Splatoon 2

Scritto da il il Recensioni, 1 più
chiudi [x]

Splatoon 2

Durante il corso del ciclo vitale di Nintendo Wii U, la casa di Kyoto ha interpretato la sua idea di sparatutto in terza persona con una nuova IP. Parliamo infatti di Splatoon, nato dalle menti più giovani del team Nintendo e appassionati di FPS quali le produzioni di Activision o EA. Tuttavia il team di Nintendo era in dovere di ideare qualcosa di differente che il solito sparatutto realistico sulla falsariga della concorrenza. Nasce quindi Splatoon che abbandona l’idea della guerra pura realistica proponendo un gameplay spensierato sulla lunghezza d’onda del paintball. Infatti l’obbiettivo di pitturare la più vasta area possibile a discapito delle uccisioni effettive avversarie rende molto bene l’idea sopramenzionata. Fu un fulmine a ciel sereno, sia per il genere che per Nintendo, e sono molti utenti Wii U ci hanno investito ore nelle partite online. Tant’è che in Giappone raccolse numerosissimi consensi, fino a vendere globalmente oltre 4 milioni di copie su una base installata hardware molto limitata. L’annuncio di Splatoon 2 alla presentazione ufficiale di Nintendo Switch, lo scorso gennaio, ha reso felice molti. Alcuni pensavano a una semplice remaster del primo capitolo, invece siamo al cospetto di un vero e proprio sequel con numerose migliorie.

Splatta che ti passa!

Splatoon 2 non cambia la formula del primo capitolo. Anzi la mantiene e la perfeziona in altri aspetti. Troveremo quindi coloropoli come HUB principale, comprendente tutti i negozi, il multiplayer online e il multiplayer locale in LAN, novità per la serie. Online che, ricordiamo, è gestito con l’ausilio di dell’app Nintendo Switch online, per Android ed iOs, che consente di gestire la chat vocale, le lobby e tutti i nostri amici connessi. Attualmente non abbiamo avuto accesso ufficialmente all’online, abbiamo tuttavia preso parte allo Splatfest. Quest’ultimo evento, svoltosi sabato sera, reintroduce la battaglia di due categorie opposte. Il totale delle battaglie vinte a livello globale decreterà il gruppo vincitore, vale a dire, in concreto, il gruppo gelato o il gruppo torta.

La redazione si è concentrata tuttavia unicamente sul singleplayer, essendo l’unica modalità interamente disponibile della nostra versione. L’Hero mode single player narra della scomparsa della giovane Stella, come intravisto nei trailer, in cui il nostro avatar è chiamato a cercarla, e non solo. La mappa e i livelli sono gestiti nella stessa modalità del primo capitolo, divisi in diverse aree da esplorare sbloccando i vari stage. Tuttavia il team si è concentrato particolarmente sul level design di ogni singolo livello. Non tanto per la varietà dei nemici, che risulta uguale al primo capitolo, ma in quanto a piattaforme, armi disponibili, durata e difficoltà. Il tutto risulta maggiormente curato e pieno di dettagli. I livelli ci sono sembrati inoltre sensibilmente più lunghi da completare. Tutto questo grazie alle numerose armi disponibili da poter usufruire durante determinati livelli costruiti, per così dire, su misura. Completandoli l’armaiolo Armand le concederà in prestito così da poter affrontare l’avventura con tutte le tipologie di armi presenti. Naturalmente ognuna possiede una sua peculiarità specifica e migliorie mirate in confronto al primo capitolo. Il rullo sembra meno potente, ma si compensa con lo splat laterale attivabile saltando. Il fucile da cecchino, invece, consente di caricare un colpo potente che permane anche quando ci si trasforma in calamaro così da per scaturire un attacco devastante a sorpresa. Il Dual Splatter, novità assoluta del secondo capitolo, consente di sparare con una bassissima cadenza e, nel mentre, rotolare schivando gli attacchi nemici. Non mancano altre armi provenienti dai DLC del primo capitolo, così alcune inedite del secondo. Insomma una varietà davvero notevole che consente di personalizzare e scegliere il proprio stile di battaglia splat. Nel complesso questa modalità aiuterà molto il giocatore a prendere dimestichezza con tutte le tipologie di armi introdotte.

