Ci sono film d’azione, d’avventura, comici, drammatici… e talvolta ci sono film che fatichiamo a collocare. Alcuni sono capolavori, altri semplicemente non hanno un genere diverso da “schifezza”. D’accordo, la bellezza sta nell’occhio di chi guarda, ma bisogna dire che talvolta l’occhio di chi guarda è una vera porcata! Ma non divaghiamo, dal momento che dobbiamo parlare de I Sogni Segreti di Walter Mitty, che una schifezza non è affatto!
Nessuno sa realmente il potere che hanno i sogni nella nostra mente… se non nel momento in cui questi ispirano la nostra vita. Questo è ciò che accade nella rivisitazione contemporanea, fatta da Ben Stiller, del racconto in assoluto più rappresentativo sul tema dell’irresistibile fascino dell’immaginazione: THE SECRET LIFE OF WALTER MITTY di James Thurber. Stiller ha preso spunto da quelle due paginette e mezza, un classico del 1939, e le ha trasposte in un’epopea comica, ambientata ai nostri giorni, su un uomo che trova il vero scopo della sua vita dando sfogo alla sua immaginazione iperattiva.
Ci sei?
Walter Mitty è un uomo che non ha mai fatto nulla di speciale: non ha viaggiato, non ha hobby particolari, non ha fatto niente di notevole. Ma Walter racchiusa nella sua testa ha un mondo intero, un mondo in cui lui è l’eroe, la persona più straordinaria di tutte. Nei suoi viaggi immaginari il nostro protagonista fa tutte quelle cose che nella vita di ogni giorno non ha il coraggio di fare, oppure che non potrebbe fare perché impossibili. Tutti sogniamo ad occhi aperti ogni tanto, ma Mitty ne ha fatto una vera e propria arte. Purtroppo per lui però questa sua intensa attività di sognatore gli causa qualche problema, visto che gli capita di incantarsi inebetito in qualsiasi occasione, che sia per strada, al lavoro o mentre sta parlando con qualcuno. La sua vita però prenderà una direzione molto diversa quando la rivista per cui lavora, Life Magazine, si avvia verso la chiusura. Mitty, responsabile dei negativi fotografici, si perde lo scatto perfetto. Spinto da una collega per la quale ha una cotta, Walter partirà per un lungo viaggio intorno al mondo alla ricerca del fotografo e del negativo mancante e, nel frattempo, troverà anche il suo posto nel mondo.
Non il solito Stiller
Ben Stiller è protagonista e regista di questo film dalla gestazione travagliata, pellicola remake dell’originale Sogni Proibiti datato 1947. I Sogni Segreti di Walter Mitty è un film particolare, né completamente d’avventura, né drammatico, né commedia. 
Si colloca in quella zona grigia che contiene film come Big Fish: una zona particolare del cinema che spesso e volentieri stupisce lo spettatore. Abituati ai soliti ruoli in cui Stiller fa sostanzialmente il bigolo, fa strano vederlo alle prese con una storia seria. Eppure la sua performance convince, dimostrandoci che è perfettamente in grado di accostarsi a tematiche più serie. Il film in se è bello, anche se nello spettatore rimane la sensazione che al film manchi qualcosa. Non raggiungiamo affatto i livelli di Big Fish o di Benjamin Button (tra l’altro ampiamente citato da Stiller) anche se il trailer del film lasciava supporre proprio questo. I Sogni Segreti di Walter Mitty vanta una colonna sonora molto bella, una fotografia spettacolare e un buon cast (oltre a Stiller troviamo anche Kristen Wiig e Sean Penn) ma, come detto, manca di “un non so che”. Forse, personalmente, avrei preferito che il lato fantastico del film fosse più spinto o che il protagonista si trovasse in situazioni più inverosimili, dal momento che proprio questo suggerivano i trailer. E tuttavia non posso che affermare di aver apprezzato questo film, un po’ diverso dal solito e che decisamente parla al sognatore ad occhi aperti che c’è in me. Un augurio a tutti i sognatori di poter trovare i propri sogni ad occhi aperti nella vita vera!
