Siamo passati da Sony per il nostro unico appuntamento a porte chiuse, ma per fortuna era il gioco che più di tutti volevo vedere: Uncharted 4. Seduti comodi sul divanetto nel privé di SCEE abbiamo visto la demo mostrata durante la conferenza Sony di lunedì scorso con una sostanziale differenza: dopo che Nate si fa trascinare dal camion sotto il ponte la demo non terminava affatto!
Passato più o meno indenne il ponte, il nostro eroe viene trascinato nel fango mentre attorno a lui si radunano un buon numero di cattivi su vari fuoristrada e moto da cross. Dopo un bel po’ di metri a faccia in giù nel fango, riusciamo finalmente a metterci in piedi e farci trascinare a mo’ di sci nautico per poi arrampicarci a fatica sul pianale del camion. Finalmente possiamo cominciare a reagire e per qualche istante possiamo sparare nascondendoci dietro il bordo del veicolo ma ben presto dovremo abbandonare la nostra copertura in favore di una jeep che si è affiancata al nostro mezzo per eliminarci. Preso il controllo del fuoristrada inizia un inseguimento in un campo di grando, moto e auto schizzano da tutte le parti per fermarci ma tramite delle sportellate ben calibrate possiamo liquidare la maggior parte dei cattivi a due ruote. A questo punto veniamo speronati e finiamo capovolti sotto il nostro mezzo.
Nathan, frastornato, si ritrova prigioniero del veicolo che sta prendendo fuoco! Piano piano riesce a trascinarsi verso la portiera e, liquidati due nemici appostati all’esterno, riusciamo finalmente ad uscirne vivi. Un provvidenziale passaggio ci riporta a casa dove rincontriamo Sully. Gli uomini sono esaltati perché hanno finalmente trovato indicazioni concrete per raggiungere il santuario pirata visto l’anno scorso nel reveal trailer. Favolosi tesori li attendono e quindi, mappa alla mano si preparano per partire. Entrano in casa per scoprire che Elena Fisher li ha scoperti. La demo finisce così.
Non abbiamo potuto giocare personalmente ad Uncharted 4 ma ciò che abbiamo visto girava in real time su una PS4. Salta subito all’occhio l’enorme lavoro di level design. Gli ambienti sono zeppi di dettagli, ogni cosa è animata magnificamente. Ad esempio durante una sparatoria Nate si è rifugiato dietro un sacchetto di sabbia che, una volta colpito dai proiettili, ha cominciato a far uscire il contenuto. Oppure durante la prima fase della rocambolesca fuga in auto di Nate e Sully un filo del bucato si è impigliato nel parafanghi anteriore ed è stato trascinato per un po’. I personaggi sono davvero ben fatti e notiamo in particolar modo l’ottima fattura dei tessuti dei vestiti. Personaggi che tra l’altro cambiano, come tradizione Uncharted, il loro aspetto in base a cosa succede loro. Nate dopo essere stato trascinato nel fango rimane tutto sporto e graffiato ad esempio. Ciò che abbiamo visto non è altro che una versione estesa di quanto già mostrato in settimana e non da vere indicazioni extra sul nuovo capitolo della saga di Nathan Drake. Tuttavia ha rinforzato le nostre impressioni positive sul gioco e ha reso l’attesa per il 2016 ancora più lunga.