Abbiamo parlato di Google Pixel 8 ma ci mancava ancora di discutere del “fratellone” Pixel 8 Pro.
Oggi recuperiamo questo increscioso ritardo con la nostra recensione dello smartphone top di gamma di Google che esce, per la prima volta, ufficialmente anche in Svizzera.
Pro
Era anche ora che Google lanciasse ufficialmente i suoi smartphone sul mercato elvetico. Dal nostro punto di vista, più scelta per i consumatori, meglio è.
Ma parliamo della bestiola, iniziando dal design. Pixel 8 Pro ha un design contraddistinto principalmente da un generoso array fotografico sul retro che occupa una banda nel lato superiore del telefono. I tre sensori fotografici principali, il flash led e il sensore termico son racchiusi in una banda di alluminio mentre il resto della scocca è composta dallo stesso materiale, nel nostro caso però nero, e vetro. La scelta del materiale per la parte posteriore ci piace: il vetro è matte e, al netto di una certa scivolosità, fa la sua porca figura, specialmente nelle colorazioni più “esotiche” disponibili. I bordi, così come tutto il design, tende all’arrotondato, il che lo rende piacevole da tenere in mano. Google ci ha inviato il device corredato di una cover in silicone che riduce notevolmente la scivolosità ma al contempo nasconde il tratto distintivo del telefono, la parte delle fotocamere, rendendolo fondamentalmente una superfice quasi del tutto piatta.
Lo schermo OLED da 6,7 pollici (1344×2992, 120Hz, HDR10+) è ora piatto, a differenza dei precedenti Pixel Pro, senza curve ai bordi. Risulta estremamente fluido durante lo scorrimento e può raggiungere una luminosità di picco di 2400 nit, sebbene solo per alcuni minuti, “accontentandosi” generalmente di arrivare a 1600 nits. Sul lato frontale troviamo anche una fotocamera punch hole. Sul lato destro un pulsante per l’accensione e uno per il volume costituiscono i soli due pulsanti fisici del device. Sul lato inferiore c’è anche una porta USB Type-C per la ricarica. All’interno troviamo il nuovo chip Tensor G3 di Google, sebbene sulla carta sia leggermente inferiore rispetto ai principali concorrenti di Qualcomm e Apple, si è rivelato in grado di rivaleggiare con gli altri. Esistono diversi SKU di questo Pro 8 divisi per storage (di tipo UFS 3.1) disponibile: 128GB, 256GB, 512GB e 1TB (noi abbiamo testato quello da 128GB) ma tutti quanto condividono lo stesso quantitativo di RAM: 12GB.
Le fotocamere, come detto, sono tre principali e una selfie cam. Troviamo allora una 50 MP, f/1.7, 25mm (wide), 1/1.31″, 1.2µm, dual pixel PDAF, multi-zone Laser AF, OIS, una 48 MP, f/2.8, 113mm (telefoto), 1/2.55″, 0.7µm, dual pixel PDAF, OIS, 5x optical zoom e una 48 MP, f/2.0, 126˚ (ultrawide), 0.8µm, dual pixel PDAF fotocamere. Quella frontale è da 10.5MP, f/2.2, 20mm (ultrawide), 1/3.1″, 1.22µm, PDAF. Concretamente Pixel 8 Pro anche filmare fino a 4K@60 fps ma non si spinge a frame rate più elevati. La connettività è 5G ma anche, a quanto pare, Wi-Fi 7. Non abbiamo ancora un access point che supporta il nuovissimo standard Wi-Fi ma le cose dovrebbero cambiare molto presto. Nel mentre, segnaliamo anche Bluetooth 5.3 e il classico corredo di GPS, NFC eccetera. L’autonomia della batteria è adeguata, permette di arrivare agevolmente a fine giornata ma non di fare due giorni d’uso intenso. Pixel 8 Pro supporta la ricarica via caricatore a 30W o wireless fino a 23W.
