Battlefield Hardline

Battlefield, al pari di altri shooter, è una tradizione consolidata del panorama videoludico annuale. Quando però, per il 2014, siamo rimasti senza la nostra dose di BF, è stato quasi uno shock. Possibile che EA lasciasse campo libero ad Activision e Call of Duty nel 2014 per uscirne con un prodotto maggiormente rifinito? Magari dopo la débâcle dell’ultimo Battlefield, un po’ di prudenza era d’obbligo. Battlefield Hardline è finalmente arrivato e noi ci abbiamo giocato per voi!

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True Police Crime Investigation CSI

In Battlefield Hardline abbandoniamo una volta tanto i soliti scenari di guerra tecnologica. Basta intrighi internazionali, basta bombe nucleari ed esplosioni di intere nazioni. In Hardline seguiamo le vicende di Nick Mendoza, detective della polizia di Miami alle prese con una vera e propria guerra della droga. Il gioco ci viene presentato in modo davvero molto piacevole e riuscito come se fosse un telefilm. Un prologo e 10 episodi veri e propri, con tanto di “nelle scorse puntate” e “prossimamente in hardline” quando decidiamo di salvare il gioco e tornare al menu principale donano un tocco assai stiloso alla produzione di Visceral Games. chopshop_nick_1080L’impostazione a telefilm viene rafforzata da un cast di un certo peso, che comprende Benito Martinez, Adam J. Harringhton, Kelly Hu, Mark Rolston, Alexandra Daddario, Nicholas Gonzalez ed Eugene Byrd, Michael K. Williams. Magari non riconoscerete tutti i nomi, ma di sicuro riconoscerete i film e telefilm a cui alcuni di questi attori hanno partecipato quali Saw, Arrow, Hawaii Five-0, Arma Letale 2 eccetera. Insomma, un cast d’eccezione che supporta bene la trama, donando qualità. Durante tutta la campagna, che ho completato in una decina di ore, sentiremo sempre la serie tv sottostante. Un buon numero di cinematiche e di soluzioni visive prese direttamente dalla tv sono sempre al fiano di Nick. Tra missioni cittadine, retate e qualche excursus per le Everglades le immancabili villone da signori della droga statunitensi, Hardline fa del suo meglio per proporre varietà in un’area geografica ristretta. La storia evolve in modo piuttosto prevedibile, nonostante lo stile e la cura messa nel raccontarla. Ed è un vero peccato perché di fronte ad una presentazione decisamente sopra la media ci troviamo a fare i conti con la solita storiella alla <inserire trama di qualsiasi telefilm poliziesco qui> . Una trama carina che manca però di mordente e che ci fa desiderare ardentemente che Visceral Games avesse investito su uno scrittore (o scrittrice!) di maggior talento. Per carità, ci divertiremo ad aiutare Mendoza nella sua crociata contro il crimine (e alcune altre cose che non vi sveliamo per evitare lo spolier) ma un po’ di pepe e originalità in più non avrebbe guastato.

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Ma quando si spara?

