Puppeteer: Kutaro e le forbici magiche

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Finalmente! Dobbiamo confessarvi che aspettavamo Puppeteer con molta curiosità e per fortuna la lunga attesa non si è rivelata vana. Ma prima di tutto, vi invitiamo a prendere posto e mettervi comodi: il sipario sta per aprirsi…

 

Attenti a non perdere la testa!

Puppeteer, meravigliosa esclusiva per PlayStation 3, è una favola che trova le proprie radici nella cultura delle marionette giapponesi.

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Tutta l’incredibile avventura è infatti ambientata sul palcoscenico di un teatro magico nel quale rapidi cambiamenti di scena ed effetti di luce strabilianti la fanno da padrone.
La trama narra di come, in una terra lontana, l’ignobile Re Orso, un enorme e scontroso tiranno, si diverta a rapire i bambini per trasformarli in burattini rubando le loro anime, non prima però di avergli divorato le teste per aumentare i propri poteri. Un simpatico monarca, non c’è che dire. Kutaro, il nostro zampettante protagonista, rischia subito di fare la stessa fine ma, con l’aiuto di una misteriosa strega, un gatto e una fatina, riesce a rubare le forbici magiche del perfido re e ritagliarsi una via d’uscita tra ostacoli e nemici. Inizia così il suo viaggio nel mondo delle marionette per recuperare la sua anima e… la sua testa!

Non correte con le forbici in mano!

Kutaro, è proprio il caso di dirlo, pur riuscendo a scappare perde letteralmente la testa! Dispone però del potere di indossarne delle altre. Le teste hanno due funzioni: principalmente permetteranno al nostro eroe di avere una possibilità in più di essere colpito da un nemico prima di soccombere (per fare un esempio, come il classico fungo di Super Mario che gli permette di crescere) inoltre alcune funzionalità segrete potranno essere attivate solo con teste speciali.
Per fuggire dal castello nero, Kutaro ha inoltre a disposizione un paio di forbici incantate nientemeno che dalla dea dalla luna. È proprio grazie a loro che potremo muoverci negli scenari tagliando stoffe, carte e fogli presenti in gran numero nelle ambientazioni di gioco.
Con il proseguio dell’avventura teatrale, ci saranno a disposizione anche altri oggetti magici.

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Chi tira i fili?

La cornice di gioco, il teatrino, sarà sempre quello… ma si trasformerà, ruoterà, imploderà e farà urlare al miracolo visivo più volte. Se l’aspetto grafico e le idee di fondo sono geniali, per fortuna non sono fini a se stessi: a livello di gameplay, Puppeteer è un capolavoro. Un platform fuori dal comune che scorre fluido pur essendo impregnato di puzzle e enigmi da risolvere. Ottima idea l’introduzione di una sorta di multiplayer cooperativo: si può infatti giocare in due per semplificare le operazioni: uno controllerà l’eroe mentre l’altro muoverà di volta in volta un comprimario. L’unico neo è forse rappresentato dal livello di sfida relativamente basso. Ma in tutta sincerità, scusateci il francesismo, chissenefrega!

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Caliamo il sipario!

Un gioco permeato da una miriadi di citazioni e riferimenti, ma con uno stile unico. Un platform con personalità e classe da vendere! Giocabilissimo e godibilissimo da ogni giocatore! Acquisto obbligato! Avanti così, Sony!

 

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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