Da un punto di vista prettamente hardware e di design questo “primo” modello di Pixel 8 Pro che ci passa tra le mani ottiene la nostra approvazione. Specifiche in linea con quanto abbiamo visto durante l’anno da parte degli altri big del settore e con il piccolo twist del termometro, che non sostituisce di certo una vera e propria telecamera termica ma che, è tra l’utile e il gimmicky al punto giusto.
Fotografie IA
La nostra recensione con Pixel 8 Pro è stata un pochino turbolenta: l’abbiamo ricevuto un giorno prima di partire per un viaggio in Giappone, il che ci ha fondamentalmente obbligato a lanciarci in un uso estensivo del device senza tante cerimonie. Di sicuro, una delle features più intriganti (e più discusse) da parte di Google è tutta l’integrazione IA per quanto riguarda il comparto fotografico. Ma andiamo per gradi.
Abbiamo già visto le specifiche tecniche dei sensori in apertura. Google ha migliorato i suoi sensori rispetto al modello 7 Pro con incrementi che vanno dal 20% al 105% di maggiore sensibilità della luce, rispettivamente per il sensore con apertura da f/1.68 e f/1.95. La fotocamera teleobiettivo da 48MP beneficia di un aumento del 56% nella sensibilità alla luce, con un’apertura f/2.8 e uno zoom ottico 5x. Rispetto all’altro smartphone che ci siamo portati in Giappone, uno Z Fold5, è apprezzabilissimo lo zoom ottico da 5x rispetto ai 3x del device di Samsung. Quest’ultima fotocamera con teleobiettivo 5x del Pixel 8 Pro l’abbiamo trovata degna di nota. Sebbene non raggiunga uno zoom ottico 10x come il Samsung Galaxy S23 Ultra, la qualità del sensore è molto buona. Offre dettagli eccellenti a 5x, con colori molto simili a quelli della fotocamera principale. La camera principale offre non solo ottimi scatti anche in condizioni di bassa luminosità ma permette di scattare immagini pulite e con una buona dinamica, specialmente se guardate sullo schermo del device in sé. Abbiamo raccolto molte immagini nella terra del Sol Levante e ve ne proponiamo qualcuna qua sotto.
Pixel 8 Pro offre diversi controlli manuali dell’esposizione, noti anche come Pro Controls. Si ha accesso alla velocità dell’otturatore, all’ISO e al bilanciamento del bianco. In ambienti poco illuminati, compare un’icona che consente di attivare manualmente la modalità Notturna e regolare il tempo di esposizione. È disponibile anche un’opzione di messa a fuoco manuale con anteprima. In questa modalità, si attiva anche il focus peaking, risultando un modo estremamente utile per utilizzare la modalità macro della fotocamera invece di fare congetture sull’area a fuoco. Le fotocamere di Pixel 8 Pro si sono rivelate perfette compagne di viaggio: si sono dimostrate in grado di catturare immagini in ogni situazione e con una rapidità e semplicità lodevoli. Ed in ogni circostanza siamo sempre stati quasi sicuri di ottenere buoni risultati senza pensarci troppo.
Ma c’è anche tutta la sezione IA di cui dobbiamo discutere. Google ha affermato che Pixel 8 Pro può fare modifiche alle immagini supportato da modelli di generative IA. Un esempio semplice da comprendere è la classica foto davanti ad un monumento: impossibile da scattare senza altre persone attorno. Grazie all’IA questo telefono ci permette di cancellare facilmente e semplicemente le persone, ricreando gli spazi occupati con quello che, in teoria, si trova dietro di essi. Ora, nonostante le assicurazioni di Google, tali features per noi non ha mai funzionato senza una connessione ad internet attiva. Non siamo riusciti a capire se è perché in realtà il modello gira su un server remoto (e quindi Google racconta balle) o se è necessaria una connessione per qualche altro motivo. Semplicemente, senza connessione non siamo riusciti a fare ritocchi fotografici.
