Visto all’E3: Ashen

Ashen, titolo dei neozelandesi di Aurora44, è un gioco che aspettiamo da parecchio tempo. Annunciato per la prima volta all’E3 del 2015, si tratta di un interessante titolo indie survival con componenti di combattimento molto accentuate. Durante l’E3 2017 Microsoft è tornata a mostrare il gioco sia in conferenza, durante lo showcase e negli appuntamenti BCD (a porte chiuse) nel suo stand al Los Angeles Convention Center. Atteso per novembre, assieme al lancio di Xbox One X, Ashen ci immergerà in un mondo quasi stilizzato e totalmente open world in cui la sopravvivenza e l’esplorazione sono il punto focale dell’esperienza.

Seduti comodi su un divanetto, abbiamo ascoltato gli sviluppatori di Aurora44 con attenzione. Nelle foreste e pianure di Ashen il nostro personaggio, un avventuriero solitario, dovrà fare di tutto per sopravvivere. In totale libertà dunque potremo esplorare boschetti e caverne, raccogliendo oggetti e armi. Descrittoci come un titolo dalla progressione non lineare, con combattimenti ad altro rischio e con spiccati elementi RPG, non sarà un gioco molto facile, secondo stessa ammissione di chi lo sta creando. La particolarità di Ashen è tuttavia la modalità multiplayer. L’avventura verrà infatti condivisa con un altro giocatore, automaticamente, in modo casuale. L’accesso ad alcuni dungeon (come quello mostratoci all’E3) sarà riservato a due giocatori, così come certi altri tipi di azioni. Lo sconosciuto giocatore che ci accompagnerà si collegherà alla nostra partita senza bisogno di invito o lobby ma in modo automatico e passivo. Semplicemente, vedremo un’altra persona nella nostra zona. Starà poi a noi decidere se proseguire assieme, basandoci unicamente sulle sue azioni e stile di gioco, oppure abbandonare l’area causando la disconnessione dello sconosciuto. Al momento non è possibile nemmeno contattare gli sconosciuti tramite chat, visto che lo scopo degli sviluppatori è quello di offrire un’esperienza di gioco inedita e particolare (che però ci ricorda un po’ Journey su PS3 e PS4). Il punto focale del gameplay è quindi basato sulla condivisione aleatoria dell’avventura. Dietro nostra richiesta però abbiamo scoperto che il gioco ci affiancherà degli NPC in caso di bisogno: ad esempio dopo una disconnessione inattesa dell’altro giocatore oppure in zone altrimenti inaccessibili. In poche parole, nessun contenuto ci verrà precluso nel caso stiamo giocando senza essere connessi ad internet.

Nella demo che abbiamo visto abbiamo potuto appurare che i combattimenti sono difficili e dovremo dosare con grande attenzione la stamina e le scorte di cibo al fine di non essere sopraffatti dai nemici. Un gameplay quasi souls-like, con un numero ridotto di nemici che però offrono un grado di sfida piuttosto elevato. Importante sarà quindi imparare bene tempi e schivate, magari dopo qualche istante di osservazione delle mosse del nemico di turno. Nel gioco troveremo molte componenti RPG come la gestione di inventario, armi e loot. In particolar modo le armi possono essere a una mano o a due mani e avranno diversi tipi di statistiche per quanto riguarda gli attacchi ravvicinati o a distanza.

Nella prima metà della dimostrazione abbiamo visto il personaggio aggirarsi per una foresta: nemici umanoidi attaccavano il giocatore di quando in quando mentre si approcciava alla sua destinazione: un dungeon. Dopo aver superato un portale che richiedeva l’intervento di un secondo giocatore (un NPC in questo particolare caso), abbiamo notato di come Aurora44 abbia puntato molto sul concetto di luce ed ombra. Il mondo di gioco viene infatti illuminato da una sola luce, che si trova al centro del territorio. Più ce ne allontaniamo e meno i paesaggi saranno illuminati. Sotto terra invece dobbiamo fare affidamento su luci artificiali. Nel caso di questo dungeon, al giocatore viene fornita una torcia che è possibile usare per esplorare i cunicoli sotterranei, zeppi di vie secondarie e segreti (gli sviluppatori ci hanno rivelato di aver letteralmente riempito il gioco di zone segrete). La demo si è conclusa in una stanza con un boss d’ombra. Il nemico, che ci è parso piuttosto impegnativo da affrontare, cercava continuamente di rubarci la luce, saltando da un pilastro di roccia e l’altro. Dopo qualche minuto di lotta però ha prevalso il giocatore, usando sapientemente attacchi ravvicinati e schivate. Ashen, dicevamo, ha uno stile visivo particolare, quasi artistico. I PG e gli NPC sono senza un volto ben definito e anche il mondo di gioco è più cartoonesco che realistico. Una cosa che ha fatto storcere il naso a molti ma che noi abbiamo trovato interessante e stimolante. Una questione di gusti.

Il gioco di Aurora44 ha molti aspetti che ci incuriosiscono ma anche alcuni che ci fanno storcere il naso. Principalmente l’impossibilità, ora come ora, di giocare con un amico. Durante la breve sessione di domande e risposte abbiamo puntualmente fatto notare che questa mancanza potrebbe raffreddare gli entusiasmi di molte persone e la risposta è stata che ci avrebbero pensato. C’è ancora parecchio tempo prima di novembre!

 

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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