Provato in fiera Destiny 2: I Rinnegati DLC

Destiny 2 sta per ricevere la prima, corposa espansione. Con l’avvicinarsi del primo compleanno del popolare shooter MMO di Bungie, abbiamo avuto l’occasione di provare il primo livello della nuova campagna dell’espansione I Rinnegati. Questa nuova grande espansione introduce due nuove location e nuove modalità di gioco. In particolare, dovremo risolvere un omicidio davvero stratosferico: quello di Cayde-6.

Iniziamo la partita all’interno della Prigione degli Anziani. Qualcosa è andato decisamente storto perché l’enorme edificio è in preda al caos. I detenuti si sono liberati e combattono tra di loro: Cabal e Caduti si scontrano nei corridoi, prendendosi solo una breve pausa per prendersela con noi. Assieme a Cayde-6 e Petra, il nostro compito è quello di recuperare il controllo della struttura. Iniziamo su un lungo ponte, sui fianchi in lontananza vediamo altri Guardiani intenti a combattere contro i fuggitivi. Non c’è tempo per pensare, i nostri compagni ci esortano via radio ad avanzare. Petra è impegnata con la riparazione delle difese e Cayde ha bisogno del nostro aiuto per riattivare una sorta di generatore. Avanziamo per i corridoi con il nostro Warlock sperimentando con le nuove armi (un’automatica, uno sniper e un lanciarazzi) tutti e tre dal potere davvero devastante.

In particolare, l’arma automatica aveva una velocità di ricarica davvero impressionante. Ma le tre armi che avevamo in dotazione non sono nulla di particolarmente sconvolgente, specialmente se paragonate alle vere novità: l’introduzione dell’arco e delle nuove super. L’arco esotico è un’arma molto lenta e difficile da maneggiare perché prendere la mira in modo accurato non è affatto un’impresa facile. Ma un’uccisione precisa non è solamente devastante ma, nel caso dell’esotico che abbiamo provato, può causare una reazione ad area. Se nei tre colpi sparati uno va a segno in modo preciso, il successivo sortirà una sorta di effetto elettrico in grado di colpire i nemici circostanti. Per quanto riguarda la super, abbiamo potuto provare solo quella del Warlock. La radianza ritorna su Destiny 2 ma stravolta in una nuova modalità che non esiteremmo a definire intrigante.

Al posto di rianimare semplicemente il giocatore, ricaricando al contempo molto rapidamente le granate, ora la radianza crea una bolla statica. I giocatori all’interno della bolla attiva ottengono una cura rapidissima e, sospettiamo, una rianimazione in caso di decesso (non abbiamo potuto verificare la cosa perché abbiamo giocato in single player). In ogni caso, la nuova radianza guadagna una valenza tattica non indifferente, specialmente per quanto riguarda le strategie da applicare durante le incursioni più impegnative. La classe Warlock ritorna ad essere molto più interessante rispetto al primo anno di Destiny 2 in cui era passata forse un po’ in secondo piano.

Finalmente arriviamo nella sala del generatore. Cayde-6 ci aspetta dentro una sala di controllo e sta al giocatore sbloccare 4 pilastri meccanici, respingendo al contempo diversi attacchi dell’Alveare. Riusciamo a compiere la missione piuttosto facilmente quando il gioco si interrompe bruscamente per continuare con una cinematica. Cayde è a terra ferito mentre un uomo, un insonne, lo sta condannando a morte. La scena si conclude con uno schermo nero e il rimbombo di uno sparo. Non sappiamo se Cayde sia davvero stato ucciso o meno ma siamo sicuri che la domanda tormenterà i fan dello shooter di Bungie fino all’uscita del DLC.

Per quanto riguarda la modalità Gambit, una sorta di mix di PVP e PVE, purtroppo non siamo riusciti a giocare quindi a malincuore non possiamo darvi le nostre impressioni. De I Rinnegati però possiamo dire che è Destiny 2 all’ennesima potenza con variazioni decisamente intriganti, specialmente per quanto riguarda le nuove classi e super per i giocatori, gli archi e la rimozione delle limitazioni per quanto riguarda gli slot delle armi, una cosa parecchio detesta fino ad ora dai giocatori di Destiny 2.

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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