Splatoon

Splatoon! Ah quanto l’abbiamo aspettato questo gioco? Dopo averci conquistato alla gamescom dell’anno scorso per divertimento e immediatezza di gioco, abbiamo atteso con malcelata impazienza l’arrivo di questo gioco. Finalmente qualche settimana fa è arrivato il codice review e abbiamo potuto lanciarci nei nostri test. Ecco com’è andata!

WiiU_Splatoon_logo_E3

Inchiostro simpatico

Splatoon fece sensazione all’E3 e alla gamescom per vari motivi: una nuova proprietà intellettuale da Nintendo basata fortemente sul multiplayer? Il mondo era forse impazzito? Ebbene sì, Splatoon fu presentato inizialmente come gioco esclusivamente online, con arene per 4v4 giocatori che si inchiostrano allegramente. Ma andiamo con ordine! In Splatoon impersoniamo un peculiare calamaretto teenager con la fissa per le mischie mollusche. In grado di trasformarsi in un istante da essere umanoide a calamaro vero e proprio passeremo le nostre giornate a fare shopping in giro a Coloropoli e a schizzare ovunque il nostro inchiostro colorato (…). Armati di tutto punto e forniti di varie abilità speciali, i calamari passano il loro tempo in varie arene a bersagliarsi. Attenzione però perché non siamo di fronte ad uno sparatutto, scopo del gioco non è infatti uccidere i nemici ma ricoprire la maggior parte dell’arena con l’inchiostro della nostra squadra. splatoon_screen (2)Negli scontri 4v4 infatti dovremo collaborare coi nostri compagni per coprire il più possibile, difendere le zone già conquistate e arrestare l’avanzata nemica. Il gameplay si fa immediatamente frenetico visto che tutti cercheranno di marcare più territorio possibile e ben presto l’arena diventerà un coloratissimo mix di calamari e inchiostro sparso ovunque. Bene inteso è anche possibile splattare i nemici, bersagliandoli senza pietà ma tale attività non fornisce punti utili alla vittoria. Il gameplay è estremamente semplice ed immediato e riflette tutta l’atmosfera di gioco accessibile (ma non banale) che permea Splatoon. Tramite il gamepad (e il giroscopio) muoviamo il nostro inkling, prendiamo la mira e saremo in grado di saltare ed immergerci nell’inchiostro già steso dalla nostra squadra. Quest’ultima cosa è fondamentale perché una volta in immersione l’inkling è doppiamente più veloce negli spostamenti ed è solo così che possiamo ricaricare le “munizioni” del nostro personaggio. Non mancano ovviamente armi secondarie e poteri speciali, sbloccabili e potenziabili mano a mano che avanziamo di livello. L’ampia varietà di armi che avremo a disposizione rendono Splatoon un gioco piuttosto tattico perché la scelta di armi e poteri va fatta in base alle nostre preferenze ma anche in base alle mappe disponibili e, possibilmente, in base ai nostri compagni di squadra. Inutile correre in cerchio in preda all’isteria quando stiamo perdendo zone della mappa o i nostri compagni sono in difficoltà! Un esempio tattico semplificato (per permettervi di capire) è questo: in squadra possiamo avere un giocatore armato di rullo da pittore. Quest’arma è molto efficace per colorare ampie porzioni di mappa ma sfortunatamente non è molto efficace per la difesa personale, specialmente da distante. In tal caso un altro giocatore dotato di armi a distanza dovrebbe prendersi carico della protezione di colui con il rullo in modo che possa colorare indisturbato. Altre tattiche interessanti che dimostrano una certa complessità delle strategie è che gli inkling possono risalire i muri inchiostrati. Ecco che un giocatore munito di armi ad istanza potrebbe guadagnare una posizione elevata per arrestare l’avanzata nemica. Splatoon offre anche diversi power up legati ai vestiti che indossiamo: perks che aumentano la velocità del personaggio, la ricarica dei poteri speciali e molto altro sono elementi che distinguono ogni singolo capo di vestiario acquistabile. Dopo un certo livello i vestiti avranno più di una miglioria, sebbene la seconda sarà applicata in modo casuale dal gioco. Da qui l’interesse a costruire un armadio colmo di vestiti tutti diversi con diversi potenziamenti da usare in determinate circostanze. Per quanto riguarda le mappe del gioco, al momento sono 5 le location disponibili che vengono offerte in gruppi di due a rotazione. In pratica una volta entrati nelle partite amichevoli online non potremo scegliere gruppi o mappe ma il gioco farà tutto in automatico. Non potremo nemmeno selezionare un team (a meno che di non entrare in partita tramite amici) ma il gioco farà tutto da solo, mescolando i componenti delle squadre ad ogni match. splatoon_screen (3)Quello che poteva essere un nemico potente prima adesso potrebbe essere un interessante alleato. Un po’ peccato che non si possa comunque scegliere la mappa perché certe armi sono più adatte di altre e non potremo scegliere davvero con cognizione di causa visto che il loadout (uno solo) si compone prima di entrare in partita.

