Call of Duty Ghosts

Call of Duty, come Battlefiled, è un appuntamento immancabile per moltissimi gamer in tutto il mondo. Una di quei titoli che attraggono folle oceaniche alle fiere e che fanno parlare di se fino alla nausea sia prima che dopo l’uscita nei negozi. Beh, aggiungiamo anche la nostra di opinion, shall we?

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BOOOOM!

Questa volta, il male venne dall’alto. La nostra avventura in Ghosts inizia con i due protagonisti bersagliati dal satellite Odin: una mortale macchina orbitante dalla potenza incredibile. E subito ci ritroveremo a cavalcare la bestia impazzita nello spazio, un po’ alla Dottor Stranamore. Il nemico, questa volta, è il Sud America, stufo delle nostre fanfaronate da gradassi yankee. cod_ghosts_sshot (6)Avanti veloce di qualche tempo, finalmente inizia la campagna. Gli Stati Uniti sono un paese allo sbando, i suoi simboli ridotti a cumuli di macerie. Il giocatore comincerà dunque come soldato, coadiuvato dal fratello e dal cane Riley. La narrazione si svolge grazie a veloci salti temporali, doverosamente spiegati grazie a filmati in computer grafica (non col motore di gioco insomma) dallo stile davvero molto particolare e, ammetto, accattivante. Come tradizione, la vicenda in se non fa gridare al miracolo. Tuttalpiù è la solita buona scusa per andare avanti e indietro per varie zone geografiche, affrontando situazioni diverse. Ciò che ha reso la serie COD quello che è, non è stato cambiato. Ci sono sempre sezioni su veicoli, esplosioni spettacolari, fughe rocambolesche. In Ghosts avremo anche la possibilità di fare una sezione nello spazio e una sott’acqua. A onor del vero, queste sezioni particolari non cambiano il gameplay poi di molto, dandoci più libertà di movimento in 3 direzioni, ma sostanzialmente chiedendoci di fare il tiro al bersaglio cattivone come sempre. Zero libertà anche per quanto riguarda la progressione: il giocatore è sempre attentamente guidato da un compagno di squadra, azzerando la facoltà di scegliere come affrontare la situazione. Si tratta di una componente che ben conosciamo, specialmente per un titolo fortemente scriptato come questo. Infinity Ward non crea giochi sandbox, però cavolo quanto ci godiamo questo giro sull’ottovolante? Sebbene, come detto, la storia non sia entusiasmante a mio avviso Ghosts è più godibile in single player rispetto a Battlefield 4. Il level design è più ispirato, le situazioni più varie e il gusto per l’esplosione gossa più affinato rispetto al gioco di DICE. Ok non abbiamo scene assolutamente indimenticabili e mozzafiato, o livelli assolutamente controversi (l’aereoporto di Modern Warfare 2 vi dice qualcosa?), ma non v’è nulla da lamentarsi.

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La campagna comunque è completabile in 5 o 6 orette e non è particolarmente complicata (a livello normale almeno). Il livello di intelligenza artificiale non aiuta in modo incisivo nell’aumentare il livello di sfida. Per la maggior parte, il livello è altalenante a dir poco. Il comportamento dei nemici non è male negli spazi chiusi, ma per quanto riguarda le zone più aperte notiamo di come facciano fatica ad approfittare delle coperture offerte dall’ambiente. Non siamo proprio a livelli disastrosi visti in Battlefiled 4, però siamo un pochino delusi. Niente di troppo fastidioso comunque, nulla di cui preoccuparsi.

Vale la pena citare il cane Riley, visto l’eco mediatico che ha avuto. Presente in mille memes su 9gag, discusso sui forum e esaltato dagli stessi sviluppatori, il nostro amico e combattente a quattro zampe è stato un po’ una delusione. Marginalizzato praticamente da subito, lo utilizzeremo solo poche volte e non porta un vero vantaggio alla nostra campagna. Ci sono alcune scene carine e per qualche breve istante siamo quasi portati a formare un legame con lui, ma poi va tutto a rotoli. A lato gameplay il nostro pastore tedesco è praticamente equiparabile a un drone. Possiamo guidarlo attraverso una telecamera e usarlo per azzannare alla giugulare i cattivi. Divertente vedere la brutalità di Riley (sebbene un po’ gratuita) ma insomma… preferivo ancora assaltare dall’alto con un drone! Oppure un bel gatto da guerra… ok, la smetto di sognare!

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Insomma, come al solito la campagna serve quasi come scusa per introdurci al vero piatto forte del titolo: il multiplayer. Per uno come il sottoscritto che apprezza una buona campagna single player, come al solito è un po’ una delusione.