Il nostro essere poliziotti e non soldati mercenari al soldo di chissà quale unità antiterrorismo si riflette sul gameplay. Durante la partita saremo costantemente valutati da un sistema di punteggio. Uccidere un cattivo invece che arrestarlo si traduce in una valutazione più negativa, dal momento che il nostro mestiere è proteggere la legge, non ammazzare le persone. In effetti è possibile completare interi livelli senza sparare un colpo, ma arrestando gente a tutto andazzo. hardline_sp_boomerLunghe fasi stealth, coadiuvate dall’utilizzo dello scanner che permette di tracciare la posizione di nemici e sistemi d’allarme, finiranno sempre con una pistola puntata al nemico e un paio di manette. Nel caso che ci troviamo davanti più di un nemico alla volta, possiamo alternativamente scegliere di distrarre uno dei cattivi per agguantarlo da dietro nel buio (no pun intended) oppure tentare la fortuna e giostraci tra un massimo di tre nemici. Il trucco consiste nel puntare l’arma addosso a tutti a turno, in modo che un cursore non salga al massimo, dopo di che il cattivo cercherà di farci fuori. Un’idea carina che però si traduce in tre arresti velocissimi senza problemi. Per gli amanti del Battlefield alla vecchia maniera, con concentrazioni di piombo nell’aria superiori al 98%, le cose si fanno presto complicate. Poche munizioni, nemici che non muoiono se non dopo 3 o 4 colpi e una barra della vita molto limitata rendono la vita un inferno. Ci sono vari perks, sbloccabili via via che aumenteremo il nostro livello d’abilità nella campagna, come medipack e inserti in kevlar, che facilitano la vita. Troveremo anche trappole esplosive e maschere antigas che possono essere applicati a Nick ad ogni cassa munizione o ad ogni morte. Rimane il fatto che in questo Battlefield si spara poco, per non dire che si potrebbe anche non sparare del tutto. Da un lato la trovo una cosa encomiabile che si premi la non violenza in un gioco violento, ma dall’altro se gioco ad uno sparatutto voglio sparare a tutto! Un FPS che scoraggia attivamente la parte S è una cosa che non vedevamo da un po’! I combattimenti si traducono comunque sempre in sparatorie non particolarmente divertenti, dove se non facciamo un po’ di spara e fuggi finiremo spesso e volentieri morti stecchiti. L’IA non è per altro particolarmente brillante, con routine di comportamento piuttosto prevedibili e alcuni accenni di patetismo estremo: basti pensare che possiamo arrestare un cattivo (urlando MANI IN ALTO!) a distanza di 5 metri da un altro senza che quest’ultimo cambi di una virgola il suo stato. Se siamo fuori dal campo visivo di un nemico e camminiamo proni, saremo invisibili come il classico ninja. Facilita la vita certo, ma non venitemi a dire che è una cosa realistica.

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Guardie e ladri

Il multiplayer di Battlefield è da sempre quello che interessa i fan degli FPS. Ed è anche il solito asilo nido di 12enni incazzosi che conoscono solo variazioni della parola fuck. Scherzi a parte, in Hardline troviamo 9 mappe e 7 modalità di gioco, di cui ben 5 sono nuove. Oltre ai soliti, ma non per questo meno divertenti, Team Deathmatch e Conquista troviamo anche Rapina, Salvataggio, Soldi Sporchi, Nel Mirino e Furto d’Auto. tgs_hotwire_glades_drivers_1080p_face_touchupPer ogni livello torna poi il concetto introdotto in BF4 di “levolution” ovvero di eventi che cambiano in modo anche sensibile la mappa. Una gru che si schianta su un palazzo nella mappa Downtown crea una serie di detriti che cambiano la mappa al livello stradale, fornendo qualche novità e distrazione. Le mappe rispecchiano grosso modo le ambientazioni della campagna: terreni cittadini come Downtown e Bank Job, più aperti come Everglades e Dust Bowl e più fashion come Hollywood Heights tanto per citarne qualcuna. Le modalità di gioco hanno tutte le loro caratteristiche e certe sono più riuscite di altre, anche se notiamo variazioni tra mappa e mappa. Alcune mappe sono più adatte di altre per ogni modalità. Citiamo per esempio Soldi Sporchi che è davvero divertente da giocarsi nel deserto, ma meno in mappe più piccole. Concediamoci una breve carrellata delle modalità, per completezza. In Rapina i due team sono alternativamente poliziotti a difesa e ladri che devono introdursi in una zona sicura per rubare del denaro. In soldi sporchi invece entrambi i team sono ladri che devono raccogliere denaro al centro della mappa e riportarlo alla propria “base” (un camioncino). Salvataggio si compone di partite 5v5 da 3 minuti in cui un team SWAT deve salvare degli ostaggi dal team dei terroristi. In furto d’auto faremo i novelli Nicolas Cage e tenteremo di rubare auto di lusso mentre i poliziotti cercando di impedircelo. Per finire, in nel mirino, dovremo alternativamente proteggere o eliminare un VIP sotto scorta. tgs_hotwire_glades_gator_1080_van_and_face_touchupC’è una certa varietà di gioco la quale offre varietà di approccio, specialmente quando ci sono dei veicoli di mezzo. Ovviamente non può mancare la progressione del personaggio che si effettua mediante un nuovo sistema di acquisti tramite soldi. Vari pacchetti, armi, skin e perks vari possono venire acquistati tramite i soldi in game. Diverse sono le classi di personaggio, che non si discostano poi tanto da quanto visto in passato ma che cambiano un po’ le varie abilità dei personaggi, per lo meno per quanto riguarda la loro assegnazione. Per esempio ora il punto di rientro portatile viene assegnato al meccanico. Nulla di sconvolgente, ma che tenta di dare una spolverata ai ruoli a cui siamo abituati. Per quanto riguarda i loadout possiamo prepararne fino a 5 (4 se non abbiamo il premium) con diversi set di armamenti e accessori. Una buona preparazione sarà dunque premiata da un cambio immediato di assetto di gioco. Per quanto riguarda invece il funzionamento vero e proprio delle partite online abbiamo rivelato alcuni problemucci che, sebbene non gravi quanto quelli di Battlefield 4 al lancio (altrimenti detta la catastrofe), non fanno piacere. Qualche morte di troppo mentre siamo totalmente coperti dietro un muro e un time to kill davvero troppo basso sono forse le due pecche peggiori. Alcune uccisioni davvero ingiuste fanno da contorno al tutto. Per carità, Hardline è molto più giocabile di BF4 al lancio, ma qualche doverosa patch si impone.