Per i giocatori più seri Splatoon offre anche una modalità competitiva, chiamata Partite Pro. Le Pro, accessibili solamente dopo aver raggiunto il livello 10 nelle Mischie Mollusche (le amichevoli online), hanno un tenore davvero più competitivo. In tale modalità dovremo conquistare delle zone ben definite della mappa e mantenerne il controllo il più a lungo possibile. Si tratta di una modalità piuttosto brutale, specialmente perché ci ho giocato solo in compagnia d’altri recensori tutti piuttosto hardcore gamers! Divertente ma molto impegnativa, la modalità pro è dove l’inchiostro scorre come sangue!

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Distretto Polpo

La sorpresa di Splatoon è stato il single player. Il gioco offre infatti una campagna single piuttosto interessante che ci porterà a dover affrontare diversi livelli un po’ platform, un po’ rompicapo. Estremamente diverse dalle partite online, le sfide single player non richiedono al giocatore di ricoprire più spazio possibile con l’inchiostro ma di superare nemici, boss e puzzle ambientali. La campagna non è certo il punto focale di Splatoon eppure è divertente e molto variata, con sfide, meccaniche di gioco e livelli parecchio diversi tra loro. Molto riusciti i boss di fine livello e i vari collezionabili sbloccabili che renderanno disponibili nuove armi da usare poi in multiplayer. Insomma, personalmente vi consiglio di giocare alla campagna single player ancora prima di gettarvi seriamente nell’online perché così facendo vi impratichirete bene con il gameplay e renderete disponibili una vasta gamma di armi.

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Oltre al single Splatoon offre una seconda modalità offline, la palestra. In questa modalità due giocatori potranno sfidarsi in sulle mappe multi ma in split screen. Nella palestra un giocatore usa il gamepad mentre l’altro lo schermo della tv per far scoppiare il maggior numero di palloncini e per impedire all’altro di fare lo stesso. Si tratta di una modalità piuttosto piatta che mostra il fianco anche a livello prestazionale visto che il gioco gira probabilmente alla metà di quei 60 frames per second che offre invece altrove.

Gioco giovane

Splatoon offre molto anche se con evidenti incertezze dovute forse alla scarsa esperienza di Nintendo (rispetto ad altri publisher) per quanto riguarda l’online. Per cominciare non c’è chat vocale, quindi anche se giochiamo con degli amici l’unico modo per comunicare sono i messaggi “grazie” e “sono qui” che possono essere lanciati in qualsiasi momento a tutto il team durante le partite. L’impossibilità di selezionare le armi dopo aver visto la mappa è un’altra cosa piuttosto fastidiosa dal momento che non sapremo mai se siamo davvero pronti alla sfida. La rotazione delle mappe, come detto prima, è un concetto interessante ma che sostanzialmente farà sì che spenderemo la maggior parte del nostro tempo su una o al massimo due mappe, visto che mi è capitato di fare anche 8 match di fila sullo stesso terreno. Incertezze anche per quanto riguarda il matchmaking che arriva a formare squadre estremamente diseguali, condannando i più niubbi a subire cocenti sconfitte in caso essi vengano raggruppati automaticamente nello stesso team. Sono convinto che con l’apertura al pubblico dei server questa situazione migliorerà, ma il problema di fondo rimane. splatoon_screen (1)Perplessità anche per la modalità di mira di default che si avvale del giroscopio del gamepad di Wii U. Estremamente reattivo purtroppo non è anche altrettanto preciso e comodo e l’unica sarà disattivare tale funzione o mettersi di buona lena per imparare davvero ad usarlo. Dopo qualche decina di ore le cose vanno meglio, ma che fatica! Per finire, al momento le mappe sono davvero poche di numero. Certo, Nintendo promuoverà diversi eventi e rilascerà DLC gratuiti nei prossimi mesi che espanderanno notevolmente l’esperienza di gioco, ma per il momento la varietà fa un po’ difetto a Splatoon.

