Pokkén Tournament

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Si è parlato molto di questo titolo e finalmente siamo riusciti a recensire il primo picchiaduro dei magnifici Pokémon, prodotto da Bandai Namco in collaborazione con The Pokémon Company. Chi si ricorderà bene la fine degli anni ’90, sul Nintendo 64 potevamo sfidare i nostri piccoli mostri, allenati tramite le cartucce della versione standard su GameBoy, in spettacolari battaglie 3D basandosi sulle dinamiche principali delle classiche battaglie della versione originale (se state pensando il titolo del gioco era Pokémon Stadium). Non è il caso di Pokkén Tournament, qui il Combat System molto particolare è completamente rivisitato rispetto al gameplay classico, nel quale si appoggia molto ad i classici picchiaduro da sala giochi. Ma cosa ci si aspetta da una fusione di due grandi serie come Tekken/SoulCalibur e Pokémon?

L’arrivo a Ferrum:

Da bravi allenatori promettenti di Pokémon facciamo il nostro ingresso nella regione di Ferrum e assistiti dall’allenatrice Nia, spiegherà passo per passo, ogni singolo aspetto della lotta Ferrum. Questa splendida regione è composta da sei città principali: Borgo vecchio di Ferrum (la tua città), Stadio di Ferrum (lega Ferrum), Telluria (lotta in singolo), Isola di Selene (lotta in locale), città di Neos (lotta online) e Città di Techne (allenamento). Qui le lotte sono composte da scontri uno contro uno, delle quali l’allenatore dovrà partecipare con l’aiuto del suo Pokémon, comunicando tramite uno speciale accessorio chiamato Lottapiù (una specie di auricolare), nel quale al suo interno è presente una pietra di Risonanza, in grado di comunicare con il proprio partner durante la lotta. La presenza di questo speciale minerale è presente in grande quantità in questa regione, dove molti allenatori provenienti da tutto il mondo si riuniscono per conquistare le varie Leghe e diventare l’allenatore migliore della regione. Ma una misteriosa ragazza dai capelli bianchi e un MewTwo di colore nero, durante il torneo assaliscono i giovani allenatori alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, lanciandosi in una frenetica lotta inter dimensionale.

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Si entra nell’arena:

Come allenatori avremo fin da subito la possibilità di scegliere uno su quattordici Pokémon, come partner di lotta, ognuno caratterizzato da attacchi speciali, prese, punti esperienza e punti abilità, del quale sarà possibile assegnare ad ogni livello successivo su una “griglia” che potenzierà le caratteristiche del nostro fidato alleato nell’attacco, difesa, strategia e risonanza. In soccorso alle battaglie sono presenti dei Pokémon di supporto, squadre di soccorso composte da due differenti alleati (diversi dai partner selezionabili) ognuno con particolari abilità in grado di capovolgere le sorti durante i combattimenti. Questi supporti verranno, se si vuole, alternati tra un round e l’altro, migliorando la strategia del modo in cui giochiamo. L’obbiettivo principale è conquistare le vette dei tornei ufficiali delle leghe presente allo Stadio di Ferrum, partendo dalla classe D (Lega verde) fino ad arrivare alla classe A (Lega croma). Prima di partecipare al torneo della lega scelta, bisognerà salire di posizione attraverso gli incontri di lega, affrontando una lista di cinque avversari per volta, fino a raggiungere una posizione tra i primi 10. Una volta ottenuto l’accesso al torneo, si affronteranno in una sfida ad eliminazione i migliori allenatori, fino al raggiungimento del titolo della lega. Per procedere alla lega successiva, sarà necessario dimostrare il nostro valore e la nostra forza, in un esame di qualificazione, affrontando il maestro di lega in persona.

Il “battle system”, a colpo d’occhio, sembrerebbe rispettare i classici picchiaduro conosciuti, con i classici attacchi ravvicinati, alti, bassi, prese e a lunga distanza. La sostanziale differenza, che caratterizza di gran lungo qualsiasi altro gioco di questo genere, è il sistema di panoramica e azione. Ma a cosa servono questi due sistemi? Le battaglie hanno la possibilità di essere gestite in maniera particolare, potendo creare delle proprie strategie d’azione e difesa. Durante la battaglia i Pokémon in campo potranno muoversi liberamente all’interno dello spazio delineato (panoramica), senza nessun vincolo tipico del picchiaduro, potendo mettere in azione degli attacchi di lunga distanza oppure sfruttare in modo strategico i supporti disponibili in squadra. Se si andrà ad attaccare il nemico, e si metteranno a segno dei colpi, specialmente critici, si entrerà nella fase d’azione, nel quale si avrà il vincolo della camera ravvicinata, con il vincolo di muoversi sull’asse orizzontale e girando attorno al nemico premendo due volte il d-pad verticale, tipico di tutti i titoli di questo genere. Ovviamente tutti gli attacchi a nostra disposizione, saranno completamente differenti tra una fase e l’altra, creando una sorta di dinamicità mai vista prima. In poche parole, si avranno due sistemi di combattimento in tempo reale che si scambieranno in modo dinamico, quasi impercettibile e senza rallentare l’azione nemmeno per un istante. Ci sono altri modi per passare da una fase all’altra, come per esempio quella di scaraventare un nemico contro il bordo dell’arena, che verrà successivamente lanciato dalla parte opposta all’avversario.