Diversa la storia con una connessione attiva, però. In questo caso la funzione “penna magica”, con alcune limitazioni, funziona esattamente come previsto, cancellando gli *altri* ignobili turisti per far sembrare che avessimo tutto il posto a nostra disposizione.

Prima e dopo!
Un’altra funzionalità è quella per modificare il cielo nelle fotografie. Un modo simpatico per “imbrogliare” sulle condizioni atmosferiche e rendere alcune immagini più meteorologicamente più intriganti.

Abbiamo effettivamente diverse opzioni a disposizione
Ma se vogliamo davvero cambiare le carte in tavola, con “Luce del tramonto” è possibile generare risultati (4 alla volta, sempre) ancora meno realistici ma indubbiamente suggestivi.
Quanto utilizzo saprete trarre da queste funzioni dipende esclusivamente da voi ovviamente. Ci sono anche altre funzionalità basate sulla IA, come ad esempio Gomma Magica Audio. L’idea è quella di togliere selettivamente elementi dalle tracce audio dei filmati. Ad esempio, riducendo i rumori ambientali, togliendo il chiacchiericcio di sottofondo o togliendo i suoni della natura. Non sempre funziona al meglio ma nel caso qua sotto i risultati non sono affatto malaccio.
Dateci un’ascoltata!
Per finire segnaliamo la possibilità di creare effetti stilizzati, con risultati a tratti davvero artistici!
Un giro in giro
Pixel 8 Pro non ha solo il lato artistico e fotografico nella sua faretra. Abbiamo già parlato del termometro, che a seconda di cosa stiamo misurando, permette di utilizzare diversi preset di materiale nell’app tra cui Alimenti e organici, Bevande e acqua, Ghisa, Tessuto, Plastica e gomma, e altro ancora. In tutta onestà non abbiamo trovato una grande utilità nel sensore di temperatura ma tant’è, è disponibile!
Pixel 8 Pro è dotato del sistema operativo Android 14 che nonostante non costituisca un aggiornamento rivoluzionario per la piattaforma, presenta alcune gradite migliorie che meritano attenzione. Dal nostro punto di vista, abbiamo apprezzato le opzioni di personalizzazione della schermata di blocco. Android 14 offre la possibilità di cambiare il design, il colore e le dimensioni dell’orologio sulla schermata di blocco. È inoltre possibile personalizzare le scorciatoie che compaiono negli angoli inferiori della schermata di blocco, inclusi comandi per avviare la fotocamera, attivare la modalità Non disturbare, accendere la torcia, avviare uno scanner di codici QR, utilizzare scorciatoie e altro ancora. Tra le altre funzionalità degne di nota c’è lo sblocco con il viso che funziona molto bene. Meglio del lettore di impronte digitali sotto lo schermo il quale, dal canto suo, è lento e richiede una pressione più pronunciata di quanto vorremmo prima di essere attivato.
Ci sono poi moltissime altre features da un punto di vista di sistema operativo che però vi lasciamo scoprire nella recensione di Pixel 8!
Bottom line
Google Pixel 8 Pro ci ha soddisfatto ampiamente. Più potente del suo fratellino e più feature complete, ci ha convinto per la qualità delle immagini prodotte e per la pulizia ed eleganza dell’interfaccia. Per le famose “funzioni IA” ci sono e funzionano in modo soddisfacente ma, stringi stringi, non sono nulla di imprescindibile. Fondamentalmente siamo di fronte ad un buon smartphone di fascia alta, il che si riflette nel prezzo di vendita attorno ai 1000CHF. Per questo prezzo vi portate a casa un buon device che dovrebbe continuare a migliorare nel tempo, visto che Google ha promesso sette anni di aggiornamenti OS, oltre che nuove features e patch di sicurezza. Stiamo parlando di Google, famosa per abbandonare progetti in corso d’opera, ma speriamo davvero che con questo Pixel 8 Pro le cose andranno secondo promesse!
The Good
- Fotocamere
- Design
- Varie features IA
The Bad
- IA offline?
- Autonomia corretta ma non stellare