Il 13 novembre 2014 é tornato il celebre gioco basato sui Nonogram o anche conosciuto meglio come Paint by Numbers (dipingere con i numeri) in una nuova versione, sviluppato da Jupiter ecco il quinto capitolo della serie Picross.

Dalle celle al pixelart:

Per chi non conoscesse Picross o i Nonogram, all’inizio può essere molto confusionale capire il sistema per risolvere gli enigmi e raggiungere il risultato del dipinto senza far errori (o meno errori possibili), ma niente paura: bastano poche teorie per passare subito alla pratica. In pratica si ha una griglia (inizialmente si parte da una 5×5) con dei numeri per ogni riga, sia in verticale sia in orizzontale, dove indicano quanti pixel deve contenere quella determinata riga. Per iniziare si parte (generalmente) dalla riga che contiene più pixels (per esempio se in una griglia 5×5 c’é una riga con il numero 5, significa che quella riga é completamente colorata di viola) e si colorano le caselle con la matita (il numero corrisponde a le caselle da riempire che si susseguono). Successivamente si va a costruire dalla riga con dei campi già riempiti e aiutandosi con le varie assi (verticale o orizzontale). Si continua a completare il disegno facendo attenzione che i numeri delle righe, sia in verticale sia in orizzontale, siano corrette. Ovviamente ci sono delle caselle che non devono essere riempite, e se per sbaglio proviamo a colorarle, si riceverà una penalità: vera aggiunto del tempo sulla realizzazione dell’opera.

A disposizione un altro utile strumento, oltre alla penna che permette di riempire i quadrati, è il pulsante che disegna delle croci, utilissimo per ricordarci che certe caselle non devono essere riempite. Sembra banale in un disegno 5×5, ma quando la griglia aumenta e i numeri sono più di uno sulla stessa riga (che significa che abbiamo dei riempimenti distaccati da almeno un quadrato vuoto tra di loro), questa operazione é alquanto basilare per il completamento dell’opera. Non é considerato un errore se si mette in un riquadro il simbolo con la croce, ma non verrà nemmeno completato il disegno se non correggeremo il nostro errore.
Perché ci serve completare il disegno senza penalità o nel minor numero di errori possibili? Semplice! Perché se si completa l’opera entro i 60 minuti si può ammirare il disegno completato a colori e non in bianco e nero. Sembrano tanti 60 minuti, ma quando si incomincia a sbagliare le penalità aumentano rapidamente e i 60 minuti, specialmente per le griglie dal 15×15 e successive, non saranno abbastanza.

Le modalità:

In Picross e5 ci sono 3 modalità, ossia Picross, con dei “semplici” puzzle in griglie da 5×5, 10×10, 15×15 e 20×15. Poi si trova la modalità Micross, dove si hanno 2 dipinti 80×80, dove inizialmente si risolve il primo enigma che da la “forma” e successivamente si risolveranno al suo interno ulteriori griglie 10×10, dove al suo completamento si rivelerà una parte del dipinto nascosto. E per finire c’é Mega Picross, ossia una versione di Picross ma con una regola particolare, infatti ci sono dei numeri grandi evidenziati sul lato che occupano almeno 2 righe, dove viene indicato che nel loro interno saranno presenti delle caselle colorate che si susseguono ma con la particolarità che non devono essere per forza allineate in orizzontale o in verticale come l’altra modalità originale, ma che potranno essere collegati tra di loro anche andando un po’ su una riga e un po’ nell’altra affianco (pensate ad esempio ad un serpente fatto di sette caselle).

Continua l’offerta fedeltà:

Se in Picross e4 era possibile sbloccare alcuni puzzle aggiuntivi se si possedevano le versioni passate del gioco (e, e2 ed e3), nella versione e5 non si riceverà niente per la penultima versione (e4) e si avranno gli stessi bonus del precedente capitolo.
Picross e5 é classico rompicapo, che per gli amanti del genere, farà da passatempo in aeroporto o nel letto prima di andare a dormire. Con oltre 150 nuovi puzzle e le classiche modalità presenti nella serie, questo titolo vi proporrà la sfida mentale di calcolare e scoprire i disegni nascosti tra le celle.

Segue il trailer: