Project CARS

Project CARS è stato un titolo molto atteso dai fan dei simulativi automobilistici. Nato su PC, supportato da campagne di crowdfunding e da una community di appassionati davvero molto ampia, il titolo di Slighty Mad Studios è finalmente giunto sui nostri schermi. L’abbiamo provato in versione Xbox One visto che un PC d’ultimissima generazione non rientra nella dotazione della nostra redazione!

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Scintillanti motori rombanti

Il primo impatto con Project CARS (che significa Community Assisted Racing Simulator, come a dire che qualcuno ci teneva davvero che l’acronimo fosse proprio CARS) è soverchiante: tantissimi contenuti, una marea di auto e tanta personalizzazione dell’esperienza di guida come raramente s’è visto in un gioco automobilistico, specialmente su console. Fortunatamente tanta varietà è suddivisa in quattro sezioni principali, ovvero l’onnipresente carriera, l’online, le gare veloci e il network piloti. cars_screen (9)Appena avviato il gioco ci verrà chiesto il nostro livello di guida: da principiante a professionista. L’impostazione, che può essere modificata in un secondo tempo, avrà effetti su moltissime componenti di gioco e serve a impostare un livello di base per cominciare. La carriera è la sezione che ho trovato più interessante visto che ci permette di scegliere una categoria di auto, dalle semplici monovolume fino a dei veri e propri mostri delle ruote, per poi tentare la scalata delle classifiche. Tre sono le imprese di base da compiere: “Dalle stalle alle stelle” che pone come obiettivo diventare campione della sezione LMP1, “Campione in carica” che richiede di essere i campioni per tre anni di fila e “Tre Corone” che per essere conquistata richiede la vittoria in tre tier differenti. La nostra avventura può anche iniziare per affrontare diversi livelli, otto in totale, che spaziano dai Kart ai prototipi di LMP1. Non saremo limitati da fastidiosi sistemi di progressione forzata, la scelta è libera da subito e non essendoci soldi da spendere nel gioco saremo solo limitati dalla difficoltà scelta, auto e piste sono tutte disponibili da subito. Project CARS non fa dello sblocco frenetico il suo punto cardine, ma della sfida all’ultima curva. Scelto il nostro nome e firmato con una scuderia, il percorso può cominciare da prove su strada, qualifiche e gare. Bene inteso potremo dedicarci ad intense e approfondite sezioni di messa a punto con settaggi particolareggiate e perfino asimmetrici, al fine di prepara la vettura al meglio. Le qualifiche, che possono durare da un minimo di 10 minuti in su, servono a definire la griglia di partenza. Possiamo anche scegliere di simulare tale fase, ma saremo penalizzati partendo per ultimi! La carriera può sembrare un déjà-vu all’inizio ma ci accorgeremo ben presto che le opzioni sono enormi. cars_screen (8)Tra titoli da conquistare, gare speciali, eventi su invito, sfide particolari si rischia davvero di perdere la testa! La gestione si fa per fortuna in modo abbastanza facile tramite un calendario delle corse che ci dà un colpo d’occhio su tutti gli eventi previsti. Possiamo addirittura tenere d’occhio cosa succede nei social network, leggere le comunicazioni interne della scuderia e sbirciare negli altri Tier per vedere cosa succede nel mondo virtuale di CARS. Ogni categoria ha le sue regole speciali, che possono essere dei pit stop obbligatori per esempio (il panico di vedersi passare da primo a quindicesimo perché hai scelto di fare un pit prima degli altri è un’esperienza che lascia il segno). Le corse veloci, i weekend di gara, sono eventi in cui possiamo personalizzare tutto quanto: auto, pista, condizioni meteo (soleggiato, piovoso, nevischio, temporali, dinamico…), orario (mattina, pomeriggio, sera, notte, dinamico), partenza lanciata, difficoltà, danni (estetici, reali), sessioni di prova, usura gomme, carburante… è un delirio! Una volta scelta la pista tra le 70 varianti disponibili, saremo pronti a gareggiare. Certo, se vogliamo customizzare tutto quanto rischia di non essere più una “gara veloce” ma è davvero molto bello poter settare tutto fin nei minimi dettagli. Per quanto riguarda l’online possiamo correre in 16 in multiplayer su console e 32 su PC avvalendoci sempre dell’enorme varietà di settaggi disponibili per il single player. Molto intelligente e apprezzabile il sistema di ranking dei giocatori online, che si compone di un profilo molto dettagliato che evidenzia non solo la bravura ma anche la scorrettezza del giocatore: dalle disconnessioni premature alla guida scorretta, comprese eventuali tagli di traiettoria volontari. Tutto viene registrato e dato in pasto alla community che potrà evitare di giocare con voi se siete dei pirati della strada.

