Pokémon Super Mystery Dungeon

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Come ben sappiamo Pokémon sta uscendo un po’ in tutte le salse ultimamente, non da ultimo infatti la fusione tra il famoso picchiaduro Tekken intitolato Pokkén Tournament. Uno spin-off tra tanti è sicuramente quello della famosa serie nata nel lontano 2005 per GameBoy Advance, sviluppata dalla Chunsoft, dove grazie ad essa nacque proprio il titolo “Fushigi no Dungeon”, da cui presero la base del gameplay che ritroviamo tutt’ora nella serie di Pokémon Mistery Dungeon. Per chi almeno una volta ha giocato ad un titolo di questa serie, riconoscerà fin da subito tutte le dinamiche inserite negli episodi precedenti che, ormai, sono stati tarati a lungo. Ma una vecchia squadra vince sempre? Oppure ci saranno delle vere e proprie novità al suo interno?

Storia:

Tutto incomincia con una luce, un flusso che ci trasporta, attraverso varie domande, in un mondo lontano, senza capire il motivo di questo viaggio e il perché ha scelto proprio noi, che forse tutto questo sia solamente un sogno? Al risveglio il giovane eroe si ritroverà in un mondo totalmente sconosciuto, con le sembianze di un adolescente Pokémon (scelto grazie al 4° grado precedente), senza ricordarsi chi e perché si trova in quel posto. Gli unici ricordi che gli rimangono sono il suo nome, che proviene dal mondo umani e che qualcosa o qualcuno lo stava chiamando.

Non passa però inosservato il giovane ospite, ed un gruppo di Beheeyem incominciano ad attaccarlo senza nessun motivo. Scappando il più velocemente possibile alla ricerca di aiuto, incontra Nuzleaf che pronto ad aiutarlo fuggono verso Borgo Quieto, un piccolo e tranquillo paese, dove incontrerà tanti nuovi amici. In particolare la nostra compagna (scelta anche lei all’inizio del gioco), distratta ed esuberante combina guai del luogo, pronta a tutti i costi ad entrare nel GIP (Gruppo Investigativo Pokémon), dove purtroppo l’accesso è consentito solo agli adulti. Nuzleaf propone di rimanere in quel posto, in attesa di ritrovare la memoria e nel frattempo, per non dare nell’occhio, di andare a scuola per conoscere tanti nuovi amici ed affrontare nuove avventure. Ma una forza misteriosa sta pietrificando i Pokémon leggendari e alcuni abitanti di questo pianeta se ne sono accorti. Chi si cela dietro questo mistero e perché vuole trasformare tutti in pietra? Bisognerà investigare e scoprire un nuovo mistero.

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Gameplay:

Come già precedentemente detto, Pokémon Super Mystery Dungeon inizia con le stesse dinamiche degli episodi precedenti, ossia, con una serie di domande per far scegliere gli starter (il personaggio principale più un compagno) per poi risvegliarsi con le stesse sembianze. Non vi preoccupate, se non vi piacciono i Pokémon scelti dal computer potete comunque selezionare quelli che più vi aggradano, come per esempio nel nostro caso in cui era uscito Pikachu e l’abbiamo subito cambiato con Riolu (che oltretutto sono le due nuove “new entry”), tra una selezione complessiva di 20 piccoli mostri. Si verrà calati in un mondo privo di allenatori, Pokédex e palestre da affrontare, dove la parola amicizia sarà la chiave del successo. Affrontando diversi dungeon generati casualmente per zona, bisognerà spostarsi all’interno di una griglia (ovviamente invisibile, almeno che non si desidera visualizzare l’area oppure selezionando uno spostamento o attacco in diagonale), con l’obbiettivo di raggiungere le scale per il piano successivo, fino a raggiungere lo scopo della missione che può variare dal ritrovamento di un Pokémon scomparso, al ritrovamento di un determinato oggetto per esempio. Qui i turni sono suddivisi da spostamenti o azioni, infatti per far spostare un nemico verso di noi, oppure per far si che sferri un attacco, bisognerà effettuare una delle citate azioni. In poche parole potrete avere il tempo di scegliere la vostra strategia migliore senza che rimaniate senza HP.

