Shovel Knight

shovel-knight

Approdato finalmente anche per il vecchio continente, Shovel Knight rappresenta un titolo indie particolare molto interessante nel suo insieme. Sviluppato da Yacht Club Games tramite il sistema raccolta fondi di Kickstarter, Shovel Knight è uscito dapprima su Windows e OSX (Steam) e a distanza di circa 8 mesi, in concomitanza con la distribuzione tramite il canale eShop, nella fattispecie su entrambe le ultime console Nintendo. Ma per quest’ultime la pubblicazione avvenne solamente presso gli Stati Uniti, e solo settimana scorsa è stato dedicato un piccolo spazio durante il Nintendo Direct Europeo con il conseguente annuncio dell’arrivo del titolo: fatto che lascia presagire o presupporre una forte collaborazione, per quanto riguarda la distribuzione di Shovel Knight, fra Yacht Club Games e la casa di Kyoto, caratterizzata da sconti e un tema inedito da applicare su Nintendo 3ds. Trattasi di un titolo ispirato ai classici Platforms bidimensionali sidescrollers, Shovel Knight offre un’esperienza classica caratterizzata da uno stile rétro a 8bit, in onore alle glorie del passato delle scorse generazioni casalinghe. Il risultato è un titolo chiaramente di nicchia alquanto peculiare dove il solido gameplay si relaziona con la semplice trama proposta, in una dicotomia di un livello di difficoltà crescente nell’avanzare degli atti influenzato da un level design complesso ed elaborato. Il tutto chiaramente proposto in una chiave moderna, ma i diversi punti sopracitati verranno meglio approfonditi nei paragrafi successivi.

screen_07

La trama narra di un tempo lontano, nel quale le terre erano selvagge e popolate da leggendari eroi fra cui i migliori Shovel Knight e la sua amata Shield Knight, due cavalieri pieni di gloria e ricchezze. Un giorno però, quando raggiunsero la Torre del destino, un amuleto maledetto sprigionò una tremenda maledizione facendo sparire per sempre Shield Knight. Shovel Knight, con il cuore infranto, dopo aver ripreso i sensi scoprì che la torre maledetta era stata sigillata e si ritirò per sempre in una vita solitaria e piena di rimorsi. Senza più i due campioni, la regione venne assediata da un vile potere, governata dall’incantatrice e dal suo ordine degli spietati, nel quale valorosi cavalieri si coalizzarono con l’oscurità nel tentativo di governare queste terre. Ma ad un certo momento il sigillo sulla torre maledetta era stato sciolto, e una tremenda devastazione  stava per incombere su tutta la popolazione. Shovel Knight raccolse quindi la sua forza e il suo orgoglio al fine di ricominciare una nuova avventura nel tentativo di vendicare la scomparsa della sua amata.

L’aspetto più interessante di Shovel Knight è la gestione dei controlli e il solido gameplay. Infatti per tutto il gioco si utilizzeranno unicamente i tasti tipici del controller del NES, ossia A, B, Start, Select e la croce direzionale, e niente di più. Munito di pala, Shovel Knight potrà principalmente attaccare, scavare o saltare, ma non per questo significa che non sia complesso. Per chi é nato nei favolosi anni ‘80, gli ritornerà in mente Zelda II: Adventure of Link e i primi Mega Man. Il primo per il tipico modo di combattere, compreso l’attacco della spada (pala in questo caso) verso il basso, mentre il secondo per l’accuratezza nel saltare in modo impeccabile sulle piattaforme o nemici, i boss di fine livello con le proprie abilità, il level design che passa da terra, fuoco, ghiaccio, vento, aria e meccanico. Sono presenti 19 livelli, comprese le città e luoghi “segreti” in cui l’eroe dovrà farsi strada tra i vari Knights dell’ordine degli spietati. La mappa del gioco ricorda molto lo stile di Super Mario Bros 3, dove si potrà spostare il personaggio orizzontalmente per raggiungere le varie aree di gioco. Si aggiunge inoltre che si potranno incontrare sovente, lungo i sentieri, dei nemici, avventurieri o livelli per razziare qualche tesoro. Nel corso dell’avventura si otterranno delle reliquie (10 in totale), che aiuteranno l’utente a superare aree non accessibili o fornendo degli aiuti in caso di difficoltà (a titolo d’esempio il recupero della vita, o l’invincibilità per pochi istanti). Per l’utilizzo delle reliquie normalmente è necessario un costo in mana, che il giocatore potenzierà durante la progressione del gioco (come quella della vita).

