Riflessioni da Joypardo

Facciamo un piccolo esperimento oggi e trasformiamo Joypad Movies in un blog un po’ personale. Ritrovandomi sfacciatamente spaparanzato nella Press Lounge del pardo (che roba da sbroia), senza nulla da fare ancora per qualche ora, mi sono detto che si potrebbe anche parlare dell’altro lato del festival, quello lontano dalle telecamere e dall’attenzione della stampa. Parole in libertà insomma. Anzi, magari nei prossimi giorni si potrà parlare regolarmente di certe cose! Vi invito dunque a commentare in calce all’articolo se vi punge vaghezza.

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Joypad Movies non è certo Variety e quindi sarebbe un esercizio inutile per noi cercare di partecipare agli avvenimenti vip. Niente interviste con i grandi registi, niente inviti alla festa dello champagnino ieri sera. Ma in fondo chissenefrega, no? Il bel mondo del cinema vive anche e soprattutto di questo, di quell’auto esaltazione del “fare cinema, essere cinema”. Un mondo talmente lontano dal nostro, talmente concentrato su sé stesso da lasciare poco spazio ai comuni mortali. Facciamo comunque una distinzione importante: chi i film li fa probabilmente (ma nemmeno sempre!) possiede questo contatto con la realtà. Raccontando storie vere, ispirate a fatti reali o comunque che parlano dell’uomo in quanto tale, è impossibile farlo stando chiusi in una bolla. L’altra faccia della medaglia è invece quella di coloro che il cinema non lo fanno, ma di cui si impicciano. get.doL’avete di sicuro capito, sto parlando dei giornalisti in primis, ma anche di tutti quelle persone che in un modo o nell’altro lavorano in questo campo. Per loro il cinema è ragione di vita, argomento sacro di discussione. Il problema è che dall’alto della loro indubbia conoscenza della materia (cosa che io non posso nemmeno sperare di eguagliare!) perdono un po’ la prospettiva. Voglio raccontarvi un aneddoto che perfetto per illustrarvi di cosa sto parlando. L’anno scorso, durante la conferenza stampa dedicata a 2 Guns, film che aprì la Piazza Grande, ebbi il “piacere” di discutere con un giornalista della vicina penisola. Quest’uomo non riusciva a sopportare che 2 Guns, film squisitamente d’intrattenimento con Denzel Washington e Mark Wahlberg, non contenesse nessuna critica sociale. Ci chiedeva con fare stizzito “dove fosse Pirandello” oppure “ma non c’è nemmeno un po’ di Verga”. A prescindere dalla cultura cinematografica di una persona, un minimo di buon senso dovrebbe prevalere. Un film d’azione e battute piuttosto idiote difficilmente conterrà una critica sociale, figuriamoci poi Pirandello, il quale dubito fortemente sia una hit letteraria negli Stati Uniti. Insomma, questo dover cercare l’arrrrte e la cultura in ogni cosa mi fece parecchio ridere (anche se sul momento ero più basito che altro). Ma vi rendete conto del tipo di gente che gira? Ovviamente non tutti sono così, specialmente per quanto riguarda i giovani, non facciamo di tutta l’erba un fascio!

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

1 CommentoAggiunto

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  1. Ivonne 8 Agosto 2014 | Rispondi

    Ci vogliono anche articoletti di questo genere…adoro! 🙂

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