Multiplayer, che passione

Call of Duty Ghosts è composto da tre grandi sezioni: Estinzione, Squads e Competitivo. Quest’ultimo è piuttosto evidente, la modalità competitiva è la classica modalità online che vedrà fino a 18 giocatori scontrarsi nelle classiche modalità che tutti amiamo. Le varietà sono 11, tra cui Team Deathmatch, Dominazione, Uccisione Confermata, Tutti Contro Tutti, Infezione, Search & Distroy e molte altre. Quest’ultima è interessante, visto che dovremo occuparci di difendere o attaccare un obiettivo. Niente di davvero nuovo sotto il sole, ma è sempre una delle modalità più divertenti per fare gioco di squadra.

cod_ghosts_sshot (1)Squads invece è una novità di Ghosts. Saremo chiamati a guidare una squadra di soldati comandati dal gioco. Al comando di questa squadrone di bot, personalizzabili mano a mano, potremo competere sia contro l’IA che contro altri amici. Squad Assault vede giocatori umani (al massimo 5) competere contro l’intelligenza artificiale, mentre Squad vs Squad metterà i team l’uno contro l’altro. Safeguard, per finire, è una versione dell’usuale modalità orda, sebbene avremo la possibilità di farci aiutare dai altri giocatori umani (e non solo dai bot quindi). Per quanto riguarda la gestione del nostro team, potremo modificarne aspetto e attributi e, con progredire delle nostre partite, saranno upgradabili proprio come un personaggio normale.

Estinzione, per finire, è una modalità molto riuscita e introduce simpatici alieni da sconfiggere. I giocatori (massimo 4) giocano in una cittadina di periferia e devono distruggere diversi nidi alieni. Ogni turno ci vedrà dunque avanzare verso la tana, piazzare una trivella e difenderla da ondate di nemici che cercano di fermarci. codghostsextinction-1382981769Ogni 4 nidi distrutti dovremo eliminare una barriera di materiale dall’aspetto organico con un elicottero! I giocatori dovranno scegliere tra diverse classi di personaggi, Weapon Specialist, Tank, Engineer o Medic. Come ovvio, ogni classe ha le sue peculiarità e i suoi tool specifici. Per esempio lo specialista in armi potrà avvalersi di torrette mitragliatrici automatiche o casse di rifornimenti. Tuttavia ad ogni partita non avremo a disposizione il nostro loadout preferito, ma solo la pistola. La sfida sarà anche quella di trovare armamenti più pesanti e performanti dunque tramite degli acquisti fatti spendendo soldi guadagnati per ogni alieno distrutto. Sembra complesso, ma in realtà vi ci troverete presto a vostro agio! Una modalità divertente, impreziosita da vari bonus di guadagno con determinate azioni. Peccato per la mancanza di varietà nelle ambientazioni, ma sicuramente Infinity Ward ed Activision se ne usciranno con le immancabili mappe DLC.

Nel multiplayer non manca ovviamente la oramai solita companion app per la gestione del nostro clan e relative competizioni periodiche. Non è possibile combattere in cross platform (niente PS3 contro PS4 insomma) ma la gestione e le Clan Wars sono multipiattaforma, se i clan posseggono lo stesso gioco su diverse piattaforme. Per tutte e 14 le mappe multi, abbiamo un sistema di perks sempre più raffinato. Le migliorie comprendono il movimento, la mira, la resistenza e altro ancora. Per quanto riguarda le killstreaks invece potremo avere migliorie offensive, tattiche o di squadra. Scgliere tra perks e killstreaks è un modo per adattare il gioco al nostro stile particolare, tradizione che va avanti da qualche titolo oramai. Sapete cosa fare, giusto?

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La cosa che volete sapere

Allora, meglio Call of Duty Ghosts o Battlefield 4? Ahahaha, poveri sciocchi! Seriamente, per quanto riguarda il single player ho preferito Ghosts, con una storia sempre banale ma un level design più variato e ispirato riguardo allo shooter di EA. Il multiplayer invece, complice il concetto di Levolution, vede come personale vincitore Battlefield 4. Quale titolo dei due è meglio? Dipende, come sempre, dai gusti. Non mi sento di consigliarne uno rispetto all’altro, la cosa migliore per voi è provarli e scegliere quello che più vi si addice, specialmente per quanto riguarda il multiplayer.

Call of Duty Ghosts è un titolo che, sebbene non offra un sostanziale vantaggio rispetto al suo predecessore, è come sempre un buon shooter. Nervoso, smargiasso e rifinito da anni di esperienza. Le differenze tra le versione old gen e next gen riguardano solo la grafica, quindi potete anche procedere all’acquisto immediato. Oppure sapete, entro 2 settimane potrete anche optare per le versioni Playstation 4 o Xbox One!

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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