Zoo Tycoon

Il genere gestionale è andato un po’ in decadenza negli ultimi anni, inquinato da porcate freemium su Facebook e piattaforme touch. Che fine ha fatto il buon vecchio genere tycoon, dove più che costruire si dovevano risolvere complessi problemi di gestione finanziaria e di risorse umane? Su console poi il numero di tali produzioni è ancora più scarso, vuoi per la scomodità del controller vuoi per un pubblico diverso. Eppure, ogni tanto qualcuno ci prova…

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Meglio dello Zoo di Magliaso!

Zoo Tycoon mette il giocatore nei panni di un manager alle prime armi con uno Zoo da gestire. Un manager molto particolare, che non si tira indietro quando si tratta di girare con il sacchettino verde per le cacchine e che non disdegna nemmeno di pianificare campagne promozionali virali. ZooTycoon_20130814_0007Insomma, un self made man a 360° come quelli di una volta! Il titolo di Frontier, uscito su Xbox 360 e Xbox One (noi abbiamo provato la versione completa su 360 e la demo su One), è un titolo gestionale abbastanza all’acqua di rose, ma con un buon potenziale espresso nei confronti dei giocatori più giovincelli (ma non troppo!). Il titolo offre diverse modalità di gioco, quali l’indispensabile ed esaustivo tutorial, la campagna (20 scenari di difficoltà variabile), sfida e modalità libera. Il tutorial va assolutamente seguito, dal momento che ci introdurrà alle varie meccaniche di gioco. Esse si dividono in “visuale tycoon” e in terza persona. La prima è ovviamente la modalità principale, con visione dall’alto. In questa fase potremo monitorare i bisogni degli animali e dei visitatori, aggiungere e modificare habitat, rifornire di cibo gli animali, gestire il cash flow, reclutare impiegati ed effettuare ricerche per migliorare lo zoo. In terza persona invece potremo gironzolare per la nostra creatura, interagendo con alcune (poche) persone e attrazioni e dando spettacolo nelle zone d’interazione. In Zoo Tycoon infatti potremo, tramite gamepad o Kinect, dare da mangiare a certi tipi di animali (niente leoni o tigri, purtroppo), lavare tramite canna dell’acqua altri animali e per finire interagire sul vetro. Si tratta di minigiochi assolutamente basilari che effettuerete solo la prima volta e quando sarete sfidati a farlo. Tuttavia sussiste un breve momento wow quando darete da mangiare per la prima volta ad una giraffa usando Kinect! Vi saranno anche delle gare da fare a bordo della buggy e fotografie da scattare, ma l’interesse della visuale in terza persona si esaurisce con la voglia di vedere “dal vivo” le nostre bestiole.

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Gestione semplificata?

Zoo Tycoon si vuole manageriale, ma senza spingere troppo oltre. Abbiamo diversi fattori da tenere in considerazione, quali soddisfazione dei clienti, felicità degli animali, aree di copertura delle varie infrastrutture, budget e salari. ZooTycoon_20130814_0010Ma ciononostante non ci troviamo mai di fronte a veri e propri problemi. I soldi, a meno che non siamo nati con le mani bucate, non scarseggiano quasi mai e possiamo bellamente ignorare metà degli indicatori presenti nel gioco. Insomma, gli sviluppatori di Frontier hanno chiaramente voluto perdonare un gran numero di potenziali errori da parte nostra per non guastare il divertimento. E proprio qui sta il limite di Zoo Tycoon: non è un gestionale hardcore (chi si ricorda di Sim City 3000 o Rollercoaster Tycoon?) e non è nemmeno facilissimo. Viene un po’ da chiedersi quale sia il target di questa produzione, preso in bilico tra un pubblico preadolescenziale e over 20. Rischia di essere troppo difficile per i primi e troppo facile per i secondi! Meno male che il titolo propone comunque una nutrita schiera di campagne e sfide, le quali di quando in quando non falliscono nel proporci una sfida degna di questo nome. Acquisire un leone di livello 15 in 60 minuti può rivelarsi un challenge mica da ridere, specialmente se non siamo attenti alle nostre mosse. Insomma, livello di sfida incongruente per un titolo a metà.

Bestie e buoi…

Zoo Tycoon offre un nutrito gruppo di animali esotici tra cui scegliere. A dipendenza della modalità scelta essi saranno sbloccabili subito, tramite ricerche o tramite livelli di fama dello zoo. E anche i vari habitat sono sufficientemente variati, sebbene siano sempre gli stessi senza possibilità di disegnare per conto nostro l’habitat perfetto. Possiamo comunque sceglierne la dimensione (piccolo, medio o grande) e personalizzarli con diverse dotazioni per la cura (mangiatoie, docce), dotazioni particolari (tiragraffi, altalene, vasche) e dotazioni interattive (di cui abbiamo parlato prima). Ogni animale avrà il suo grado di compatibilità con un ambiente specifico, quindi non pensate di piazzare uno scimpanzé in un ambiente alpino, perché non sarà affatto di suo gradimento! La cura degli animali sarà altresì importante e starà al giocatore, specialmente nelle prime fasi di uno zoo, di sincerarsi che tutti abbiano di che nutrirsi, che vivano in un ambiente pulito e possano svagarsi. Con l’ingrandimento dello zoo potremo investire in centri di pulizia e uffici dei guardiani, potendo assegnare tali onerosi compiti ai nostri sottoposti. Molte delle interazioni poi potrebbero essere fatte tramite comandi vocali di Kinect, ma OVVIAMENTE visto che siamo in Svizzera con la console impostata in italiano, tali comandi vengono disattivati. EPIC FAIL come al solito!

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La gestione degli animali comunque è abbastanza completa, con tanto di eventi procreativi (niente a che vedere con i documentari della National Geographic comunque) e diversi gradi di contentezza. Meno bene per la gestione degli altri aspetti dello zoo, che appare abbastanza limitata. Impossibile creare il layout che preferiamo, dal momento che basterà piazzare un’habitat o un’attrazione affinché il gioco crei da solo strade e contorni. Avremmo preferito maggior controllo!

Tutto il pacchetto

Zoo Tycoon è molto cartoonesco, colorato e allegro. Su Xbox One, sebbene il titolo non affatichi neanche lontanamente i chip della console, appare decisamente meglio della sua controparte Xbox 360. Gli animali per esempio hanno una vera e propria pelliccia e non si notano rallentamenti, cosa che invece appare prontamente su Xbox 360 durante le fasi in terza persona. Tutto sommato però i cambiamenti sono puramente estetici e non perderete granché se opterete per la versione old gen. Gli animali si comportano tutti in modo apparentemente realistico, per quanto possiamo vedere noi. I lemuri correranno all’impazzata in giro, le tigri sono dei bei gattoni, i suricata se ne staranno in piedi per scrutare i dintorni e gli orsi non faranno altro che grattarsi la schiena a mo’ di Baloo del Libro della Giungla. Un buon lavoro, insomma.

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Il gioco è abbastanza divertente, sebbene non sia né un eccelso manageriale né un grande simulatore di safari fotografico. Un titolo un po’ a metà, con un target incerto. Potreste apprezzarlo come potreste dimenticarlo dopo un paio di giorni. A voi la scelta!

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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