Zoolander 2

C’era una volta un modello, anzi IL modello. Derek Zoolander ha avuto la sua bella dose di avventure ma l’avevamo lasciato, nel lontano 2001, vittorioso. Sconfitto il terribile complotto ordito dai boss della moda mondiale, sposata la ragazza, con un figlioletto e una scuola “per ragazzi che non sanno leggere bene e vogliono imparare anche altre cose buone”. Insomma, lieto fine, giusto?

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Gli anni bui della moda

Sbagliato! Zoolander 2 si apre con una grande scena, molti stavano aspettando. L’efferato omicidio di Justin Bieber che lascia questa terra dopo un ultimo, sofferto, selfie. Ma quel selfie non nasconderà un indizio importante? Una traccia? Di sicuro un dettaglio così importante non sfugge all’agente Valentina Valencia (Penelope Cruz) dell’Interpol Global Fashion Division. Qualcuno sta uccidendo le persone belle e la sola chiave per risolvere il mistero è l’ex super modello Derek Zoolander, scomparso da anni. Ed è così che ben presto scopriamo che, a causa di un terribile incidente che ha distrutto il centro per ragazzi, Matilda è deceduta e che Hansel è stato orribilmente sfigurato da una trave infuocata. Lasciato solo dall’unica donna che sia mai riuscita a domare il suo cuore, il modello si ritrova a dover crescere un figlio da solo. Il problema è che, come ben sappiamo, Derek è un imbecille. Privato della custodia del figlio (che vi aspettavate?) si ritira a vivere isolato dal mondo, solo con qualche sporadica consegna di film a noleggio. Ma il ritiro è finito perché il mondo della moda è andato avanti a velocità vertiginose e un nuovo evento imperdibile si terrà a Roma. Derek e Hansel, l’uno all’insaputa dell’altro, accettano di partecipare anche se per motivi diversi. Per Derek è l’ora del riscatto mentre Hansel sta fuggendo da una situazione famigliare piuttosto, come dire, ingarbugliata. Ben presto le strade dei due modelli si incroceranno con quelle dell’agente speciale per fermare un complotto ancora più terribile del primo

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Belli belli belli in modo assurdo

Zoolander 2 è un film divertente, dannatamente divertente. Il primo Zoolander è stato uno dei film più riusciti di Ben Stiller e Owen Wilson e le premesse per un sequel c’erano tutte: personaggi divertenti, un Will Ferrel magistrale nel ruolo del cattivo e tanta tanta demenza. Zoolander 2 riprende, di quando in quando anche in modo un filino forzato, tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna del primo. Derek è sempre un imbecille imbarazzante, Mugatu è sempre un cattivo assolutamente fuori di testa. Hansel stupisce invece facendo parecchie cose nel verso giusto, più per necessità di trama che non per fedeltà col suo personaggio.

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Innumerevoli i cameo del mondo della moda, attori e cantanti proprio come nel primo film. La trama, stringi stringi, è quella di un thriller e si basa su una premessa un po’ deboluccia: una profezia biblica che dà i natali a una sorta di società segreta in cerca del potere ultimo. Per fortuna che ci sono le gag a gettito continuo e le situazioni al limite dell’umanamente concepibile per farci dimenticare la trama e goderci le prodezze del dinamico duo Stiller/Wilson. Perché se Zoolander 2 non è originale come il primo (è pur sempre un sequel) sa divertire lo spettatore dall’inizio alla fine. Forzature a parte dunque è un film riuscito e la dimostrazione che non tutti i comici americani da grande schermo sono in declino (si, guardiamo te, Adam Sandler). Andatelo a vedere dall’11 febbraio (anche solo per togliervi la soddisfazione di vedere Justin Bieber crivellato di proiettili, piccoli sadici che non siete altro!).

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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