Aaru’s Awakening

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Dalla “piccola” isola dell’Islanda arriva un interessante titolo indie sviluppato dalla Lumenox Games, primo titolo di lancio di questa compagnia formata da un team di otto persone, proveniente da Hafnafjörður (vi sfido a pronunciarlo alle nostre latitudini), terza città islandese più grande che questa nazione possiede. Ispirato ai film di animazione degli anni ’70, Aaru’s Awakening è stato proposto al pubblico di Steam a febbraio di quest’anno e ora anche per le console casalinghe Xbox One, PS4 e PS3.

Un equilibrio instabile:

La storia narra che il mondo di Lumenox (che fantasia ne?) è controllato da quattro divinità: Alba, Giorno, Crepuscolo e Notte, dove proprio quest’ultima sta compromettendo l’equilibrio dell’universo. Come ultima speranza, Alba decide di inviare il suo campione migliore dal nome Aaru, una creatura mitologica dall’aspetto di una possente bestia muscolare con la faccia di un volatile. Sarà lui che tenterà di ripristinare questo equilibrio, viaggiando attraverso i domini delle altre divinità fino a raggiungere e sconfiggere la terribile Notte, cercando di sopravvivere alle innumerevoli trappole, pronte ad assalirlo sul suo tragitto.

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Gameplay:

In Aaru’s Awakening si prenderà il controllo della bestia mitologica, nel quale con i suoi due poteri si avanzerà in vari livelli rompicapo. La prima abilità risiede nel eseguire una carica verso la direzione scelta con l’analogico destro, utile per distruggere delle pareti particolari, oppure per eseguire un doppio salto. Mentre la seconda è nel lanciare una sfera (sempre mirando con l’analogico destro) dove a sua volta si potrà tele trasportare Aaru. Quest’ultima sarà utilizzata molto frequentemente, che a dipendenza del tempo nella pressione del tasto (a dipendenza del tempo premuto varieranno le parabole e le distanze), permetterà di oltrepassare i percorsi più pericolosi o gli spazzi ristretti, nei quali Aaru non riuscirà a procedere normalmente. Quest’abilità, inoltre, servirà nell’eliminare i nemici, che sfruttando il puntatore sullo schermo, permetterà alla creatura di trasportarsi istantaneamente sul nemico distruggendolo.

I livelli saranno frenetici, nel quale il tempo di reazione sarà molto breve per completare i rompicapi lungo il percorso, altrimenti si subirà la morte del personaggio. Ed è per questo che la sincronizzazione nell’eseguire queste poche mosse sono di massima priorità, infatti, una volta terminato il livello sarà calcolato il tempo di gioco e sarà assegnato un trofeo (bronzo, argento e oro) sulla prestazione della partirà.

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La prima abilità di Aaru

La sfera utilizzata per il teletrasporto

Grafica:

Come in precedenza descritto, questo gioco si è ispirato dai film di animazione degli anni ’70, il che si traduce con una completa caratterizzazione grafica manuale. Infatti, tutti gli scenari, animazioni, ambienti, nemici e il personaggio, sono interamente disegnati a mano, creando uno stile grafico mozzafiato. La caratterizzazione di ogni livello è curata nei minimi particolari, fattore che attrae molto la curiosità del giocatore nell’esplorare e nell’avanzare di livello.
Anche la colonna sonora cerca di “cullare” la nostra avventura, con musiche molto ambientali, quasi da far percepire una certa angoscia e peso che il nostro Aaru deve affrontare.

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Un ottimo prodotto, ma c’è qualcosa che non funziona…:

In Aaru’s Awakening, si riscontrerà fin da subito una quantità spropositata di fallimenti nel superare gli ostacoli, questo perché da una parte si ha un titolo che vuole offrire un livello di difficoltà “hardcore”, ma dall’altra parte richiede una grande velocità e precisione nell’eseguire i comandi richiesti. Ed è qui che questo titolo ha il suo “tallone da Achille”, sfruttando unicamente i grilletti posteriori del gamepad. Per tutto il gioco, infatti, si dovranno usare solo e unicamente questi tasti, oltre ai due analogici che permetteranno lo spostamento del personaggio e la direzione per le abilità. Questa configurazione (almeno sulla versione Xbox One), purtroppo manca di reattività e purtroppo nelle opzioni non si potrà cambiare a piacimento la mappatura dei comandi (al massimo si possono invertire i grilletti). Tali difetti renderanno a dir poco frustrante l’avventura, eliminando quel senso di piacere e calore che lo stile grafico ci propone.

Un altro difetto è la longevità, anche qui si riduce in un paio di ore massimo (ovviamente una volta che si è preso confidenza con il gioco) e non induce molto volentieri il giocatore a rincominciare.

Conclusione:

Purtroppo Aaru’s Awakening non riesce, in parte, a convincere il giocatore con i suoi difetti (che per i più deboli di nervi comporta in un controller e in un televisore nuovo, dopo averlo rotto ovviamente), nel quale ci porterà unicamente a ricordare l’unica schermata di gioco che visualizzeremo per quasi tutto il tempo, il teschio di Aaru (che indicherà la morte e servirà da transizione per ripartire dal checkpoint).

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Alla lunga può diventare pesante…

Nonostante questo è un titolo con molto potenziale, che potrebbe diventare qualcosa di molto interessante, specialmente nella tecnica di disegnare tutto a mano quello che si vedrà a schermo. Frenetico, enigmatico e platform 2D, Aaru’s Awakening si adatterà solo a una nicchia di giocatori, che cercano qualcosa di nuovo e impegnativo da giocare.

Segue il trailer ufficiale di Aaru’s Awakening:

P.S. Un ringraziamento a Sephir0 per la stesura di questa recensione.

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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