TWD Season 2: All That Remains

The Walking Dead spopola alla TV, eppure ogni tanto si fatica a capire il perché. Sicuramente può vantare ottimi attori e una fotografia estremamente suggestiva, ma ciò che spesso manca è la storia. Lento, i minuti si trascinano con una flemma incredibile e solitamente succede qualcosa di grosso solo nelle puntate finali delle stagioni, giusto per farci aspettare con ansia la stagione successiva. Per fortuna che la serie videogames di Telltale invece è di tutt’altra pasta!

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Una parola d’avvertimento: essendo The Walking Dead una serie in cui la storia è tutto, in questa recensione potrebbero esserci alcuni spoiler. Leggete con cautela!

Oh my darlin’ Clementine…

allthatremains_sshot (7)Il sacrificio supremo di Lee non è stato vano, grazie al suo gesto d’affetto si è riscattato dai suoi peccati passati e ha permesso a Clementine di continuare la sua lotta per la sopravvivenza. La ragazza, oramai sola, si incammina per i campi quando all’orizzonte quando in lontananza vede due persone… finiva così la prima season di The Walking Dead, lasciandoci col fiato in sospeso. Per fortuna le cose si mettono bene per la ragazzina, dal momento che le due solitarie figure all’orizzonte non sono i terribili walkers (zombi insomma) ma Omid e Christa, due personaggi che abbiamo imparato a conoscere nella prima serie.

La nuova stagione cambia protagonista, passando da Lee a Clementine. La giovane è decisamente maturata rispetto a come ce la ricordavamo, resa più coriacea dalle traumatiche esperienze vissute in passato e dalle lezioni di vita imparate. Il mondo di Walking Dead è un mondo estremamente duro e che non perdona gli errori. Certo, coloro che hanno seguito con passione i primi 5 episodi di TWD, sentiranno con forza la pressione psicologica, dovendo passare dal cercare di risparmiare sofferenze alla ragazzina, al viverle in prima persona. Molto astuti i ragazzi di Telltale che hanno trasformato Clem da oggetto delle nostre attenzioni a nostro alter ego, impedendoci di sacrificare noi stessi come potevamo fare con Lee. Le cose brutte adesso capiteranno a noi e noi soli dovremo sopportarne le conseguenze. allthatremains_sshot (1)All That Remains, titolo di questo primo capitolo della season 2, funge da ponte tra la nostra vita passata e quella attuale, con la piccola Clem che di colpo dovrà abbandonare la relativa sicurezza del gruppo di Lee e soci per ritrovarsi a combattere da sola per la sopravvivenza. E ben poco importa nel freddo e cinico mondo di Walking Dead se hai 13 anni o 40, andare avanti vuol dire prendere decisioni difficili e drastiche. Senza svelarvi molto, sappiate che questa nuova stagione inizia immediatamente con il botto e superare lo shock richiederà un po’ di tempo… beccati questo serie TV! Incontreremo nuovi personaggi, alcuni buoni e alcuni cattivi e saremo chiamati a sopravvivere in parecchie situazioni complicate. Clementine verrà costantemente maltrattata dagli eventi, con falsi amici, false speranze e vuote vittorie. Il messaggio non potrebbe essere più chiaro: è ora di svegliarsi! Apprezzabilissima dunque in All That Remains la crescita di personaggi e situazioni, ora molto più dure rispetto al passato: da azioni dolorose a dialoghi tesissimi a situazioni personali complicate. In più, volendo, Clem saprà dimostrare che sa anche giocare al gioco dei grandi con estrema astuzia!

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Decisioni, decisioni…

Come al solito la struttura di The Walking Dead è tra l’avventura e il punta e clicca. Il giocatore può muovere Clem per varie scene in 3D e tramite un cursore interagire con i vari elementi. Cliccando su una scatola ad esempio vedremo la ragazzina muoversi verso di essa per esaminarla. Non è di sicuro un approccio action e per fortuna! Questa serie è tutta basata sulla trama e sulle decisioni prese dal giocatore. Come in passato, ogni azione genererà una reazione e man mano che andremo avanti potremo vivere le vicende con personaggi oppure con altri, a dipendenza di quello che succede. La season 2 spinge ancor più questo concetto, importando le scelte fatte dal giocatore nella season 1 (a patto che essi siano sulla stessa piattaforma, quindi niente iPad e Xbox per esempio). allthatremains_sshot (2)Lo stile non è cambiato per niente, con la solita grafica a fumetti 3D molto particolare, che tuttavia funziona molto bene per TWD. Su Xbox 360 ho notato evidenti rallentamenti di gioco in alcune situazioni, che spero vivamente siano corrette per l’arrivo del secondo episodio. La pecca è che il gioco è interamente in inglese, senza nemmeno i sottotitoli in altre lingue (come fu per la season 1, che venne tradotta solo in seguito) ma le voci sono per la maggior parte molto ben fatte e i dialoghi sempre ben scritti. Il gioco è una fotocopia tecnica della prima stagione: controlli identici, situazioni comparabili e grafica invariata. Ciò che cambia è la storia, che poi è l’unica cosa che conta. Certo, essere il primo episodio significa che bisogna impostare la vicenda e che non siamo ancora ai livelli dell’epico ed indimenticabile secondo episodio della prima stagione, ma le cose carbureranno molto velocemente. Consiglio da amico, se volete iniziare The Walking Dead assicuratevi di recuperare la prima stagione e l’episodio speciale 400 Days, altrimenti vi perderete molto della storia. Non che la season 2 non possa essere giocata da sola, ma sarebbe un autentico crimine farlo!

 

 
 

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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