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Sono presenti anche due barre di caricamento sulla parte sinistra dello schermo, una per i Pokémon supporto e l’altra per entrare in modalità Risonanza. Quest’ultima è una sorta di “berserk”, nel quale si mega evolverà il Pokémon, avendo accesso a nuovi attacchi e a velocità superiore al normale. In questa fase è anche disponibile un super attacco, utilizzabile solo una volta, che andrà a consumare una grande quantità di energia, che se messo a segno danneggerà di gran lunga l’avversario, ribaltando completamente il fato del round. Ad inizio di ogni round Nia permetterà di selezionare un supporto della squadra selezionata e a dipendenza dell’abilità selezionata della nostra guida, potrà potenziare la squadra di supporto in caso di difficoltà. A conclusione della battaglia si riceveranno dei soldi e dei punti esperienza che faranno avanzare di livello il partner. Se si avrà un po’ di fortuna si potrà ottenere anche dei bonus speciali come: vestiti, stili, etichette e altro ancora, per la personalizzazione del personaggio principale.

Le città della regione:

Come descritto precedentemente, nella regione di Ferrum sono presenti altre città che caratterizzano questo titolo. La prima è il Borgo vecchio, ossia la “mia città”, luogo dove è possibile consultare le statistiche di lotta, sia online che offline, impostare il Pokémon partner e modificare i punti abilità assegnati, selezionare le squadre di supporto nei tre “slot” disponibili, cambiare a Nia i vestiti, le abilità di sostegno e la frequenza dei consigli forniti. In questa città è anche possibile personalizzare a proprio piacimento il proprio avatar, modificandone l’aspetto, i vestiti e gli accessori, il commento di lotta durante il caricamento e il titolo (una sorta di targa, sbloccate in diversi modi nel corso dell’avventura). Ovviamente non manca la parte di configurazione dei comandi e la possibilità di impostare il doppiaggio in lingua originale giapponese.
Successivamente troviamo la città dell’allenamento, dove si potranno apprendere le nozioni basilari ed esercitarsi nella pratica sulle mosse più complesse o nelle combo. Lotta in singolo e lotta in locale, permettono di eseguire delle lotte veloci con le tipiche regole, paramettrando la difficoltà, punti round, tempo limite, energia della Risonanza e se utilizzare o meno i livelli abilità ottenuti, nonché la selezione dello scenario e dell’avversario. Oltre a quella tipica è presente la modalità lotte extra, nel quale oltre alle regole standard, saranno presenti nell’arena dei “power up/down” che aumenteranno o diminuiranno le statistiche, recupero PS e le barre di sostegno e risonanza. La differenza tra singolo e locale, è che nella seconda potremmo giocare, con un secondo controller, insieme ad un amico in senza doverci connettere online (ovviamente dovete essere seduti sullo stesso divano).
Nella lotta online è possibile eseguire delle lotte competitive classificabili che modificheranno la propria classe (online). In questa modalità verrà penalizzato il giocatore che si disconnette durante la partita, facendo perdere punti esperienza e abbassando il grado ottenuto. Se non si ha voglia di affrontare dei match classificati è anche possibile eseguire degli incontri amichevoli con gente casuale di tutto il mondo, un nostro amico, oppure inserendo un codice Versus nel quale si la incontrerà, solo ed unicamente, gli utenti che avranno a loro volta inserito lo stesso identico codice.

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Amiibo e Gamepad:

Pokkén Tournament supporta tutti gli amiibo attualmente disponibili in commercio. La loro funzione è quella di fornire degli oggetti, accessori e titoli speciali, nonché delle monete da spendere nel negozio. Si potranno utilizzare fino ad un massimo di cinque amiibo al giorno, sfiorando semplicemente il Wii U Gamepad nella mappa principale. A livello di controller, questo titolo sfrutta tutti i controlli disponibili dalla console. In aggiunta è anche disponibile il Pokkén Tournament Pro Pad, dalla forma estremamente particolare e senza l’aggiunta degli analogici. In tutti i casi sia se utilizziate il Wii U Gamepad sia il Gamepad Pro, la giocabilità di questo titolo è talmente perfetta che si adatterà alle esigenze di ogni giocatore.

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Conclusione:

Pokkén Tournament offre un battle system maggiore alle aspettative, attraendo in modo esponenziale il giocatore al suo interno. L’aggiunta di far salire di livello ogni singolo partner aumenta la longevità e la storia del misterioso Mewtwo nero, mette la ciliegina sulla torta su un titolo tanto atteso dal pubblico. Ricco d’azione e pieno di colori, se state cercando il gioco del mese, potete andare a colpo sicuro se siete in possesso della console targata Nintendo. Speriamo che verranno aggiunte successivamente ulteriori caratteristiche, anche come DLC acquistabili, per mantenere “vivo” un gioco di alto livello.

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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