Nonostante quanto scritto in questo paragrafo però Splatoon è un gioco davvero molto divertente e dal piglio scanzonato che saprà farvi passare ore in sua compagnia. Che siate in single player o giocando assieme a sconosciuti da tutto il mondo, questo shooter del tutto anomalo targato Nintendo è davvero fonte di tanto divertimento. Condito da un character e level design di prim’ordine e dalle meccaniche sorprendentemente mature e profonde, è in grado di soddisfare neofiti e non dei giochi online. Molto bello e colorato da vedere, fornito di un netcode robustissimo che non lascia trapelare incertezze e lag, Splatoon è un eccellente esempio di titolo multiplayer fatto bene. La scarsità di mappe sarà presto ampliata (nel corso dell’estate) da nuovi contenuti gratuiti, fatto che ci fa perdonare la situazione attuale.

Splatoon è, per riassumere, maledettamente divertente e godibile. Un must per tutti i possessori di Wii U.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

3 CommentiAggiunto

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  1. Independent 28 Maggio 2015 | Rispondi

    Ottimo!
    Speriamo che sia diano da fare con le mappe essendo il punto focale per dare buona vita al gioco.
    Credo che questo gioco non debba fallire per due motivi:
    1. il gioco in sé merita e solo con un successo si vedranno nuove mappe ecc.
    2. un eventuale (e auspicato) successo potrebbe far si che Nintendo si renda conto che il modernizzare la propria mentalità in fatto di giochi per console domestiche sia pagante e quindi continui su questa strada. Questo cambio di mentalità sta diventando sempre più necessario per la sopravvivenza di Nintendo.

    PS ovviamente con cambio di mentalità non intendo cambiare radicalmente il modo di fare giochi, perché equivarrebbe a non vedere più Zelda & co. Intendo piuttosto che potrebbe puntare un poco di più su giochi online e su giochi per 18+, senza per questo dimenticarsi di tutto il resto.
    Purtroppo Nintendo con i 18+ ci ha provato più volte, ma senza la dovuta convinzione di ripetere e ampliare l’esperienza (si pensi a Mad World, gioco estremamente particolare e anche valido, passato sotto tono come se lo volessero nascondere).
    Con l’online i tentativi sono stati altrettanto timidi. Per esempio c’è da chiedersi perché la modalità online di Zombi U sia così limitata, mentre una eventuale modalità cooperativa sarebbe stata sicuramente gradita, come pure una vera e propria modalità in sfida con le orde ecc. ecc.
    Speriamo dunque che l’eventuale successo di Splatoon spinga Nintendo con più convinzione in questa direzione.

    PPS Ovviamente il punto 2 vale soprattutto per chi ha un amore di vecchia data con la casa di Kyoto

    • Dave 28 Maggio 2015 | Rispondi

      è presto per dirlo, ma per ora sono fiducioso per quanto riguarda splatoon. il potenziale c’è, ora bisogna solo sfruttarlo a dovere

    • ciaos 29 Maggio 2015 | Rispondi

      Sono daccordo un po’ su tutto, però nè Madworld nè ZombieU sono giochi Nintendo eh, il primo è di Platinum e il secondo di Ubisoft, quindi in questo caso Nintendo c’entra ben poco.

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