Provato alla Gamescom 2018: Super Smash Bros Ultimate

Smash Bros è sicuramente una delle opere intellettuali più importanti della softeca Nintendo. Molti sicuramente ricordano il primo capitolo uscito su Nintendo 64, il quale ha sul groppone ben 20 anni. Con l’attuale, e moderno, Super Smash Bros Ultimate su Nintendo Switch, l’obiettivo di Masahiro Sakurai è quello di creare lo Smash Bros. definitivo, aggiungendo al rooster tutti i personaggi apparsi nei precedenti capitoli della saga, oltre a quelli inediti della versione suddetta (più di 70 personaggi). Tra le figure veterane quali Snake, Ice Climbers, Mario, Yoshi, Peach e molti altri, si aggiungono figure inedite come Chrom, King K. Rool, Simon e Richter Belmont e Samus versione oscura, recentemente annunciati in occasione della Gamescom 2018. Parimenti, ritornano moltissime  mappe storiche (oltre a nuove come New Donky Stage, in totale si preventivano oltre 100 arene disponibili, ma solo 20 disponibili durante la presente demo), oltre alle modalità e tradizionali musiche dedicate ad ogni brand coinvolto nel rooster. Tale volontà di creare un’esperienza definitiva si giustifica, secondo il suo creatore, come l’ultimo capitolo della saga, la quale esiste su diverse generazioni di console. Durante la Gamescom 2018 abbiamo avuto occasione i testare con mano l’ultimo picchiaduro di casa Nintendo, previsto per le prossime vacanze invernali, ovvero il 7 dicembre 2018. Per l’occasione sarà disponibile nei negozi un bellissimo Switch Pro Controller griffato Smash Bros e, presumibilmente, sarà previsto un bundle con la console.

Fin da subito abbiamo notato alcune semplici modifiche negli storici menù di gioco, e meglio il fatto che il giocatore può scegliere la mappa prima di procedere con la scelta del personaggio. Tuttavia è sempre disponibile procedere con la scelta dello stage tradizionalmente mediante un’apposito menù alternativo. Immutate le informazioni che appaiono su schermo non appena si dà il via alle danze, la battaglia si trasforma in una rissa caotica che vede i giocatori catapultati ai limiti dello schermo.  A primo impatto non notiamo differenze visive con Super Smash Bros su Nintendo Wii U e la rispettiva versione su Nintendo 3DS. Molti cambiamenti, ricordiamo, sono stati apportati al gameplay, il quale risulta più tecnico e caratterizzato da una minore latenza nell’impartire i comandi. Chiaramente risulta difficile trarre delle conclusioni sul bilanciamento degli storici, e dei nuovi, personaggi, questione che sarà trattata in sede di recensione.

Molti personaggi sono stati bilanciati e rivisti in un’ottica puramente competitiva. Provando Ridley, inedito personaggio di questo nuovo capitolo, notiamo un bilanciamento equilibriato ma che richiede una certa maestria nell’utilizzarlo al meglio, considerata la sua goffaggine simile a Browser o a Ganandorf. Mario ci è sembrato il solito, seppur l’aggiunta di Cappy lo rende sicuramente più interessante in confronto allo scorso capitolo. I personaggi ci sono sembrati più reattivi, mentre è risultato più semplice essere spediti fuori campo in breve termine. Insomma, Super Smash Bros Ultimate è il solito picchiaduro, frenetico e pieno di contenuti che tutti hanno sempre amato, e anche quest’anno non si fa nessuna eccezione. Chiaramente, un titolo di tale calibro necessita di una recensione più approfondita, considerata la mole dei personaggi, stage e tutte le modalità che non siamo riusciti a testare direttamente mediante la demo resa disponibile nel floor di Nintendo. Super Smash Bros Ultimate si prospetta come il picchiaduro per eccellenza della casa di Kyoto. Al suo interno non sembra mancare quasi nulla, anzi, Super Smash Bros Ultimate offre la possibilità di scegliere qualsivoglia controller il giocatore desidera utilizzare, compresi quelli del Gamecube mediante adattatore ufficiale, strizzando l’occhio ai più veterani della serie. Per quei pochi minuti che abbiamo lottato, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dei già numerosi personaggi e stage disponibili in una “piccola” demo.

 

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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