Windows 10, Xbox One e HoloLens

La conferenza di Microsoft dedicata al futuro di Windows si è tenuta questa sera durante oltre due ore. Le novità spaziano da Windows 10 a Xbox One, senza dimenticare Windows Phone e HoloLens. Tenetevi forte, di roba da discutere ce n’è un sacco.

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Windows 10 a tutto andazzo

La conferenza si è aperta in modo piuttosto tranquillo. Il capo della sezione sistemi operativi Terry Myerson si è dilungato sul rapporto che Microsoft sta cercando di sviluppare con gli Insider (coloro che hanno scaricato la “beta” di Windows 10 lo scorso autunno) e snocciolando qualche cifra interessante: 1,7 milioni di insider, 800’000 feedbacks e 200 topics discussi. Cifre di sicuro interessanti che fanno capire come nel mondo dell’IT la nuova versione del sistema operativo sia piuttosto attesa. Si è poi passati a discutere delle idee alla base del nuovo OS: esperienza mobile, privacy e interazioni naturali. Windows 10 funzionerà come esperienza condivisa, non più legata ad un singolo computer. Parte di questa visione la troviamo già in Windows 8.1, il quale sincronizza tramite tutti i PC di un utente impostazioni, sfondi, preferiti e quant’altro. Windows 10 si muoverà nella stessa direzione, migliorando ogni aspetto e integrando sempre di più ogni PC in un singolo sistema.

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Il menu start (o come ci piace ricordarlo, il menu avvio) si comporterà in modo diverso se stiamo usando un PC o un tablet. Devices come Surface saranno in grado di cambiare l’interfaccia in modo automatico se stiamo usando il tablet con o senza tastiera, proponendo all’utente di usare l’interfaccia a schermo intero o classica di Windows. La modalità continuum non sarà proposta invece su pc tradizionali da scrivania, dove vedremo il menu start ibrido di cui parlammo nella scorsa preview del sistema.

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Cortana sbarca, come ampiamente previsto, anche su PC e Tablet. L’evoluzione dell’assistente digitale dal nome molto halo-centrico arriverà infatti su Windows 10 con il supporto a 7 lingue (supponiamo l’italiano sia una di queste) e nuove funzionalità. Durante la conferenza Joe Belfiore ha chiesto a Cortana di fare imitazioni, di cercare news su internet e ricerche generali. Cortana potrà cercare files sul computer, cercare fotografie in base a date e posizioni geografiche, interagire con le app di sistema e scrivere email. L’assistente di Windows 10 imparerà cose su di noi, come già fa in Windows Phone, per servire meglio l’utente il quale potrà scegliere esattamente quanto il sistema saprà su di esso.

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Windows Phone 10 si chiamerà semplicemente Windows 10 e arriverà in preview il prossimo mese. Il sistema è stato mostrato su un Lumia 1520 da Joe Belfiore ed è piuttosto simile a Windows Phone 8.1, anche se da vicino si notano diversi cambiamenti. Un nuovo Action Center sincronizzato con PC, un nuovo sistema di messaggi integrati a Skype e molte altre cose che scopriremo nel corso dei mesi. Una delle app mostrate sul palco è la nuova versione di Outlook in formato universale, ovvero sia per PC che per smartphone. L’app contiene l’engine di Word per la lettura delle email ed è un deciso passo avanti rispetto al presente. Nuova app universale anche per quanto riguarda le fotografie, con il mondo mobile e fisso che condivideranno la stessa app. Diverse features quali la rimozione automatica dei doppioni e un auto enhance delle immagini faranno la parte del leone. Vedremo dunque la nostra libreria di fotografie gestirsi in modo più autonomo, eliminando occhi rossi e sistemando la luminosità degli scatti. Purtroppo questa app non sarà disponibile nella preview per Windows Phone, ma arriverà nel corso dell’anno. Altre app universali sono previste nel corso del 2015 come il nuovo People Hub, Musica, OneDrive, Skype, eccetera.

Ad un evento Microsoft può forse mancare Office? Certo che no ed ecco che si è parlato di una nuova suite di programmi pensati per essere usati su diversi device e formati. Word, Excel e PowerPoint arriveranno su tablet e smartphones ottimizzati per interfacce touch senza però rovinare l’esperienza classica da ufficio. Tramite OneDrive i file dell’utente saranno sempre disponibili e ancora più legati tra casa e on the go.

Il tanto vociferato nuovo browser Spartan è stato ufficializzato da Belfiore. Un nuovo rendering engine diverso da quello di Internet Explorer, una nuova interfaccia e integrazione profonda con Cortana sono le novità di primaria importanza. Potremo prendere note direttamente nel browser, salvare e condividere pagine web, utilizzare una modalità di lettura che, come su telefoni e altri sistemi, evidenzia solamente la parte scritta di una pagina.

 

 

Windows 10 sarà disponibile gratuitamente durante il primo anno per il primo anno partendo da Windows 7, 8.1 e Windows Phone 8.1. Settimana prossima arriverà la nuova versione per gli Insider con nuove features e 25 lingue tra cui scegliere.

