Underground

Raramente i prodotti videoludici puntano su altri settori al di fuori del gaming puro, con la chiara conseguenza di influire sul target a cui sono indirizzati. Saltuariamente vengono pubblicati titoli interessanti dedicati a non solamente il puro intrattenimento, ma anche atti nell’aiutare l’apprendimento di alcune professioni, come nel caso di Underground. Questo particolare Indie, sviluppato da Grendel Game per Nintendo Wii U, punta infatti ad un obbiettivo peculiare verso un settore ben specifico nell’ambito della medicina moderna, vale a dire l’apprendimento della laparoscopia per i giovani e futuri chirurghi…con un pizzico di divertimento. Chiaramente nessuno della redazione è un medico chirurgo, ci limiteremo quindi ad analizzare la mera componente videoludica e ad accennare l’elemento professionale in questione.

Underground Wii U

Underground narra delle avventure di un piccolo robot che, prendendo i controlli di un possente mech dotato di enormi braccia, si impegna a salvare i suoi simili dai meandri di una profonda caverna. Spinto da uno spirito d’eroismo, i suoi “sentimenti” lo spingono anche nel cercare di ricongiungersi con la sua padrona, una giovane ragazza che chiaramente vive in superficie. UNderground-002È quindi compito dell’utente impersonare l’imponente Mech ed utilizzandolo sfruttando appieno le sue imponenti braccia al fine di salvare i compagni dalle insidie del sottosuolo. Niente di troppo elaborato insomma sotto l’aspetto della trama, bisogna ricordare che il cuore del prodotto risiede nel particolare gameplay. Con una visione dell’ambiente sempre dall’alto, ogni livello va affrontato muovendo i due stick analogici del Wii U Gamepad : uno per il braccio sinistro e l’altro per il destro. Interagendo quindi con l’ambiente sottostante bisogna liberare la via d’uscita da varie intemperie, come massi, detriti, attivando determinati meccanismi e sfruttando peculiari abilità di ogni braccio per permettere ai robot di raggiungere il traguardo a modo di Lemmings. Avanzando e addentrandosi nei livelli successivi, chiaramente più complessi, si richiede una certa perizia sulla risoluzione degli enigmi posti dal level design, ma soprattutto per quanto riguarda lo spirito multitasking del giocatore. Avere quindi sempre sotto controllo tutte le azione effettuate per liberare singolarmente i robot è un requisito praticamente fondamentale per raggiungere il perfect score e superare egregiamente le sfide. Tuttavia l’esperienza di gioco pecca in alcuni punti che possono trasformarla in frustrazione, per un paio di motivi fondamentalmente. In particolare citiamo la gestione dello zoom sull’ambiente di gioco per operare su elementi più piccoli e dettagliati. Le due braccia agiscono sempre in simbiosi, vale a dire che non potranno mai essere separate o usate singolarmente evitando quindi uno split screen. Questo sistema di controllo influisce piuttosto negativamente sullo zoom che potrebbe accidentalmente attivarsi automaticamente, non essendo gestibile manualmente può comportare movimenti della telecamera involontari. Il giocatore ha quindi l’obbligo di ristabilire la visualizzazione del livello desiderata per una risoluzione del livello ottimale. È sufficiente possedere una certa maestria con i comandi, imparando in quali punti del livello accadono le sopracitate situazioni di zoom al fine di evitarle. screenshot09Un altro elemento alquanto discutibile è la fluidità generale dei comandi, così come la precisione richiesta nello svolgere determinate azioni, come quella più semplice sull’attivazione di un ascensore tramite bottone apposito. Ebbene, essendo il frame in alcuni frangenti non particolarmente stabile come la scarsa richiesta di precisione nel compiere determinate operazioni, se dovessimo pensare al target specifica a cui è indirizzato Underground concludiamo che l’esperienza simulativa “chirugica” non è particolarmente realistica. Problematiche a nostro avviso di un certo peso sulla qualità effettiva anche per il lato puramente di gaming ; problemi tecnici che dovevano essere evitate visto la qualità grafica generale all’altezza di un Nintendo Wii. È quindi inaccettabile notare problemi di framerate sul motore usato per Underground, il codice andava come minimo maggiormente ottimizzato su Wii U…che di certo non manca potenza sotto la scocca per questa tipologia di titoli. Dopo queste considerazioni, la qualità complessiva resta comunque al di sopra della sufficienza. Ci teniamo comunque a precisare che la problematica del framerate non è così preponderante da impedire una buona e sana sfida per completare perfettamente i livelli proposti.

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Difficile esprimere un giudizio completo sul prodotto in questione. Dal puro lato simulativo della chirurgia solo un esperto può esprimere un parere oggettivamente più pertinente riguardante l’esperienza proposta se è atta nel compiere l’obbiettivo prefissato dagli sviluppatori. Per farci un’idea, a nostro aiuto subentrano alcuni concorsi come la Dutch Game Awards premiandolo come miglior gioco “professionalmente applicato”. Invece, dal punto di vista consumer, quindi, del giocatore medio, Underground assolve solo in parte il suo compito. Il livello di sfida è buono come l’idea di fondo di salvare i robot sfruttando delle enormi bracci sull’ambiente circostante, elementi che rendono l’indie un puzzle game alquanto particolare. La presenza di alcune problematiche legate al comparto tecnico, o qualche frustrazione nei comandi abbassano purtroppo il livello qualitativo del prodotto ma mantenendo comunque una più che sufficiente qualità.

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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