Quando film e videogiochi convergono

Perché un sito dedicato ai videogiochi all’improvviso decide di parlare anche di film? È una domanda del tutto lecita e il nesso tra film e videogiochi forse non è subito visibile. In realtà i due media, s’incontrano su più di un livello. Vediamo quali sono i principali punti d’intersezione.

filmevg


Advergames

Il primo esempio di convergenza tra film e video games che mi viene in mente, essendo studente di marketing, sono gli advergames. L’advergame è un videogioco rudimentale e molto semplificato: Al consumatore viene proposto un gioco facile ed intuitivo, possibilmente supportato dal maggior numero di sistemi operativi e piattaforme o console di gioco; la marca o il prodotto pubblicizzato passano in secondo piano. L’obiettivo è che il potenziale cliente sperimenti la marca giocando, passi del tempo nel “mondo” creato dall’azienda ed in fin dei conti acquisti il prodotto.

ralph

Questo tipo di gioco è usato soprattutto per beni di consumo, ma anche per film come ad esempio il film della Disney Ralph Spaccatutto (2012). Di solito la creazione e diffusione di questi “giochini” (come Fix-It Felix) richiede un budget (medio-)grande. Nel caso di Ralph Spaccatutto Disney ha orchestrato bene il tutto integrando l’advergame nella trama del film. Giocando con Felix e Ralph il potenziale target del film si occupava con il prodotto, prima che fosse disponibile nelle sale cinematografiche ed è risaputo che la sola esposizione ad un prodotto aumenta le probabilità che esso venga acquistato.

Adattamento cinematografico di videogiochi (e vice versa)

Ovviamente gli advergames non sono l’unico strumento per promuovere un film. Spesso gli studios sfruttano proprietà pre-esistenti come un franchise per vendere prodotti che non hanno nulla a che vedere con i film. starwarsLa saga di Guerre Stellari (iniziata nel lontano 1977) è considerata la serie di film che avuto l’impatto più grande sull’attuale cinema di Hollywood. Il marchio creato dall’oramai imprenditore e non più regista, George Lucas, ha fruttato più incassi nei cosiddetti mercati “ausiliari” (ancillary markets) come giocattoli e videogiochi, che al botteghino (vedi infographic di fianco).

La lista di videogiochi basati su film è pressoché interminabile e non essendo un gamer non mi sento di dare un giudizio in merito alla qualità complessiva del genere. Intuitivamente mi pare però di notare che i videogiochi migliori siano quelli che cercano prima di creare un “buon prodotto” ed usano il film per contestualizzare il gioco o addirittura solamente per scopi di branding. Quando invece gli sviluppatori di videogiochi cercano troppo di imitare la struttura o storia del film (o questo gli è imposto dallo studio), il risultato è meno interessante.
Lo stesso vale per la trasposizione cinematografica. I film basati su videogiochi di solito sono prodotti dagli studios sono “scommessa sicura”, poiché tratti da materiale precedentemente esistente. Simile ai sequel, prequel e remakes, i film basati sui videogiochi sfruttano la popolarità di una “marca” della quale il consumatore è già cosciente. Spesso Hollywood nell’adattare videogiochi in film, sottovaluta l’importanza di una storia coerente e personaggi con i quali il pubblico possa identificarsi. Anche se molti di questi film sono un successo o per lo meno pareggiano i conti degli studios, fino ad oggi nessuna re-interpretazione è riuscita a conquistare la critica. Mi riferisco soprattutto ai film americani, poiché sono le più conosciute e facilmente reperibili in realtà però molte produzioni in questo campo sono giapponesi (ma a dire il vero non credo di avene mai vista una).

I franchise più redditizi fin ora sono Resident Evil e Tomb Rider, entrambi spietatamente criticati e ignorati dalla maggior parte dei cinefili. Come per ogni sotto-genere anche in questo ramo ho visto film che mi sono piaciuti (Prince of Persia – Le sabbie del tempo e DOA: Dead or Alive), altri che detesto (ad esempio Hitman – L’assassino, uno dei peggiori film che ho mai visto) e tanti che trovo passabili o dimenticabili. Vale il discorso di prima: I registi, per quanta poca libertà artistica sia loro concessa, dovrebbero cercare di realizzare un “buon film”, fregandosene del videogioco.

Film & Videogame Mashup

scottpirgrimlocandinaCome terzo punto d’incontro vorrei parlare dei film che si ispirano e quasi per così dire si “fondono” con il formato del videogioco. Recentemente i blockbuster, soprattutto i film che vengono distribuiti nelle sale americane d’estate e nel periodo natalizio (spesso basati su popolari fumetti), prendono sempre di più la struttura di un videogioco. Il modo in cui sono filmati, la “trama” (per quanto si possa definire tale) e l’editing frenetico ricordano molto il mondo dei videogames. Guardando film come Scott Pilgrim vs. the World (2010) e The Raid: Redemption (2011), ma anche il campione d’incassi Avatar (2009), si ha più l’impressione di osservare un gamer all’opera, piuttosto una “tradizionale” produzione cinematografica. Con l’aumento delle immagini generate al computer nei film, esiste ancora un chiaro confine tra film e videogame?

Alcuni studios hanno creato film “interattivi” dove il pubblico poteva decidere lo svolgimento della storia. Alcuni cinema stanno cercando di offrire un valore aggiunto al loro prodotto, al di là del 3D. Sedili con esperienza tattile, cinema 4D come nei parchi di divertimento e ologrammi potrebbero essere il futuro. Intanto il pubblico spesso preferisce guardarsi i film nel conforto della propria casa, ma allo stesso tempo si ricerca il social per discutere i film e scoprire nuovi film. Trend e tecnologie simili vengono già usate da alcune console di videogiochi. Tutto sembra quindi indicare che cinema e gioco sono destinati ad incontrarsi, per diventare una cosa unica.

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

SGN Logo

Altri membri di SCN:
games.ch
the(G)net.ch