Surface Hub, primo hardware annunciato alla conferenza, è la classica cosa che non toccherete mai con mano. Si tratta di un gigantesco televisore 84 pollici 4K basato su, indovinate un po’, Windows 10. Questo device è indirizzato verso le aziende che hanno collaboratori distanti gli uni dagli altri. Sull’Hub si potrà dividere il lavoro e collaborare con gli altri avvalendosi di una lunga serie di sensori: videocamere, altoparlanti, chip NFC, Wi-Fi e altro. Il tutto ovviamente touch screen.

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Un po’ di gaming

Durante la conferenza è apparso sul palco anche Phil Spencer, guru indiscusso della sezione Xbox. Phil ha parlato della nuova app Xbox, molto più completa e comoda rispetto all’attuale versione su Windows 8.1. In programma una integrazione totale tra achievement, giochi, contatti e contenuti (come i DVR) tra Xbox One e Windows 10. Il nuovo sistema operativo potrà, come la console, registrare gli ultimi 30 secondi di gioco per poi condividerli con gli amici o OneDrive e potremo farlo anche con Steam e non solo giochi first party. Phil ha parlato brevemente anche di DirectX 12, mostrando una demo realizzata da Futuremark e affermando che grazie alle nuove librerie si può ottenere fino al 50% di performances in più sullo stesso hardware, risparmiando batteria allo stesso tempo. Parole molto grosse, staremo a vedere! Lionhead ha fatto capolino sul palco, annunciando che Fable Legends arriverà sia su Xbox One che su PC, supporterà DirectX 12 e il cross-play tra console e computer, una vera prima mondiale. Sarà possibile per gli sviluppatori creare app sia per Windows 10 (computer o mobile) e Xbox One, de facto ampliando enormemente il potenziale della console.

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Nuovo paragrafo per la notizia sicuramente più grossa che riguarda Xbox One: con Windows 10 potremo usare il computer o tablet per fare lo streaming dei giochi dalla nostra Xbox. Un po’ come già accade con il remote play su Playstation 4 e PS Vita, con Windows 10 potremo però farlo su una vastissima varietà di device. Phil ha mostrato una brevissima sessione di gioco su Forza Horizon 2 usando un Surface 3 e un pad di Xbox One. Un’ottima notizia!

 

 

Un futuro di ologrammi

La bomba è esplosa nell’ultima parte della conferenza. Un improponibilmente coiffato Alex Kipman è arrivato sul palco mostrando ciò su cui ha lavorato negli ultimi 7 anni in collaborazione con Kudo Tsunoda (mente e anima di Kinect) e altri luminari: Microsoft HoloLens. d76d1d6c-a4e6-41d2-bc43-c9b49041a219Il momento in cui Kipman ha detto ad alta voce in una conferenza la parola ologramma, si è chiaramente sentito un tonfo sul web. Ma manteniamo la calma. HoloLens è una sorta di Google Glass del futuro, in cui sono unite realtà virtuale, realtà aumentata, Kinect e comandi vocali. Gli HoloLens sono un sistema a sé stante, senza bisogno di essere collegati a un PC o uno smartphone e sono composti da CPU, GPU e HPU (holographic processing unit). Questi occhiali sono in grado di capire dove stiamo guardando e riempire il mondo attorno a noi di ologrammi tridimensionali con cui possiamo interagire. L’utente interagisce con gli oggetti che lui solo può vedere usando le mani e la voce, senza bisogno di usare puntatori o tastiere. È possibile dunque interagire con oggetti virtuali, guardare video, usare Skype, disegnare in tre dimensioni con uno speciale programma chiamato Holo Build e poi stampare le nostre creazioni con una stampante 3D.

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Con HoloLens potremo giocare in realtà aumentata e una versione di Minecraft esiste già oggi. Ovviamente avrete capito che la parola ologrammi è usata impropriamente visto che in sé parliamo di realtà aumentata e non di oggetti visibili a tutti. Niente ponte ologrammi per ora! Ma gli HoloLens sono davvero molto interessanti e, se sapranno mantenere le promesse fatte oggi, saranno sicuramente il gadget da avere. Informazioni sicure per ora non ne abbiamo, compresi prezzi e date di uscita. Kipman ha detto che arriveranno “nel periodo di Windows 10” che può voler dire 2015, 2016 o addirittura 2017. E rimane il solito problema dell’accessibilità: saranno US only? Avranno features esclusive per gli Stati Uniti? Funzioneranno al 100% o dovremo accontentarci di features sub-par, un po’ come già accade su Xbox One? Tanti interrogativi per una tecnologia che un po’ ci fa sognare.

 

 

 

 

Il keynote si è concluso con un discorso appassionato, come oramai siamo abituati a sentire, di Satya Nadella. Il CEO di Microsoft si è limitato a fare un riassunto delle novità presentate, davvero tante, e dare ancora una volta voce alla nuova strategia del colosso di Redmond che mette l’utente al centro e Windows come servizio, non più come prodotto.

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Un keynote così denso di informazioni e di sorprese non si vedeva da anni e ci ha permesso di dare uno sguardo a ciò che ci aspetta nel mondo Windows per i mesi e anni a seguire. HoloLens è di sicuro il prodotto che più farà parlare di sé nei prossimi mesi e noi non vediamo l’ora di metterci le nostre avide manine (o occhietti?) sopra. Windows 10, sia pc che mobile, arriverà presto e continueremo a seguirne l’evoluzione. Nonostante non fosse un evento Xbox abbiamo visto novità interessanti e speriamo davvero che le promesse di DirectX 12 si traducano in fatti reali.

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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