Si aggiunge anche la conoscenza di un simpatico Bardo che darà una piccola ricompensa se in cambio gli si donerà gli spartiti nascosti nei vari livelli e, piccola chicca, la presenza dell’opzione nell’ascoltare le tracce audio presenti del gioco durante l’esplorazione del villaggio. Un altro aspetto importante é che non verranno date informazioni noiose e fastidiose su come giocare, ma si dovrà scoprire mentre si sta giocando o con l’aiuto della popolazione mentre si dialoga (come si faceva un bel tempo). La difficoltà progressiva regala a questo gioco la ciliegina sulla torta, del quale si passerà dal livello semplice a quello più complesso, saltando al momento giusto nel luogo esatto. Con un level design curato alla perfezione, aree di gioco molto vaste, nemici e ambienti ad Hoc, ci si potrà aiutare con dei vari checkpoint in caso di morte. Inoltre, al fine di aggiungere un po’ di difficoltà, l’opzione che permette di distruggere le sfere presenti nel checkpoint guadagnando preziosi cristalli per eseguire tanti acquisti al villaggio…se ovviamente il giocatore non verrà ucciso, altrimenti ripartirà dall’ultimo punto di controllo attivo perdendo una gran parte della ricompensa nel luogo esatto del decesso (recuperabile in parte tramite delle sacche con le ali). Con una colonna sonora fantastica degna di una console a 8 bit pronta a teletrasportare ogni videogiocatore degli anni ‘80 e non solo, immergendolo in un momento magico e nostalgico allo stesso tempo senza mai stufare, apprezzando al massimo la sua melodia a tal punto di canticchiarle quando meno te lo aspetti.

screen_10

Shovel Knight in entrambe le versioni testate presentano differenze legate alle caratteristiche di ciascuna piattaforma. Wii U ad esempio offre un’esperienza in alta risoluzione, probabilmente in full HD, e l’integrazione con Miiverse seppur non particolarmente sfruttata. Chiaramente non manca la possibilità di usufruire dell’offplay oggetto dal Wii U Gamepad, con tutta la comodità d’uso grazie alle sue generose dimensioni. Per contro le dimensioni ridotte di Nintendo 3DS (in entrambi i modelli attualmente disponibili sul mercato) non permettono una comodità come la controparte casalinga. Tuttavia l’introduzione dell’effetto 3D rende speciale la versione portatile, dove i diversi piani di profondità applicati sugli elementi del level design è davvero molto bene applicato. Si aggiunge inoltre anche lo StreetPass che funge da elemento multiplayer particolare. Streetpass arena si tratta di una modalità multiplayer asincrono nel quale i movimenti di Shovel Knight vengono preregistrati e scagliati contro l’avversario incontrato per strada. Idea interessante ma con l’unico contro della frequenza: essendo Shovel Knight un titolo di nicchia sarà piuttosto arduo incontrare altri giocatori.

screen_09               screen_20

Questo titolo regala a tutti i nostalgici della vecchia Nintendo Entertainament System (NES) un’avventura mozzafiato, con un audio splendido e un cavaliere armato di pala pronto a combattere contro chi gli sbarrerà la strada. Affilate quindi le vostre pale e fiondatevi in quest’avventura rétro ardua ed emozionante. Il prezzo d’acquisto é di 21.- CHF per entrambe le console, inoltre se si é già in possesso di una copia e si desidera comperare una seconda versione (da Wii U a 3DS e viceversa), si riceverà uno sconto del 33% (14.- CHF) sulla seconda copia nel Nintendo eShop.

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

1 CommentoAggiunto

Unisciti alla discussione
  1. Independent 26 Novembre 2014 | Rispondi

    Un titolo che merita davvero tanto. Sembra davvero di fare un salto indietro nel tempo, manca solo di dover soffiare nella cartuccia per tornare ai bei tempi di NES e SNES. Quando si accede alla mappa dei livelli giuro la prima cosa che viene spontanea è pensare a Mario Land. Però “The princess is in another…game” direbbe qualcuno.

    E poi consiglio di giocarlo sul pad della wii U perché sembra di ritornare ai piccoli schermi sui quali giocavamo da ragazzini!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

SGN Logo

Altri membri di SCN:
games.ch
the(G)net.ch