Provato alla Gamescom 2019: NBA2K20

Nella vita di un redattore, c’è sempre un momento maledetto… Si possono affrontare mostri in giochi d’azione, orde di nemici in un FPS, piattaforme che richiedono la precisione di un orologio svizzero, puzzle contorti e altro ancora, sempre facendo sfoggio di immensa maestria, per poi scoprire un giorno un gioco che ci incolla l’etichetta di “inetto totale”. Ed è proprio quello che è successo al sottoscritto con NBA2K20, il nuovo capitolo del gioco di basket della fortunata saga di 2K.

 

 

Ancor prima di prendere in mano il pad, la prima cosa che ci ha colpiti è decisamente la grafica del gioco: tutto è talmente realistico da far sembrare ancora all’età della pietra altri sport come il calcio. I modelli dei giocatori sono incredibili, le animazioni tanto innumerevoli quanto fluide e il pubblico in 3D impressionante. A tutto questo, potete ancora aggiungere una quantità di siparietti che rendono l’attesa del fischio di inizio della partita (o di un tempo di gioco) qualcosa di estremamente emozionante e che vi caricano con la giusta adrenalina. Che dire? Il gioco sembra davvero avere una vita propria!

Quando l’arbitro dà il via alla partita, ci ritroviamo confrontati a un gioco frenetico e realistico, in cui i giocatori fanno uso del proprio corpo – e la sensazione della loro prestanza fisica c’è tutta! – corrono, si passano la palla e si esibiscono in tiri spettacolari. I controlli funzionano magnificamente e le sensazioni trasmesse dai campioni del basket sono impagabili: tutto è estremamente intuitivo e potete passare, fintare, correre, tirare o affidare a ognuno dei vostri beniamini dei singoli compiti nel tentativo di contrastare le azioni avversarie. I momenti di pausa sono animati da rapide sequenze in cui potrete vedere i giocatori, il pubblico o le pom-pom girl che si esibiscono; il taglio cinematografico e l’alternarsi di piani più o meno brevi accentuano l’impressione di vedere una diretta televisiva e mandano l’adrenalina alle stelle. Quando un allenatore chiama un time-out, ancora una volta siamo sorpresi dal taglio cinematografico e dall’impressione che i giocatori siano degli esseri viventi, grazie alle loro espressioni facciali che trasmettono concentrazione, fatica, scoraggiamento e altro ancora.


L’unica nota negativa non viene dal gioco ma dal redattore, che è stato capace di prendersi una vera e propria legnata dall’intelligenza artificiale, seppur non settata su una difficoltà impossibile visto il contesto di prova… E capite dunque il perché dell’introduzione a questo articolo. All’infuori dell’incapacità manifesta, bisogna ammettere che i venti minuti di gioco lasciano chiaramente trasparire che NBA2K20 è un gran bel gioco, che saprà soddisfare tutti gli appassionati del basketball! Se aggiungiamo poi che il gioco ripropone il mode MyCareer, sorta di storia hollywoodiana in cui partite dal rango più basso per diventare una vera star, e che durante l’evento Inside Xbox è stato annunciato un casting con attori del calibro di Idris Elba… Beh, non resta che aspettare con impazienza l’uscita del gioco, annunciata per il 6 settembre 2019 su PlayStation 4, Nintendo Switch, iOS e Xbox One.

Scritto da : Mauri

Si occupa di tante cose legate al mondo dei videogiochi: game dev, insegnamento di programmazione e game design, il Swiss Game Center e così via. E ogni tanto Dave lo incastra per scrivere su joypad!

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