The Witcher 3 alla Gamescom 2014

È passato un anno dall’ultima volta che abbiamo visto coi nostri occhi The Witcher 3 e il nostro grado di attesa era piuttosto elevato. Nella giornata di oggi siamo quindi tornati scodinzolando da CD Projekt RED per la nostra dose di Geralt e ovviamente per i favolosi gadget oramai marchio di fabbrica dello sviluppatore polacco.

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La demo di 45 minuti che abbiamo visto, tratta dalla versione PC, ci ha colpito principalmente per la sua grafica davvero ottima. Un enorme lunghezza di campo visibile, un mondo vivo e vibrante e un favoloso senso di libertà. The Witcher 3 è un gioco davvero vasto, con tempi per attraversare la mappa che si aggirano attorno ai 30 minuti di tempo reale, un traguardo davvero niente male e nessun muro digitale. Gli sviluppatori promettono quindi che non incapperemo nei soliti muri invisibili che rendono frustrante l’avventurarsi per i mondi videoludici. Fortunatamente, oltre alla possibilità data al protagonista di saltare (finalmente aggiungeremmo), esiste il fast travel. Per spronare comunque i giocatori all’esplorare il mondo di The Witcher, potremo usare gli spostamenti veloci solo verso posti in cui siamo già stati. A livello puramente di gameplay abbiamo visto il meditation screen in cui possiamo mandare avanti veloce il tempo alfine di trovarci nell’orario più propizio per svolgere una missione (meglio combattere certi mostri alla luce del sole!) e i mutagen che danno a Geralt poteri particolari ma con il rischio di esagerare e avere anche effetti collaterali.

The_Witcher_3_Wild_Hunt-Crossroads

Dopo queste premesse, la nostra demo è entrata finalmente nel vivo. Teletrasportato Geralt in una palude, abbiamo potuto apprezzare il rinnovato sistema di combattimento, i sensi sviluppati del protagonista, l’inventario e i poteri del nostro witcher. Per quanto riguarda i combattimenti, si vede che moltissimo è stato fatto rispetto alla legnosità di The Witcher 2, il quale ci aveva lasciato un po’ con l’amaro in bocca da questo punto di vista. In questo terzo capitolo il combattimento scorre in modo nettamente più fluido e risulta al contempo più stimolante e molto più gore. Effettivamente tra smembramenti, decapitazioni e tagli di arti, The Witcher 3 ci è sembrato quasi inutilmente violento. Ma forse è una questione di gusti? Per quanto riguarda i sensi sviluppati del protagonista, essi sono particolarmente utili per seguire tracce e individuare rumori, animali e creature malvage.

The_Witcher_3_Wild_Hunt-One_of_the_Crones

Creature da sistemare in seguito con spada e poteri magici come il fuoco o il potere che crea uno scudo sferico attorno a noi. La nostra demo ha evidenziato la componente esplorativa del gioco e il sistema di quest. Ci è stata infatti appioppata una missione di ricerca e distruzione da 3 strani esseri dall’aspetto affatto rassicurante. Dopo una breve fase esplorativa e una altrettanto breve fase di combattimento, la quest è stata portata a compimento. Una perplessità è sorta, dal momento che il combattimento ci è sembrato eccessivamente facile e sbrigativo, nonostante l’ottimo design del boss e della suggestività del momento. Insomma, tanto impegno per risolvere le cose con due incantesimi e tra stoccate di spadone? Speriamo che fosse solamente un “problema” legato alla versione non definitiva del gioco.

The_Witcher_3_Wild_Hunt-Geralt_torching_his_enemies

The Witcher 3 sembra aver corretto tutto ciò che non avevamo apprezzato in particolar modo nel capitolo precedente, ingrandendo il mondo di gioco di una quindicina di volte e offrendo una libertà finora ineguagliata nella serie di CD Projekt RED. Come sempre sarà necessario valutare il gioco finale, ma per ora le cose sembrano andare nella giusta direzione.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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