mondo di una coerenza che lascia basiti: la terra è in piena decadenza e dunque la vostra base sarà fatta con materiali raffazzonati; le armi lasciano trasparire chiaramente quali oggetti avete utilizzato per modificarle; le riviste che trovate appartengono all’epoca di benessere risalente a prima delle esplosioni nucleari; i computer contengono addirittura dei videogiochi – giocabili! – che servivano a intrattenere la gente… Si potrebbe continuare a elogiare il lavoro svolto per ore, ma forse l’esempio più evidente della cura maniacale dello sviluppatore è il Pit Boy, l’apparecchio che portate al braccio e che vi permette di accedere all’inventario, alle statistiche e altro ancora: quando lo consultate, non ci sarà infatti nessuna schermata speciale, ma lo vedrete direttamente, come se guardaste il vostro orologio.

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Se la coerenza è ai massimi livelli, la grafica risente invece un po’ della quantità esagerata di dettagli inseriti nel gioco: da lontano tutto è molto bello, con splendidi paesaggi e effetti speciali convincenti, ma da vicino qualche difetto è altrettanto evidente. Le texture a volte mancano purtroppo di qualità, per non dire che sono brutte, e i modelli dei personaggi sono un po’ incostanti. Non è comunque così grave e a parte in rari casi, per esempio durante certi dialoghi, non ve ne accorgerete nemmeno… D’altronde, la perfezione in quest’ambito avrebbe domandato di certo ancora qualche anno di sviluppo! Per quel che riguarda le diverse versioni del gioco, quella per PC vanta chiaramente la miglior qualità grafica, ma la quantità di dettagli è notevole anche su console. Chi scrive preferisce la versione per Xbox One, che, seppur afflitta da un effetto giallastro nei colori, è più naturale di quella per PS4, in cui gli oggetti e i personaggi sembrano talvolta fatti di plastica.
Dal punto di vista sonoro non ci sono sorprese: Bethesda come sempre ci offre una colonna sonora splendida, che non ha nulla da invidiare a quella di uno Skyrim. Ottimo anche il parlato, che per la prima volta è integrale sia per i protagonisti maschili e che per quelli femminili.

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Il giudizio del giorno del giudizio

Leggendo i paragrafi precedenti avrete già capito che Fallout 4 è bello, bello, davvero bello. Un capolavoro? Se non lo è, ci si avvicina parecchio. Volendo essere pignoli a tutti i costi, si possono evidentemente rilevare delle imperfezioni: qualche sbavatura grafica, la storia principale meno epica di quel che ci poteva aspettare, si sarebbe potuto dare ancora più libertà di evoluzione al giocatore, il lato strategico è forse un po’ sacrificato, c’è qualche bug minore… Ma alla fine sono tutte critiche inutili: i contenuti sono innumerevoli, il livello tecnico è altissimo e rari sono i giochi che alla loro uscita vantano un tale livello di rifinitura. Fallout 4 merita assolutamente di essere vissuto: prima di stufarvi, avrete giocato delle decine, se non delle centinaia, di ore e anche allora avrete sempre qualcosa di nuovo da scoprire!

Un sentito grazie a Frédéric Monney, che ha giocato a Fallout 4 in parallelo con il sottoscritto per poter dare una visione più ampia del gioco nel breve tempo imposto dalla recensione!

 

 

 

Scritto da : Mauri

Si occupa di tante cose legate al mondo dei videogiochi: game dev, insegnamento di programmazione e game design, il Swiss Game Center e così via. E ogni tanto Dave lo incastra per scrivere su joypad!

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