Castlevania: Lords of Shadow 2

Gabriel farà certamente scorrere fiumi di sangue… e d’inchiostro! Il nuovo capitolo di Castlevania: Lords of Shadow 2 rompe gli schemi della saga e propone un’interpretazione inedita e fin troppo particolare dell’eterna lotta fra il bene e il male.

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La trilogia di Castlevania pensata da MercurySteam giunge alla sua conclusione con questo episodio. Gli sviluppatori spagnoli hanno proposto una visione molto personale del mondo creato anni or sono da Konami, elaborando una mitologia universale ispirata a cristianesimo, miti pagani e letteratura fantasy. Una mitologia che ha scatenato sentimenti contrastanti nei fan di lunga data della saga, abituati a una visione radicata nelle leggende europee sui vampiri.
Lords of Shadow 2 ricomincia l’avventura proprio dove terminava il filmato conclusivo del primo episodio: nel presente. Ritroviamo dunque il prode Gabriel mutato in Dracula, che da secoli vive recluso e nascosto agli occhi degli esseri umani. I ricordi lo ossessionano, il suo odio verso l’umanità sembra essersi ormai sopito e attende un riposo che sembra essergli precluso.

Io sono legione

Castevania: Lords of Shadow 2 inizia nel migliore dei modi: Gabriel, ormai divenuto il sanguinario Dracula, è assediato dalla Fratellanza della Luce, che sferra il più grande attacco di sempre contro l’oscuro signore. Il giocatore si ritrova da subito implicato in un’orgia di combattimenti, salti, trappole, enigmi e tutto quanto è caratteristico di Castlevania, fino a ritrovarsi di fronte a un paladino in armatura dorata. Gabriel annienta il suo esercito e poi abbatte il sacerdote-soldato, fiaccandone prima la fede e poi il corpo, in una scena di magnifica drammaticità. E qui comincia un nuovo gioco, ben diverso da quello che MercurySteam ci ha fatto scoprire in questo primo incontro e il cui ritmo è assai più blando.

Belmonts Revenge

Forever and ever

Dopo un filmato introduttivo discretamente lungo, che racconta dapprima la storia del primo episodio e in seguito quella di Mirror of Fate, il giocatore ritrova Gabriel nel presente. Zobek, una vecchia conoscenza, disturba la sua apatica solitudine e gli propone l’eterno riposo in cambio del suo aiuto per fermare l’ennesimo tentativo di Satana di tornare sulla terra. Ebbene sì: la trama principale è banale e, diciamolo pure, il suo sviluppo è scontato!
Questa storia poco interessante nasconde invero la “vera storia”… Gabriel è spesso proiettato in ricordi che avvengono in un passato che non è stato. E, di colpo, Castlevania: Lords of Shadow 2 offre degli splendidi cammei che mettono in luce le debolezze e i rimpianti di Gabriel: la ricerca del perdono e dell’amore di Marie, il desiderio passionale e sbagliato per Carmilla, i rapporti sperati e negati con il figlio Trevor, la proiezione del proprio lato oscuro nel castello e altro ancora! Queste visioni, a volte ricche di speranza e a volte disperate, sono un inno al cambiamento e magari permetteranno a Gabriel di perdonarsi, amarsi e riscoprire il suo lato più umano. Splendide!