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Palude al tramonto

Hardline è al contempo molto bello e ci fa storcere il naso. Il motore Frostbite nella sua nuova versione 2014 sa offrire degli scorci davvero molto suggestivi. A livello di complessità dei livelli non raggiungiamo mai vette d’eccellenza ma comunque pascolare per le zone acquitrinose delle Everglades o per il downtown di Miami è comunque sempre piacevole. Begli gli effetti di illuminazione e specialmente di subsurface scattering che rendono la pelle dei personaggi davvero più realistica. Buoni gli effetti acquatici che in alcuni brevi tratti mi hanno ricordato alla lontana Far Cry. Meno bene l’aliasing presente nel gioco, davvero troppo estremo. Fili della luce che scompaiono tra immonde scalette, linee degli edifici che si perdono in un effetto davvero antiestetico. Probabilmente a causa di un’ottimizzazione insoddisfacente, almeno su Xbox One, nessun effetto di AA è stato applicato al gioco. Una generale sporchezza d’immagine che non fa affatto piacere e che rovina la pur buona grafica di questo gioco. Il Frostbite necessita assolutamente una migliore tecnica di antialiasing, dal momento che i vari upscaler delle console non possono nulla in questi frangenti. Meglio ovviamente la situazione su PC di fascia alta, dove il problema non si presenta specialmente grazie alle varie funzioni delle schede video. Per il resto notiamo che il gioco gira a 60 fps, il che aiuta nella precisione di un first person shooter.

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Il poliziotto convince?

Battlefield Hardline cerca di cambiare le carte in tavola nel panorama shooter annuali su console e pc e lo fa con una campagna molto più televisiva e con un repentino cambio di filosofia. Più stealth, meno sparatorie e più storia. Storia che però è un po’ fiacca e decisamente prevedibile, specialmente se siete fan del genere poliziesco. Strano perché Visceral Games, dopo aver proposto gli ottimi Dead Space, sa e deve fare meglio di così! Il multiplayer per fortuna risolleva un po’ le sorti del titolo, proponendo modalità nuove e dinamiche interessanti. Peccato che però le mappe siano meno sorprendenti di quelle viste in Battlefield 4, anche se sospettiamo che il solito numero gargantuesco di DLC attenuerà il problema. Tecnicamente si poteva fare di più per quanto riguarda la pulizia dell’immagine mentre per quanto riguarda l’audio esprimiamo soddisfazione sia livello di doppiaggio che musicale.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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