Star Fox Zero

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Sono molte le proprietà intellettuali che hanno visto luce sull’ammiraglia casalinga Nintendo Wii U, console che ha raggiunto, ormai, la fine del suo ciclo vitale dovute alle scarse vendite raccolte negli ultimi quattro anni. Tra queste spunta con sorpresa Star Fox Zero, presentato lo scorso E3, storica IP nata su Super Nintendo nel lontanto 1993 e da subito amato dai giocatori di tutto il globo, soprattutto per quello che concerneva la controparte grafica, un pioniere per girare su cartuccia. Seguito successivamente da titoli di grosso calibro come Star Fox 64, un capitolo platform su Gamecube e via dicendo, si arrivano ai giorni nostri con il suo debutto su Nintendo Wii U. Inizialmente accolto in una maniera un po’ blanda da parte del grande pubblico, essendo la qualità grafica al di sotto delle potenzialità del Wii U ma, soprattutto, pervia di un’utenza sempre più esigente nella controparte grafica, Star Fox Zero ha comunque saputo risollevare un certo interesse non appena il nome Platinum Games è apparso fra i collaboratori dello sviluppo. Anche la redazione stessa ha nutrito parecchie speranze visto la diretta implicazione dei creatori di Bayonetta, soprattutto per quanto riguarda il sistema di azione e la pulizia grafica applicata. I due rinvii ufficiali sono valsi la pena per offrire un prodotto degno del nome di Star Fox ? Lo scopriremo a breve.

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starfox-zero-1Quello di Star Fox Zero è un ritorno al passato con meccaniche e gameplay ispirati ai precedenti capitoli e quindi già ben testati. A capo dell’intero progetto siede il maestro Miyamoto che promette di portare alla luce un brand con il botto, anche se, come già citato nel paragrafo introduttivo, i primi trailer non hanno suscitato quell’effetto wow che la casa di Kyoto si aspettava, per colta del fattore stilistico inerente alla grafica “arretrata” ma anche del sistema di controllo, di primo acchito troppo ancorato a Star Fox 64. Star Fox Zero infatti richiama parecchio i suoi predecessori, cominciando dai protagonisti ancora Fox Mc Cloud, Peppy, Slippy e Falco, atti nel cercare di fermare Andross e il suo numeroso esercito alieno in numerosi stage sparsi per la galassia di Lylat. Un omaggio al passato che rende questo titolo abbastanza particolare, la presenza dei classici personaggi di Star Fox lo piazza come una sorta di diretto sequel al capitolo uscito su Nintendo 64. Sono numerosi i richiami del classico universo di Star Fox, primo fra tutti il fatto di cominciare l’avventura direttamente dal pianeta Corneria. Ciò non toglie che la gestione degli stage e il susseguirsi della trama si distaccano dai predecessori, introducendo una sorta di sistema “bivio”. In pratica il giocatore intraprende strade alternative affrontando Boss nuovi boss ma avanzando differentemente negli stage proposti. Questo fa sì che la modalità storia debba essere completata più volte, permettendo una maggiore longevità e coinvolgendo attivamente il giocatore a trovare nuove strade alternative e sbloccare più contenuti. Nella fattispecie gli stage spesso si suddividono in più sezioni : la prima seguirà un binario unico in cui il mezzo di Starfox avanza automaticamente, la seconda invece permette lo spostamento libero in uno spazio specifico. Si tratta di un elemento che richiama in parte la soluzione adottata in Kid Icarus Uprising. Altri invece richiedono altri mezzi che saranno citati nei paragrafi successivi. Si aggiunge la ricerca di tutte le 70 medaglie disponibili aumentando ulteriormente la longevità con un maggior senso di sfida che ricalca appieno la filosofia arcade. Se inizialmente la nostra prova preliminare era piuttosto critica, ora siamo convinti della qualità complessiva da questo punto di vista : sotto l’aspetto della longevità Star Fox Zero soddisfa appieno le numerose esigenze dell’appassionato medio di questo particolare brand.