La campagna di Splatoon 2 è ambientata solo due anni dopo gli eventi del primo capitolo. Il ritorno degli octariani è solo un pretesto per rilanciare il giocatore contro questi simpatici nemici. Colpi di scena sono solo previsti molto più in avanti, visto che nel mentre il giocatore deve ritrovare la popstar scomparsa Stella. I nemici, come il level design, hanno subito anche loro una sorta di restyling, soprattutto la controparte dei Boss. Lo si può notare fin da subito con il boss della prima area, Polpanifix, un tostapane un po’ troppo cresciuto. Completare l’intera modalità singolo dipende dai propri obbiettivi, che decreteranno le ore necessario per arrivare all’ultimo boss. Se ci si focalizza a una semplice run il tutto sembrerà piuttosto breve. Al contrario, se il giocatore cercherà di trovare i vari collezionabili presenti e di completare tutti gli stage con tutte le differenti armi disponibili, la faccenda si complica e le ore aumenteranno sensibilmente. Parliamo, in altre parole, di alta rigiocabilità, capace di cambiare completamente la difficoltà secondo il tipo di arma scelta.

Il sistema di controllo rimane immutato in confronto al primo al capitolo. Di default l’asse orizzontale risulta controllabile tramite il canonico stick sinistro, mentre l’asse verticale sfrutta i sensori di movimento dei Joy-con. Il sistema risulta immediato e veloce, efficace per il tipo di azione scelta. Un po’ meno per i controlli standard, visto che risulta possibile attivare il joystick sinistro per l’asse verticale. La sensibilità del puntatore non è dei migliori e, seppur il titolo gira a 60 fps granatici, risulta comunque leggermente lento. Insomma, i comandi di default si sposano perfettamente con lo stile di gioco, optare al solo controllo manuale non è, salvo abitudine, la migliore scelta.

Citando il framerate non possiamo dimenticare la controparte tecnica di questo secondo capitolo. Inizialmente furono mosse molte critiche contro la prima demo pubblicata qualche mese fa. In particolar modo Splatoon 2 elaborava l’immagine a 960×540 in modalità portatile e in risoluzione HD standard in modalità casalinga. Tuttavia Nintendo EAD è stata molto brava e certosina nel migliorare quest’aspetto, ormai ritenuto fondamentale da molti gamer. Ebbene attualmente Splatoon 2 sfrutta una risoluzione dinamica da poco meno del Full HD al 1920×1080 a 60 frame nella modalità docked, parimenti da poco meno dell’HD a 1200×720 a 60 frame nella modalità portatile. Il miglioramento è evidente, ma soprattutto risultano maggiormente curate le ombre, le texture e l’effetto applicato all’inchiostro. Insomma, questo secondo capitolo risulta tecnicamente una chicca su Nintendo Switch, che dimostra l’effettiva superiorità se confrontata alla già vecchia Nintendo Wii U.

Splatoon 2 si rivela una bella sorpresa per chi aspettava impazientemente il suo arrivo. Le migliorie in confronto al primo capitolo sono evidenti, più contenuti, una modalità online maggiormente curata, una nuova modalità LAN fra Nintendo Switch inedita (tra cui l’interessante Salmon Run, modalità cooperativa sulla falsariga della modalità Zombie di Call of Duty), e molto altro. Esperienza multiplayer che, purtroppo, non siamo riusciti a testare a fondo. O meglio, non quanto quella single player di cui avevamo accesso illimitato. Anche la redazione aspetterà con ansia l’aggiornamento che sbloccherà le modalità in questione. Nel caso di una diversa impressione, la recensione sarà aggiornata in un secondo momento. Tuttavia, giocare tramite lo splatfest ha già modellato la nostra idea sulla controparte del multigiocatore.

Ci piace

  • tantissime armi, nuovo equipaggiamento e molti altri contenuti
  • Single player più articolato e buon level design
  • Multigiocatore che sposa perfettamente il concetto di Switch

Non ci piace

  • Qualche dubbio sulla gestione delle lobby tramite smartphone
  • Sistema di puntamento manuale non ancora ottimale
5.5

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

Nessun commmento

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

SGN Logo

Altri membri di SCN:
games.ch
the(G)net.ch