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Simulativo col caps lock

Project CARS è tutto simulativo. Modello fisico di guida, design di piste e auto, meteo. Dimenticate le famose curve di rimbalzo sulla portiera, le gasate in curva e le traiettorie a casaccio. Per vincere in CARS bisogna guidare pulito, preciso, attento. Ho iniziato a difficoltà media pensando di poter fare quello che volevo ma sono stato messo al mio posto in modo brutale. Abbassata ancora di più la difficoltà e attivato alcuni aiuti alla guida (ma non pensate nemmeno per un secondo di attivare l’assist in curva e in frenata perché l’esperienza è orribile) mi sono messo di buona lena. Conoscere le piste e l’auto, provare traiettorie e staccate è indispensabile prima di lanciarsi in una vera gara. CARS è il primo gioco che mi fa pensare seriamente che dovrei prendere un volante per Xbox One. Il pad non gli rende giustizia e non ha una curva sufficientemente ampia in curva per essere precisi come si dovrebbe. I griletti della One (ho provato il gioco solo su questa piattaforma vi ricordo) sono come al solito fantastici e forniscono un feedback aptico preciso, ma non basta per sostituire in modo soddisfacente un vero volante. Tutto questo accento sulla simulazione distingue in modo estremo il tipo di auto su cui stiamo gareggiando e anche le varie impostazioni d’assetto sono davvero incisive sul modello di guida. Bisogna però saper cosa si sta facendo, perché un assetto inadatto si tradurrà in prestazioni disastrose in pista. Chi è in cerca della vera simulazione dovrebbe disattivare ogni aiuto anche se poi si troverà davvero nei pasticci!

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Graficamente?

Project CARS è davvero uno splendore da vedere. Su un PC di fascia alta (MOLTO alta), con tutti i dettagli al massimo e in 4K è sbalorditivo. Su console il titolo perde un po’ del suo appeal visivo ma rimane pur sempre davvero bello. Particolarmente riusciti i modelli delle auto, interni compresi, realizzati con una cura maniacale e gli effetti metereologici che sono tra i migliori visti finora. A livello prestazionale siamo sempre sui 50-60 frames per secondo, anche se molto dipende dalla complessità visiva del tracciato, dalla meteo e dal numero di auto presenti a schermo. Montecarlo è sicuramente la location più impegnativa, mentre piste nel deserto sono più fluide proprio per la mancanza di geometrie complesse da renderizzare. Molto bello anche il sistema d’illuminazione, che va a braccetto con la meteo e che sa rendere in modo egregio le varie fasi della giornata e il cambiamento dinamico tra i differenti orari. Per sperimentare questi cambiamenti coi propri occhi basta farsi una bella 24 ore! Assolutamente piacevole il numero di telecamere, che si discostano dalle solite 3 o 4 per fornire un ampio ventaglio: oltre alle classiche troviamo una visione dall’interno centrata, una sopra il tettuccio, sopra il cofano, interno casco e altre ancora. Il sonoro di gioco spazia da musiche anonime e piuttosto ripetitive ad una vera sinfonia di motori rombanti. Anche i suoni ambientali sono riuscitissimi, specialmente quando troviamo il connubio auto da corsa nel bel mezzo di un temporale estivo: sembra quasi di essere li!

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Magagne!

Project CARS è un gioco molto vasto e, come purtroppo lecito attendersi, tale vastità è anche foriera di problemi. Glitch grafici vari, tra cui auto che rimbalzano al proprio posto ai box e qualche incertezza nelle textures del cielo in determinate situazioni. Cali di framerates in situazioni concise, tearing dello schermo. Qualche bug di troppo anche a livello di gameplay con gare che non finiscono nel modo corretto obbligandoci a ricominciare da capo e incertezze fisiche durante gli incidenti che a volte risultano in rimbalzi decisamente poco realistici. Per quanto riguarda l’audio ogni tanto alcune porzioni di esso scompaiono in modo aleatorio, specialmente in multiplayer. Insomma, problemi che nemmeno la patch del day one ha saputo risolvere e che speriamo Slightly Mad riesca a risolvere il prima possibile. Va anche menzionato il fatto che il titolo è molto tecnico e che quindi la mancanza di savoir faire tecnico da parte nostra è un problema. In modo particolare per quanto riguarda gli assetti e le modifiche varie: se non sappiamo dove mettere le mani non possiamo che fare pasticci. Poche, rispetto ad altri titoli, anche le auto disponibili che sono maggiormente modelli ad altissime prestazioni lasciandoci un po’ con l’amaro in bocca per quanto riguarda le auto più terra a terra. Probabilmente il parco veicoli verrà ampliato nel tempo, ma avrei preferito più scelta da subito.

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The Car Game

Project CARS nonostante i suoi difetti tecnici delle prime settimane è il simulativo dell’anno. Preciso, punitivo, simulativo e magnifico. Mai vista tanta personalizzazione automobilistica e tanta passione nel fare di questo titolo il migliore su piazza. Impegnativo eppure appagante, non si conquista facilmente e diventerà molto probabilmente il vostro Everest personale in fatto di guida. Consigliatissimo un volante per godere appieno dell’ottimo motore fisico e di guida.

 

 
 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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