Solid Gabriel

In Castlevania: Lords of Shadow 2, MercurySteam ripropone il gameplay del primo capitolo, offrendo attimi di combattimento alla God of War, fasi di esplorazione e di piattaforme, risoluzioni di enigmi e gestione delle proprie competenze. Gabriel usa una frusta come arma principale, ma presto scopre la Spada del Vuoto, che permette di recuperare energia o di congelare i nemici, e gli Artigli del Caos, che distruggono le corazze nemiche e sono legati a poteri esplosivi. I combattimenti sono chiari, ben integrati e stimolano il giocatore a variare le tecniche di attacco, grazie all’intelligente sistema di miglioria delle armi. Una nota dolente riguarda invece le fasi di piattaforme, poco impegnative rispetto alla missione introduttiva e al primo capitolo della trilogia.
I talentuosi sviluppatori spagnoli non si accontentano comunque di proporre le stesse identiche meccaniche del primo episodio e integrano anche nuove idee. In alcuni fase, Gabriel deve fare uso dei suoi poteri di vampiro per trasformarsi in nebbia, evocare pipistrelli o possedere ratti e persone. Queste nuove capacità arricchiscono l’esperienza di gioco e sono sfruttate in particolar modo durante azioni d’infiltrazione, inedite nella saga, che alla fine però si rivelano simpatiche aggiunte e poco più.
Da un punto di vista generale, il gioco abbandona il sistema a capitoli del primo Castlevania: Lords of Shadow, che frammentava il gioco in episodi, e propone un unico grande mondo, il castello, che il giocatore può esplorare a proprio piacimento. Gli sviluppatori cercano inoltre di spingere il giocatore a rivisitare i vari ambienti, proponendo zone che sono inaccessibili finché un certo potere non è stato scoperto. Questa struttura non è invero nuova e ricorda quella di uno dei migliori capitoli della saga: Symphony of the Night. Infine, il livello di difficoltà del gioco è non troppo elevato e l’avventura proposta è comunque abbastanza lunga.

Le due facce del castello

MercurySteam ha un innegabile talento: dal punto di vista visivo, Castlevania: Lords of Shadow 2 è spettacolare. Il vero punto di forza del gioco è la rappresentazione del castello nel passato, che vanta architetture in stile gotico e arredi di gusto barocco. I nemici finali sono pure magnifici, eccetto in un paio di casi in cui il loro aspetto è piuttosto discutibile. La qualità dei filmati e la recitazione si assestano su livelli di altissima qualità e la mise en scène è sempre spettacolare. La colonna sonora è poi una delizia per le orecchie e rende palpabile il mondo antico ed eterno di Gabriel il vampiro.

Castle ShopChupacabras Return

Purtroppo, c’è un punto dolente nella realizzazione: il mondo contemporaneo. Dal punto di vista artistico, la città è incomprensibile. Sembra che MercurySteam abbia voluto ispirarsi a troppi stili diversi, invece di dare una vera continuità all’universo del gioco. Il risultato finale è un miscuglio privo d’identità e poco avvincente. Quello che potrebbe sembrare un dettaglio marginale ha invece un impatto grave… MercurySteam si schianta contro una regola fondamentale nel design di un universo immaginario: mai e poi mai comprometterne la coerenza.

Il bene e il male

Castlevania: Lords of Shadow 2 farà parlare parecchio. Dopo l’ottima prestazione di MercurySteam con il primo capitolo della saga, le attese erano forse troppo alte. Sia chiaro, il gioco è molto piacevole e sicuramente merita l’attenzione dei giocatori. Purtroppo gli sviluppatori hanno commesso un errore che sarà difficilmente perdonato dagli estimatori della saga: l’epoca attuale non è abbastanza coerente con il mondo di Castlevania. Purtroppo, questo disequilibrio ha un impatto pesante sul giocatore, che tende a perdere la connessione con l’universo di gioco quando si trova nel presente. Questa connessione è poi ristabilita grazie alle missioni nel passato, ma l’esperienza globale è ormai compromessa e lascia un grande senso d’insoddisfazione.
La notale globale è cinque, ma non è un’indicazione sufficiente per farvi capire se vale la pena di giocare a Castlevania: Lords of Shadow 2. Se non conoscete la saga, la nota finale può aumentare tranquillamente di mezzo punto. Se invece amate la saga, il discorso è più delicato: lo amerete o lo odierete. Oppure, come il sottoscritto, vi lascerete trascinare da tutto quanto è legato all’epoca passata e cercherete semplicemente di ignorare il tempo presente, come se non esistesse.

 

 
 

Scritto da : Mauri

Si occupa di tante cose legate al mondo dei videogiochi: game dev, insegnamento di programmazione e game design, il Swiss Game Center e così via. E ogni tanto Dave lo incastra per scrivere su joypad!

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