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L’elemento che merita un approfondimento più dettagliato è tutto quello legato alle meccaniche e al gameplay. Come già ripetuto, Star Fox Zero può dare l’idea di titolo già visto, non particolarmente innovativo e poco ispirato proprio per i numerosi richiami ai suoi predecessori. Tuttavia il sistema di puntamento, così come i comandi dell’Airwing sono tutto fuorché evidenti: ci troviamo di fronte a uno dei pochi prodotti che sfruttano appieno il Wii U Gamepad. Sì, perché se da una parte si comanda la navicella sul grande schermo, talaltra puntiamo i nemici tramite il Wii U Gamepad sfruttando i giroscopi. I due sono così indipendenti l’uno dell’altro. Questo crea un connubio nei comandi inizialmente frustrante e poco comprensibile, perché richiede una certa capacità nel distinguere ben due sistemi di comandi : da una parte il mezzo di trasporto, dall’altra il puntatore che non segue quest’ultimo. L’utente si trova dinnanzi infatti a due tipi di visualizzazione :  quella classica in terza persona sulla televisione e in prima persona all’interno dell’abitacolo dell’Airwing.
Si tratta di nuovo sistema di controllo e inedito se confrontato direttamente a tutti i capitoli di Star Fox usciti fin’ora, rendendo Wii U Gamepad un controller fondamentale con molto potenziale da vendere. Un po’ come si era assistito con The Wonderful 101, di Platinum Games, Star Fox Zero avrebbe trovato la sua ragione di esistere se fosse uscito poco dopo il lancio di Nintendo Wii U, così da affermare lo sfruttamento di un doppio schermo mai stato preso troppo in considerazione nemmeno dalla stessa Nintendo. È quindi strano vedere come un prodotto di questo genere arrivi solo ora, a fine ciclo della console, e di come sia praticamente l’unico prodotto first party a sfruttare appieno le potenzialità del Wii U Gamepad. Sia chiaro, non è un sistema di controllo accessibile a tutti, soprattutto per i meno pazienti. Riuscire ad apprendere velocemente i comandi dell’Airwing e governare appieno il mirino separato dai controlli del mezzo non è una cosa da tutti. Il sottoscritto ha dovuto investirci una buona ora prima di riuscire a comandare decentemente il velivolo accumulando un punteggio accettabile. Difficile consigliare come muovere la testa durante uno stage, se mantenerla fissa sul televisore fissando il mirino su schermo tramite giroscopi o rimanere spesso sul Wii U Gamepad e colpire con precisione i nemici che appaiono nelle vicinanze dell’abitacolo. Ognuno deve trovare il proprio stile, quello che è chiaramente più comodo soggettivamente parlando.

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Ma non è solamente l’Airwing il mezzo protagonista di questo capitolo di Star Fox. Come alternative è messo a disposizione il walker che si attiva premendo A durante uno stage, trasformando l’astronave di Fox in un bipede da terra che corre abbastanza velocemente. Di alternative su terraferma non poteva mancare il mitico carro armato già presente in Star Fox 64 o l’interessante Gyrowing che introduce missioni più lente e dedite all’hackeraggio di determinati terminali. Tutti questi nuovi mezzi hanno un gameplay ben specifici, che purtroppo vanno a complicare ulteriormente il sistema di controllo, già abbastanza caotico per la sola Airwing. Penso che sia abbastanza chiaro che Star Fox Zero purtroppo non brilla per la sua immediatezza, difetto un po’ tipico di quei prodotti che sfruttano appieno il Wii U Gamepad (citando ancora l’esempio di The Wonderful 101). Si tratta del fattore negativo più incedente, perché per quanto riguarda la questione grafica si tratta di un giudizio più soggettivo. È vero che nel suo insieme Wii U può rendere molto di più, non tanto in materia di risoluzione ma quanto per la questione texture e framerate. Benché Star Fox Zero gira a 60 fps fissi, purtroppo in alcuni frangenti i cali sono veramente evidenti, e non per una questione di poca potenza della console. È anche vero che Wii U gestisce due schermi contemporaneamente, ma dubitiamo che non si poteva fare meglio dal fronte ottimizzazione, questione che ha introdotto ben due rinvii alla pubblicazione del gioco. Tutto sommato, Star Fox Zero è comunque un buon prodotto nell’insieme complessivo. È vero che Nintendo e Platinum potevano sicuramente fare di meglio, soprattutto per quel paio di punti precedentemente accennati, ma nel complesso Star Fox Zero si può godere appieno.

 

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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