Sonic Boom : L’ascesa di Lyric

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Dopo l’arrivo di Sonic Lost World l’anno scorso in esclusiva per entrambe le attuali console Nintendo, ecco che un secondo titolo in onore dello storico porcospino blu approda per le due piattaforme della casa di Kyoto. Sonic Boom è stato annunciato solo circa sei mesi, suscitando una certa sorpresa fra i numerosi storici fan ma con l’accompagnamento di un certo malcontento non appena il gameplay fu rivelato. Effettivamente Sonic Boom non segue le orme dei precedenti capitoli principali, o meglio, solo approssimamene essendo il team di sviluppo BigRedButton delegato per la versione Wii U. Fin dai primi video rilevati, quello che ne risultava era un platform tridimensionale sulla falsariga delle vecchie glorie uscite a cavallo fra gli anni novanta e il nuovo millennio (dai capolavori Rare a quelli Naughtly Dog)…o almeno così lasciavano sperare. Per contro un primo campanello d’allarme  legato alla qualità effettiva finale ha cominciato a suonare durante le nostre prove presso, dapprima, la Gamescom e, successivamente, la Suisse Toy. Le nostre impressioni erano legate soprattutto al comparto grafico alquanto deludente, framerate imbaratzante, glitch e giocabilità al limite della sopportazione, e speravamo che simili problematiche fossero dovute a una vecchia versione beta del software (se non addirittura alfa), il prodotto finale sarebbe stato, tecnicamente parlando, accettabile. Invece, già dalle prime sessioni di gioco dalla versione disponibile per la vendita, il livello tecnico è rimasto praticamente identico…qualcosa effettivamente non torna.

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Come si poteva già intuire, Sonic Boom : l’ascesa di Lyric è la versione casalinga di questo Sonic occidentalizzato che tratta degli eventi successivi alla versione portatile Sonic Boom : Frammenti di Cristallo. In sostanza dopo le continue e ormai perenni diatribe fra il Doctor Eggmann e Sonic, ecco che l’intera squadra di eroi composta chiaramente dal porcospino blu, la storica volpe Tails, Knuckels ed Amy finiscono in un tempio sperduto dove al suo interno si cela un oscuro segreto. Fungendo quindi da livello tutorial, il giocatore viene già immerso in quello che vedrà nell’avanzare della vicenda, vale a dire esplorazione totalmente poligonale, sporadicamente a tratti bidimensionale platformstyle ed infine sezioni veloci con autocontrollo del personaggio durante la corsa. Tornando alla trama, dopo aver esplorato a fondo il tempio in questione, purtroppo la squadra non era a conoscenza del fatto che, attivando determinati meccanismi, avrebbero riportato alla luce un temibile nemico. Dopo quindi il risveglio del grande lucertolone vi lasciamo già immaginare in cosa consiste l’obbiettivo dei quattro eroi. Effettivamente la trama non è nemmeno così terribile come si lascia intendere, siamo dinnanzi a una sorta di more of the same tipico dei Platform tridimensionali. Lasciandola però à coté soffermiamoci su un altro punto dolente del prodotto, vale a dire l’introduzione di un gameplay alla Ratchet and Clank che rende ancora ulteriormente discutibile lo spin off di Sonic, SONIC-BOOM-VIDEO-GAME---07-Enerbeam_1391691297discostandosi completamente dall’anima del tradizionale porcospino blu. È anche vero che, essendo appunto uno spin off, si può ancora accettare dal punto di vista soggettivo : complici i vasti livelli da esplorare cambiando costantemente personaggio del gruppo con comodità…unico elemento davvero ben sviluppato, essendo i contro piazzati altrove. Sonic Boom : l’Ascesa di Lyric è un connubio di problemi tecnici e scarso sviluppo negli elementi proposti, lasciando spazio solamente a numerosi commenti negativi. Non citiamo tuttavia i già criticati character design, impressioni puramente soggettive, come l’introduzione di un gameplay platform esplorativo, sempre basato sui gusti degli utenti…così come la delusione degli storici fan nel vedere un personaggio come Sonic trasformarsi radicalmente, considerazioni che non verranno incluse nel voto finale. Tuttavia, il disastro nella qualità delle texture, così come il basso framerate, glitch e via dicendo sono elementi non accettabili in un prodotto attualmente in vendita. Persino il doppiaggio di Sonic è in bassa qualità, spesso i comandi fanno una certa fatica a rispondere rendendo l’esperienza utente insufficiente per un prodotto distribuito ben oltre i 60 fr. L’amaro in bocca resta soprattutto nelle sezioni veloci, quelle che dovrebbero rappresentare parte dell’anima di Sonic, con brutali cali di framerate (e freeze della console, riavviata tipo una quindicina di volte) inaccettabili per chi cerca una fluidità degna del porcospino blu. Anche dal lato contenuti del level design lasciano alquanto desiderare, oltre a catturare i ring e superare il vasto stage non abbiamo particolari attività da svolgere. O meglio, qualcosa c’è come la raccolta di ingranaggi per potenziare i singoli personaggi e qualche missione secondaria con ricompense risibili, ma tutto sempre molto risicato dando l’impressione di “è ancora in sviluppo”. Manca veramente qualcosa, seppur la base c’è non è stata particolarmente sviluppata, come se il team di BigRedButton si fosse fermato a uno stadio specifico dei lavori e non avesse più continuato.

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Questo e altro in Sonic Boom : l’ascesa di Lyric che, ripeto, non è nato sotto una buona stella, come le già citate critiche da parte dei fan allo scarso lavoro svolto durante lo sviluppo. Seppur l’idea del nuovo gameplay mischiato a quello vecchie (seppur presente in minoranza) non è a nostro avviso un vero contro, la totale mancanza nel trasformarlo in un’esperienza fluida, o perlomeno, decente lascia sempre sorgere molti dubbi. Stesso discorso per i contenuti che potevano essere inseriti nei vasti livelli, sfruttando davvero l’hardware che Wii U ha da offrire. Ci chiediamo, quindi, il perché della distribuzione del suddetto software…non era meglio aspettare e raggiungere risultati almeno discreti ? Perché immettere nel mercato un prodotto che è palesemente non pronto in numerosi aspetti ? Il tutto rimane ancora un mistero. Un vero peccato, quindi, nel vedere un progetto che poteva rivelarsi interessante diventare, per ora, un vero e proprio fallimento tecnico.

 

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Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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