Gli alleati all’interno del gruppo sono principalmente autonomi e sceglieranno loro stessi la strategia di come muoversi o l’attacco da effettuare. Tramite il menu sarà possibile impostare le tattiche all’interno della missione, così facendo si potrà impostare, per esempio, se bisogna stare tutti uniti, essere aggressivi ed essere pronti all’attacco o disperdersi ognuno per conto proprio. Un’altra funzione particolare sono le mosse in sincronia, una combinazione pre impostata delle mosse di tutta la squadra (leader più al massimo due compagni), creando un attacco combinato e molto potente verso un singolo nemico. Determinate mosse degli alleati sono accessibili solo in due maniere. Una è quella appena citata e l’altra è cambiando il leader durante la missione premendo leggermente il tasto L sulla propria console. A far da supporto ci saranno gli strumenti del GIP, che permetteranno di scoprire la mappa del mondo e di collegarci con i Pokémon di tutto il mondo, quest’ultimo grazie alla speciale Intersfera.

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Il social media dei Pokémon:

Siamo circondati dai social network, fanno parte della nostra vita moderna e ovviamente lo sarà anche per i nostri piccoli e teneri “pocket monsters”. L’intersfera del GIP infatti sarà il social per collegarsi ad altri Pokémon sparsi per tutto il mondo, dove si potrà ascoltare le richieste di aiuto e ovviamente fare amicizia.

Aiutare a ritrovare un oggetto scomparso, salvare qualcuno che si è perso oppure dare una lezione ad un Pokémon che ha fatto il prepotente all’interno del dungeon richiesto, permetterà di collegarci con lui ed in alcuni casi con altri suoi amici. Ampliando i nostri collegamenti si costruirà una vera ed intensa rete, nel quale sarà possibile aumentare le richieste d’aiuto, ma cosa molto più importante una volta collegati a quel Pokémon si potrà utilizzarlo in battaglia. Gli amici all’interno della Intersfera hanno vari livelli che possono aggirarsi dal 15 agli oltre 50, un’ottima strategia se si sta per affrontare un boss della storia principale o un dungeon con una difficolta molto elevata.

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L’isola Pelipper:

Dal menu principale, prima di entrare nel gioco classico, è possibile accedere all’isola Pelipper, nel quale sarà possibile inviare o ricevere richieste di soccorso da parte di altri giocatori che sono rimasti senza vita all’interno di un dungeon e non hanno voluto ritirarsi perdendo monete e oggetti raccolti al suo interno. Da qui è anche possibile inviare o ricevere aiutati da tutto il mondo tramite la funzione Streetpass oppure internet, dando così la possibilità di far conoscere il proprio Team di soccorso e di dare una mano a chi vuole affrontare nuove missioni.
L’ultima particolarità di questa zona è quella di affrontare dei dungeon sfruttando i nostri amici nella storia principale, oppure sfruttando gli aiuti ricevuti tramite StreetPass o internet. Qui oltre ai dungeon già conosciuti, sarà possibile selezionare, in aggiunta, la regione del’isola Pelipper, con nuovi dungeon determinati da un livello di difficoltà, potendo raccogliere oggetti speciali ed unici.

Difetti e pregi:

Questo titolo può alla lunga stancare, visto che il gameplay rimane quasi sempre lo stesso. Scegli una missione, entra in un dungeon, gira e raccogli oggetti, affronta nemici e ritorna a Borgo Quieto. Anche la grafica potrebbe essere leggermente più curata durante le missioni, dove si nota un notevole stacco dal paesello tranquillo in mezzo al verde. Per fortuna a far da peso sulla bilancia c’è un’ottima storyline travolgente, che invoglia il giocatore a scoprire cosa succede ad ogni giorno che passa. Anche la funzione dell’Intersfera invoglia il giocatore a scoprire quale collegamento sarà quello successivo e quali nuovi Pokémon si potrà collegare per usufruirne successivamente in battaglia. Ma soprattutto un’ottima traduzione nella nostra lingua, dona un’eccezionale personalità e caratterizzazione ad ognuno degli abitanti del luogo. Un aspetto molto apprezzato che aggiunge quel pizzico in più ad un titolo amato tanto dai fan di vecchia e soprattutto nuova generazione.

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Conclusione con pregi:

Pokémon Super Mystery Dungeon è un ottimo titolo, apprezzabile specialmente dopo qualche ora di gioco. La possibilità di scoprire fino a 720 specie e la sua avventura attrattiva, assicura molte ore di divertimento in compagnia dei più famosi ed internazionali mostriciattoli virtuali di tutta la storia. Possiamo dire che quest’ultimo capitolo della serie si è rilevato comunque un buon successo, anche se il pubblico ultimamente sta aspettando un altro titolo legato alla serie principale: il picchiaduro in collaborazione con la Bandai Namco, ma non temete manca veramente poco a quest’ultimo.

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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