Pokémon Mystery Dungeon : I portali sull’Infinito

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Uscito settimana scorsa per Nintendo 3DS, Pokémon Mystery Dungeon: i portali sull’infinito vede protagonisti i mostricciattoli portatili della Game Freak basato su uno stile Dungeon Crawler a turni. Nato su Gameboy Advance e prodotto dalla Software House Chunsoft, si tratta di un titolo piuttosto amato dai fan e ben accolto in passato dalla critica mondiale, classificato come il miglior Spin Off della serie Pokémon assieme al recente Pokémon Conquest per Nintendo DS.

Addio agli allenatori di Pokémon

Pokemon-Mystery-Dungeon-I-Portali-sull-Infinito-3DS-625x468Come da consuetudine affronteremo la nostra avventura nei panni di un Pokémon. A discrezione dell’ utente si potrà scegliere tra gli starter della quinta generazione, Pikachu e Axew. Fin da subito si notano la differenza con i precedenti titoli :  l’assenza delle domande iniziali che, a seconda della risposta, si impersonava il pokémon più vicino alle peculiarità caratteriali del giocatore. Controversa anche la questione della longevità, in cui la trama per essere completata richiede molte meno ore in confronto ai capitoli precedenti. Un peccato visto che la storia è elaborata : amicizia, coraggio, speranza, tradimenti, tutti quegli elementi che confermano la volontà dei programmatori di trasmettere quelle virtù tipiche da film della Walt Disney indirizzate a un pubblico chiaramente più giovane. Dall’altra invece troviamo un pubblico comunque adulto che vede, nell’ovvietà e nella semplicità dei dialoghi, una struttura quasi fin troppo infantile.

Ma a volte i cambiamenti…

en_p09_07_jpg_1400x0_q85Altri problemi invece si pongono sul lato gameplay : l’assenza di elementi fondamentali rendono I portali sull’infinito un titolo poco più che sufficiente. Essendo un Dungeon Crawler basato a turni, questo genere molto spesso vede la presenza di un sistema “fame” (come i precedenti capitoli o in analogia a Final Fantasy Fable : Chocobo’s Dungeon), in cui una percentuale diminuisce nell’andare del Dungeon costringendo il videogiocatore a sfamare i personaggi. La rimozione di questo elemento rende i diversi Dungeon piuttosto semplici da superare, senza escludere l’intelligenza artificiale di un livello insufficente. Se nei precedenti capitoli era possibile aumentare il QI dei propri compagni, ne I portali sull’infinito questa opzione sarà totalmente assente, dove i nostri alleati agiranno a loro piena discrezione in una maniera frustrante. Molto interessante invece è l’aggiunta del livellamento per le mosse d’attacco : che consiste nell’usare ripetutamente una tecnica per migliorarne la sua potenza e il totale dei PP disponibili. Ma se i nostri alleati possiedono un’intelligenza artificiale al limite della sufficienza, come potremmo migliorare le mosse a nostra discrezione? Fortunatamente la modalità amici permette di usare anche gli altri Pokémon (e quindi non solo quello che viene assegnato all’inizio del gioco), oppure andando nei vari Dojo dedicati ai diversi tipi di mosse.

Un altro elemento chiave del gameplay è la vastita di collezione dei vari Pokémon presenti nei Dungeon creati casualmente. La possibilità di reclutare solamente 150 pokémon, di cui il 90% dell’ultima generazione, ha reso i veterani del genere piuttosto scontenti. Non è esente da critiche la gestione delle missioni secondarie, che sono la fotocopia l’una dell’altra. Si tratta di una sorta di continuo backtracking dei Dungeon già esplorati in cui il giocatore deve continuamente cercare il classico Pokémon sperduto, battere quello andato in una sorta di Berserk o trovare vari oggetti. Un po’ di varietà non sarebbe stata guasta e, anzi, avrebbe reso il titolo meno monotono e ripetitivo.

itp0504Ma guardiamo i pregi che riguardano il lato più gestionale del titolo. Infatti il team chunsoft,oltre ad aver migliorato parecchio l’interfaccia, rende personalizzabili le costruzioni del Poképaradiso : con la possibilità di aumentare la loro efficienza o di cambiare il colore. il continuo looting che avviene alla fine di ogni missione, vale a dire raccogliere i vari materiali, permette di costruire le più svariate infrastrutture creando una vera e propria città, o meglio paradiso per Pokémon. Più ci saranno costruzioni, più Gurdurr migliorerà le sue abilità di carpentiere sbloccando sempre nuove infrastrutture.

Pokémon in treddì!

pmd_gti_ss6La nuova veste grafica totalmente tridimensionale è una bella sorpresa per i nostri occhi. Lo stile inconfondibile dei Pokémon, in un mondo dove la natura cresce incontrastata, colorato e ben elaborato rendono I portali sull’infinito uno dei Mystery Dungeon più graficamente riuscito. Non c’era da stupirsi visto la maggior capacità di calcolo disponibile sull’ultima portatile Nintendo, che trasforma il tutto ancora più mozzafiato col suo effetto 3D. Il tutto da un’idea di quello che potremmo aspettarci graficamente dal prossimo capitolo della serie principale : Pokémon X e Y.

La presenza dei DLC targati Nintendo inoltre aumenteranno le ore che terranno il giocatore attaccato alla console, proponendo nuovi dungeon e avventure che ne vanno ad aumentare la longevità. Non manca inoltre il supporto a Streetpass e allo Spotpass.

Concludendo siamo stati piuttosto critici con questo Spin Off della serie, ed effettivamente la qualità, escludendo quella grafica, si è abbassata in confronto ai vecchi titoli della serie. Da una parte un vero peccato, dall’altra i difetti sopra elencati permetteranno comunque di godersi l’ultimo capitolo Mystery Dungeon. Bastano effettivamente un paio di aggiunte per rendere il titolo di un buon livello, ma per ora I portali sull’infinito si attesta su una qualità più che sufficiente per quello che offre.

 
 

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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